Conto corrente a basso costo per la pensione
Come funzionano, quanto costano e cosa offrono i conti corrente per l’accredito della pensione
Vai in pensione e stai chiedendoti dove farla accreditare? Forse ti possono essere utili alcune informazioni. Innanzitutto sappi che puoi scegliere tra un conto corrente bancario, un conto corrente postale, un libretto di risparmio e una carta prepagata dotata di codice Iban.
Oggi chiariamo come funzionano i conti corrente pensione.
I conti corrente pensione sono sempre più diffusi da quando, nel 2012, si è deciso di impedire il ritiro in contanti della pensione superiore a 1.000 euro. Niente più fila in posta a scadenza, quindi, e il rientro a casa sempre con l’ansia di essere stato pedinato e prossimo a uno scippo.
Fin dal 2018 la legge impone a banche e Poste di mettere a disposizione dei conti correnti cosiddetti “base” grautiti per l’accredito della pensione comprensivi di poche altre operazioni annuali per qualunque persona residente in Italia che abbia un ISEE non superiore a 11.600 euro (caso in cui è anche abbuonata l’imposta di bollo) o per pensionati che ricevono un reddito annuo non superiore ai 18.000 euro (in questo caso l’imposta di bollo viene addebitata). Se si è in difficoltà, pur superando l’ISEE o il reddito pensionistico indicati, si può comunque accedere a un conto di base a canone molto ridotto e a operatività limitata.
Un esaustivo articolo di La legge per tutti espone il dettaglio delle operazioni annuali previste e ricomprese nel conto di base per i pensionati:
- 1 rilascio, 1 sostituzione e 1 rinnovo della carta di debito;
- 6 estratti movimenti;
- 12 prelievi in contanti presso la filiale prelievi illimitati presso gli sportelli automatici della banca;
- 6 prelievi presso gli sportelli di altre banche diverse da quella in cui si ha il conto;
- addebiti Sepa illimitati;
- accrediti illimitati bonifici Sepa, compresi stipendi e pensioni;
- 6 pagamenti ricorrenti effettuati tramite bonifico Sepa con addebito in conto;
- 6 versamenti di contanti e assegni;
- 4 invii di estratti conto e informative periodiche;
- numero illimitato di pagamenti con la carta di debito.
E’ possibile detenere un solo conto di base per volta e cade il diritto ad avere un conto di base se si è titolari di un altro tipo di conto corrente bancario o postale.
E’ inoltre possibile cambiare conto di base senza spese, perché la legge lo prevede tanto quanto la portabilità di un normale conto corrente bancario, purché si avvisi per iscritto la banca da cui si intende esportare il conto, indicando quali servizi attivi si intendono trasferire. Dal momento della richiesta passano in media 12 giorni prima che il vecchio conto di base venga chiuso. Se la banca non rispetta i tempi di legge dovrà pagare una penale di 40 euro più una mora per ogni giorno di ritardo
La banca che trasferisce il conto, inoltre, deve garantire:
- copertura dei pagamenti e mantenimento degli strumenti di pagamento attivi fino a 1 giorno prima della data dalla quale si intende trasferire il conto;
- inoltro automatico di tutti i trasferimenti effettuati durante l’anno dopo la data di trasferimento richiesta dal cliente.
Attenzione!
I conti di base non prevedono aperture di credito e “scoperti”; cioè, non consentono di andare in rosso.
E se non si hanno i requisiti economici richiesti per l’accesso a un conto di base?
Se invece cercate un conto corrente pressoché gratuito ma avete una pensione annua superiore ai 18.000 euro sarà più opportuno che diate un’occhiata al panorama delle offerte dei conti pensione online pensati proprio per questo scopo: accredito pensione a canone zero o a costi molto bassi, con la possibilità di vedere incluse nel servizio alcune operazioni di base come pagamenti di bollettini postali, bonifici SEPA, prelevamento di contanti, pagamento con carta di debito.
A conforto dei meno esperti di operazioni digitali che potrebbero nutrire dei dubbi sull’utilizzo di un’app e sulle procedure online, un concreto vantaggio: questi conti sono quasi tutti sono cointestabili, proprio per consentire di delegare a figli o nipoti la realizzazione delle operazioni più ostiche. Nella maggioranza dei casi, però, sono pensati e disegnati proprio per offrire un’interazione semplice e veloce.
