Consenso e dissenso passano sul corpo delle donne
Da sempre in prima linea sul tema della discriminazione di genere e contro la violenza sulle donne, Amnesty International Italia ha lanciato la campagna #Iolochiedo
La violenza sessuale è un fenomeno diffuso e sistemico, in tutto il mondo. Le vittime spesso non conoscono i propri diritti e si trovano di fronte a molteplici ostacoli nell’accesso alla giustizia e ai risarcimenti, compresi stereotipi di genere dannosi, idee sbagliate sulla violenza sessuale, accuse di colpevolezza, dubbi sulla propria credibilità, sostegno inadeguato e legislazione inefficace.
In Italia, in particolare, persiste il pregiudizio che addebita alla donna la responsabilità della violenza sessuale subita.
Un pregiudizio che trova conferma nel codice penale italiano, dove all’articolo 609-bis, si prevede che il “reato di stupro” sia necessariamente collegato agli elementi della violenza, o della minaccia o dell’inganno, o dell’abuso di autorità.
Tuttavia, come stabilito dalla Convenzione di Istanbul, ratificata dall’Italia nel 2013, lo stupro è un rapporto sessuale senza consenso “. L’articolo 36, paragrafo 2, della Convenzione specifica che il consenso “deve essere dato volontariamente, quale libera manifestazione della volontà della persona, e deve essere valutato tenendo conto della situazione e del contesto“.
“No , significa no” in tutte le lingue del mondo, perché “Il sesso senza consenso è stupro” come ribadisce efficacemente Amnesty International Italia con la sua campagna. È un concetto semplice, il consenso. Dovrebbe trovare tutti d’accordo, non è così purtroppo.
Quando si parla di sesso, il consenso è tutto. Tutto è permesso tra adulti consenzienti, appunto. Perché il consenso richiama alla necessità di rispettare sempre la volontà dei due partner in una relazione. Si deve essere certi che anche l’altra persona voglia ciò che desideriamo noi. Il consenso è la comunicazione di una scelta che deve essere libera e volontaria.
Amnesty International con la campagna #Iolochiedo si appella al governo, in particolare al Ministro della Giustizia, affinché venga introdotto il principio del consenso nella nostra legislazione così da garantire il pieno accesso alla giustizia alle vittime di violenza sessuale. Perché il sesso senza consenso è stupro. Semplice. Facciamo in modo che per le nuove generazioni lo sia davvero.
In collaborazione con Amnesty International
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