Come sfruttare gli assistenti vocali
Notizie, intrattenimento, comunicazione, musica, cucina, acquisti e casa intelligente. Queste e molte altre le aree coperte dagli assistenti vocali, o smart speakers, che meglio conosciamo. Siri (Apple – 2011), Cortana (Microsoft – 2014), Alexa (Amazon – 2015), Google Assistant (Google, 2017), Bixby (Samsung, 2017): questi i nomi degli assistenti vocali più utilizzati e noti al grande pubblico e le date che hanno fatto la storia della Voice Technology.
Gli assistenti vocali parlano e comprendono il linguaggio naturale dell’uomo e sanno parlare e tradurre in molte lingue frasi ed espressioni locali. Su TikTok e in rete girano molti video irriverenti che suscitano risate, come quella che chiede: “Alexa, come si dice un gatto nel carbone in tedesco?”. Gli esseri umani si divertono a chiedere la traduzione di frasi che poi nella lingua di provenienza possono suonare scostumate, spiritose, divertenti, irriverenti, leggere. Gli assistenti però potrebbero ribattere con frasi e parole che potrebbero anche rivelarsi offensive, sessiste o razziste. Un mondo quello della tecnologia che va regolamentato ma nasce già con dei valori fondanti ed un’etica spinta da un mercato del consumo globale.
Tendiamo ad umanizzarli? Può essere! Noi umani lo facciamo spesso. La letteratura e il cinema ci hanno abituati al futuro e all’interazione spinta fra uomo e macchina. Basti ricordare Frankenstein di Mary Shelley (1818) o tutta la filmografia a seguire (Her di Spike Jonze del 2013, ad esempio). La trappola dei legami affettivi è sempre in agguato! Gli assistenti vocali sono un supporto emotivo forte per chi si sente solo (Fonte: Università Cattolica, Progetto Voice4Health). Come andrà a finire? Sicuramente al momento c’è polemica sulla novità di Alexa che promette di poter far rivivere la voce di coloro che non ci sono più.
5 cose da chiedere ad Alexa (Amazon)
“Alexa, accendi le luci in cucina”
“Alexa, devo prendere l’ombrello oggi?” Che temperatura a Milano domani? E a Firenze?”
“Alexa, chiama Marco” (anche videochiamata con i dispositivi Echo Show)
“Alexa, riproduci musica anni ’60” (richiede l’abbonamento a Music)
“Alexa, fammi un espresso” (richiede Lavazza A Modo Mio Voicy)
Alexa è la nuova radiosveglia (“Alexa, svegliami alle 7 domani mattina con la musica”); può fare da assistente personale o da timer per la pasta (Alexa, avvisami tra 8 minuti”); può anche leggere un libro (richiede i servizi Audible e Kindle) o attivare la TV (richiede Amazon FireTV e Prime Video). Ad Alexa di Amazon oggi si può chiedere tanto. L’Intelligenza Artificiale è una tecnologia che apprende, elabora, memorizza e cresce in autonomia. In Italia a lavorare su questa tecnologia è un’azienda che opera su Torino, la città italiana dell’Artificial Intelligence. Curiosità: la voce americana di Alexa è quella di Nina Rolle e quella italiana di Letizia Ciampa.
Più di 5 miliardi le interazioni italiane con Alexa solo nell’ultimo anno e diversi i brand presenti. Alexa può preparare insieme a te ricette di cucina (il servizio è di GialloZafferano) oppure informarti su tasse comunali e regole per la raccolta differenziata. Tra i notiziari disponibili all’ascolto: SkyTG24, Rai, Repubblica, Corriere, Il Sole 24 ore, TGCOM, Ansa e altri. Su Alexa ci sono anche le Radio più ascoltate!
Se l’interesse è poi sugli orari dei treni, Trenitalia può rispondere in tempo reale o informarti sulle diverse soluzioni di viaggio. Tutti questi servizi sono interrogabili vocalmente e da remoto e si chiamano skill. Per attivare una skill su Alexa basta dire: “Alexa, attiva…” e pronunciare a seguire il nome della skill. Le skill di Alexa non sono altro che applicazioni aggiuntive create da sviluppatori informatici o aziende che operano nel mercato del consumo e delle applicazioni per smartphone, tv e videogiochi. Spesso sono gratuite e si possono attivare direttamente dalla APP mobile di Alexa installata su un cellulare o tramite i comandi vocali (“Alexa, apri Trivial Pursuit”). Queste applicazioni consentono poi l’integrazione con servizi, prodotti e piattaforme esterne al mondo Amazon.
Alexa è nata principalmente per supportarci negli acquisti online (Alexa, metti nel carello il dopobarba, ad esempio), per intrattenerci e per assisterci. Negli Stati Uniti gli sviluppi e le applicazioni commerciali da utilizzare con i dispositivi Alexa sono cresciuti negli ultimi due anni e alcuni di questi sono specificatamente pensati per chi ha più di 55 anni. Più recentemente, Amazon ha lanciato negli Stati Uniti l’utilissimo Alexa Together. Un programma in abbonamento per adulti che necessitano di assistenza domiciliare, sanitaria e farmaceutica.