I costi del conto corrente pensione online
La rete è piena di classifiche aggiornate che mettono a confronto le diverse offerte di conti corrente bancari e postali online per l’accredito della pensione. Normalmente questi conti offrono un primo anno a canone zero e spesso anche zero spese di apertura, dall’anno successivo un costo limitato e nessun costo per le operazioni annuali comprese.
Ancora più conveniente è la scelta di una carta conto con Iban.
Tra i migliori e più convenienti ricorrono nelle varie classifiche il conto corrente pensionati SelfyConto di Mediolanum, quello di Banca Sella, il conto corrente online Illimity, il contro corrente pensione di ING e il conto corrente costo zero Tinaba, ma l’offerta è ben più ampia.
Come avviare l’accredito della pensione su un determinato conto
Il portale INPS mette a disposizione un modulo che riporta il Codice Fiscale e Iban dell’interessato e la richiesta dovrà essere corredata di timbro della banca e firma di un funzionario.
Per il trasferimento dell’accredito della pensione da un conto a un altro, il portale INPS mette a disposizione il modulo TRAS.01 se la banca destinataria è sul territorio nazionale, TRASF.01E se si intende trasferire l’accredito su una banca estera.
Pignoramento della pensione sul conto corrente
La pensione è parzialmente impignorabile per debiti, almeno non al di sotto di una cifra pari al doppio dell’assegno sociale che per il 2024 è pari a 534,41 euro, quindi un totale di 1.062,82 euro e per l’eventuale eccedenza la pignorabilità riguarda solo un quinto. Lee pensioni di invalidità e le indennità di accompagnamento sono totalmente impignorabili. Come spiega in un altro utile articolo La legge per tutti, se il creditore è l’Agenzia delle Entrate, o l’Agenzia Entrate Riscossione, ci sono dei limiti ulteriori: la quota pignorabile non deve superare un decimo se la pensione è inferiore o pari a 2.500 euro, un settimo se è compresa tra 2.500 e 5.000 euro ed un quinto se è maggiore di 5.000 euro.
L’atto di pignoramento nei termini di legge può essere effettuato all’origine, cioè presso l’Inps oppure sul conto corrente bancario o postale. Nel caso di conto corrente, le cifre già depositate al momento dell’atto esecutivo di pignoramento possono essere pignorate per la parte che supera il triplo dell’assegno sociale (1.603,23 euro nel 2024), mentre le rate di pensione che arrivano successivamente sono pignorabili soltanto nel limite di un quinto dell’eccedenza rispetto al minimo vitale previsto per legge. Tutto quanto eccedesse tale cifra sarà pertanto oggetto di pignoramento.
Se il conto corrente sul quale si accredita la pensione presenta una giacenza superiore all’importo della pensione, l’eccedenza sarà pignorabile subito in blocco per le cifre che superano tre volte l’assegno sociale (1.603,23 euro nel 2024). Vale a dire che se sul conto ci sono 10.000 euro, questo l’esempio portato da La legge per tutti, la cifra pignorabile subito è pari a 8.396,77 euro (la differenza tra 10mila e il triplo dell’assegno sociale). Ogni mese successivo continuerebbe ad essere pignorabile la piccola trattenuta del quinto della cifra eccedente il doppio dell’assegno sociale, sino ad arrivare all’estinzione del debito.
Pensioni di invalidità e le indennità di accompagnamento non sono pignorabili.
In sintesi
- Fin da prima che vigesse la proibizione di prelevamento in contanti di pensioni superiori a 1.000 euro, la legge italiana aveva imposto a banche e Poste Italiane di mettere a disposizione conti correnti di base per l’accredito della pensione riservati a persone con ISEE basso, ad oggi inferiore a 11.600 euro, o pensionati con reddito basso, oggi non superiore ai 18.000 euro;
- I conti di base offrono l’accredito della pensione e una serie di operazioni annuali di base, tra cui bonifici e pagamenti di bollettini più una carta di debito, gratuitamente;
- In assenza dei requisiti richiesti, si ha comunque la possibilità di scegliere uno dei tanti conti corrente bancari online pensati con lo scopo di consentire l’accredito della pensione e una serie di operazioni annuali di base a costo zero o a canoni molto convenienti e in genere a zero spese di apertura;
- Esiste un’opzione ancora più economica che è l’accredito della pensione su una carta con Iban;
- La pensione è pignorabile per debiti sia presso l’Inps sia sul conto corrente ma solo nella misura di un quinto della cifra eccedente il minimo vitale pari al doppio dell’assegno sociale (il totale del calcolo nel 2024 fa 1.062,82 euro).
Foto di Nattanan Kanchanaprat da Pixabay
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