Come vestirsi a 60 anni per un battesimo
Che siate “semplici” ospiti o madrine del bebè, vestirsi per un battesimo a 60 anni, ma anche a 40 o 50, non fa grande differenza. Parole chiave: praticità ed eleganza.
Vestirsi per un battesimo a 60 anni, è un dilemma o un gioco da ragazzi? La seconda. Che siate “semplici” ospiti o madrine del bebè, vestirsi per un battesimo a 60 anni ma anche a 40 o 50, non fa grande differenza. Certo, la bella stagione aiuta sempre. Ma se l’invito al battesimo è in inverno, beh, tutto cambia. A parte le parole chiave: praticità ed eleganza. Se la mamma del bambino che riceve il battesimo indossa – o dovrebbe indossare – un abito elegante, ma non da sera, come un tubino nero, magari elasticizzato ma non troppo sexy (le voci corrono e i parenti, come si dice, sono i primi a “scorrerle”…) nel caso foste invitate da madrine, l’importante è non far sfigurare la mamma del bebè, in un senso e nell’altro.
Cosa non fare, quando ci si veste per un battesimo a 60 anni
Sono da evitare scollature eccessive, sia sul décolleté che sulla schiena, così come trasparenze esagerate. Allora la scelta perfetta ricade su un abito da cocktail, meglio blu del nero, evitando però stampe e tonalità fluo. Evitate anche le gonne lunghe, un po’ per evitare di inciampare, un altro po’ perché vi renderebbe goffe nel caso doveste sorreggere il pupo.
Gonne e tailleur over 60
È preferibile quindi scegliere una gonna al ginocchio. Oppure gonna maxi come quelle di Prada e Bottega Veneta. E se i colori scuri non vi convincono, optate per un look spezzato, magari un tailleur giacca – gonna o giacca – pantalone, sempre elegante. Magari dal look mix&match suggerito da Miu Miu e Marine Serre. Con blusa sotto la giacca, magari di seta, così se siete obbligate a togliervi la giacca non sfigurerete. Immancabili, ovviamente, i collant, che dovrebbero sempre essere indossati, anche in estate (questione di bon ton), magari color carne per un look più raffinato (d’estate soprattutto) o nere ma non coprenti.
La combo con le scarpe
Se l’estate è dei décolleté, l’inverno è delle scarpe chiuse, anche ballerine o con un po’ di tacco kitten o slingback, magari con fibbia gioiello o anche mocassini mannish da abbinare al pantalone a sigaretta, ammessi anche stivali e stivaletti ma meglio sotto una gonna o un vestito lungo o una tuta elegante. Concessi anche abiti o maglie con il collo alto, perfette per le giornate più fredde dell’anno ma anche per nascondere qualche piccolo difetto e per slanciare il collo. Attenzione però, non troppo stretto che poi si rischia il soffocamento in ambienti troppo riscaldati. In alternativa una pashmina, ben appoggiata alle spalle o, se di dimensioni più piccole, attorcigliata morbidamente ed elegantemente attorno al collo.
Il capospalla per eccellenza
Il cappotto lungo, che terrà al caldo in chiesa o all’uscita. Morbidissimo e avvolgente. In pelo finto Mongolia o fluffy, colorato e divertente come quelli avvistati da Coperni e Poster Girl. Anche le stampe più classiche e formali raggiungono picchi di femminilità grazie ad una palette che va dal rosa al lilla (Chanel), con silhouette che spaziano da quelle oversize doppiopetto ai design sagomati e avvolgenti. Mai svestirsi troppo di fretta, soprattutto se il cappotto è bello. Dimenticatevi il piumino che in montagna c’è sempre tempo per sfoggiarli. Neanche quello su cui si avete lasciato mezzo stipendio o pensione (per le più fortunate), così come i Moon Boot di Dior, da mettere ai piedi solo a Courchevel.
Sobrie con brio
Vestirsi per un battesimo a 60 anni non è quindi un’impresa, l’unica regola che vale sempre è la sobrietà con qualche touch stravagante (una spilla, un capello se di giorno, una parure ma non troppo vistosa e non troppo preziosa oltre che non tropo lunga: il bambino potrebbe attaccarvisi con “dramma” in diretta). Poi certo, se siete invece degli spiriti liberi, qualche tocco di stravaganza in più diventa l’unica scelta, imporsi il contrario diventerebbe innaturale. E allora la scelta può ricadere anche sul long dress in maglia di Missoni da abbinare a una giacca di pelle o con dettaglio cut-out e lacci intorno alla vita che rendono l’indumento knitwear più originale. Ma il vestito midi in maglia a maniche lunghe può anche essere nella nuance verde mela di Philosophy di Roberto Serafini da declinare con ballerine blu navy e una tote bag in pelle, una mise ricercata e audace, da sfoggiare anche con collane etniche e stivali Anni 70 o alti fino al ginocchio, con la punta affusolata, in morbidissima pelle scamosciata: gli stivali con tacco basso sono i più raffinati e chic che ci siano. troppo vertiginoso.
La borsa a tracolla o meno purché pratica
Tra gli accessori anche una borsa a tracolla ma in pelle o stoffa morbida, ma dai colori non troppo accesi. O una maxi bar in shearling. Bellissima se indossata insieme a un total look monocromatico. La borsa maxi è perfetta anche abbinata a una gonna in lana panna e una giacca in cotone beige, che segretamente nasconde un pesante maglione girocollo color crema in cashmere. O una più pratica borsa a secchiello, dal design geometrico, robusto e chic, perfetto per custodire tutto il necessario, anche quando il bambino scoppia in lacrime sul più bello. Kleenex o fazzoletto di seta e poi ciuccio.
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