In Italia è sbarcata su Alexa anche la prima app per problemi di salute: “Di più sul tumore”, che propone contenuti di supporto psicologico per i pazienti oncologici (realizzata da Pfizer, con il patrocinio di Sipo, Società italiana di psico-oncologia).
Per sapere cosa e come fare chiedi direttamente ad Alexa: “Alexa, cosa posso fare?” Ti istruirà su come:
Creare liste di cose mancanti
Sciogliere dei dubbi medici
Fare un utile promemoria sui farmaci da assumere
Effettuare chiamate regolari e d’emergenza
Sincerarsi della sicurezza in casa
Può essere utile ricevere la Newsletter. I dispositivi che ospitano Alexa possono essere vocali (Echo Dot) e anche video (Echo Show), richiedono una connessione Wi-Fi ad internet e un account Amazon attivo.
5 cose da chiedere a Google Assistant
Google è un potente motore di ricerca. La sua conoscenza è estremamente vasta e a portata di clic o di voce. A Google Assistant si può chiedere di tutto e di più. Troverà sicuramente una risposta a quella domanda. Alcuni spunti:
“Ehi Google, leggi i messaggi WhatsAPP”
“Ehi Google, com’è il traffico a Milano oggi? ”
“Ehi Google, mostrami le foto della vacanza in Calabria”
“Ehi Google, come si dice “Buonasera” in cinese? ”
“Ehi Google, trova un ristorante tipico toscano qui vicino”
Google Assistant può essere installato e attivato su tutti i dispositivi con sistema operativo Android. Necessita di apprendimento, di autorizzazione, di una connessione internet Wi-Fi e un account Google attivo.
5 cose da chiedere a Cortana sul tuo pc (Microsoft)
Pensato come assistente per le attività lavorative che si eseguono su computer, Cortana ha ridotto il suo raggio di azione rispetto ai suoi esordi ma risulta ancora integrata e attiva. Funziona come una segreteria e può essere sollecitata e interrogata così, per esempio:
“Cortana, converti 1.000 euro in dollari”
“Cortana, a che ora tramonta il sole oggi?”
“Cortana, che ore sono a Londra in questo momento?”
“Cortana, quanto fa 55 per 7?”
“Cortana, cerca il file “carta di identità”
I pc portatili e i dispositivi con il sistema operativo Windows 10 e superiori richiedono una connessione internet Wi-Fi e un account Microsoft attivo.
5 cose da chiedere a Bixby di Samsung
Samsung offre un sistema integrato fatto di molti dispositivi e apparecchi elettronici (Frigo, TV, cellulare, smartwatch, lavatrici, asciugatrici, ecc.). La tecnologia è SmartThings Home Life (SmartThings Cooking, Energy, Clothing Care, Pet Care, Air Care e Home Care) e il servizio è Family Hub. Samsung ha realizzato la connessione e l’integrazione di tutti i suoi prodotti allo scopo di integrare le esperienze d’uso e renderle più smart. SmartThings è attualmente utilizzato da quasi 250 milioni di utenti registrati.
Cosa si può fare?
“Bixby, cambia canale tv e vai sul 2”
“Bixby, accendi il condizionatore d’aria”
“Bixby, che canzone è?”
“Bixby, punta la sveglia alle 7:30”
“Bixby, quanti passi ho fatto oggi?”
Tra le tante, è anche possibile prenotare un tavolo al ristorante (soprattutto negli Stati Uniti), cambiare la data di un appuntamento, chiamare una macchina Uber, attivare routine quotidiane. Su tv, smartphone e orologi intelligenti (Galaxy Watch 4 e Galaxy Watch 4 Classic) l’assistente vocale può essere invocato per fare anche altro.
Bixby è presente su tutti i dispositivi Samsung. Può essere un ottimo alleato per la sincronizzazione delle diverse funzionalità. Per funzionare necessita di una connessione internet Wi-Fi e un account Samsung attivo.
5 cose da chiedere a Siri (Apple)
Siri utilizza la tecnologia dell’intelligenza on device per imparare a conoscere i gusti dei suoi utilizzatori. Promette di non violare la privacy di chi utilizza il servizio e di non condividere le preferenze e i gusti con gli inserzionisti pubblicitari.
“Ehi Siri, di’ a Mario che sto arrivando”
“Ehi Siri, dove ho messo la macchina?”
“Ehi Siri, ricordami di innaffiare le piante quando rientro a casa”
“Ehi Siri, metti un timer di 8 minuti”
“Ehi Siri, rilassami con i suoni dell’oceano”
Se invece vuoi stupire nipoti o figli puoi impostare gli incantesimi di Harry Potter. La formula magica “Lumos” attiva la torcia dell’iPhone, “Nox“ la spegne. Per attivare una APP pronuncia “Accio” e il nome della APP che desideri aprire.
Per finire con simpatia e affetto prova a dire: “Siri, ti amo…”.
Siri è presente su tutti i dispositivi Apple, compreso HomePod Mini. Tra i pionieri della storia dell’assistenza vocale. Per funzionare necessita di una connessione internet Wi-Fi e un account Apple attivo.
Usi già dei dispositivi vocali? Vuoi imparare da usarli? Molti i video tutorial sui canali ufficiali presente su YouTube e sulle pagine Facebook e TikTok.
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