Come riconoscere un cosmetico veramente green

Riconoscere un cosmetico green non è sempre così semplice come sembra, ma grazie alle giuste informazioni questo è possibile. Negli ultimi anni, la crescente attenzione verso il tema della sostenibilità ha portato un netto aumento dell’interesse peri cosmetici cosiddetti “green”. Eppure, ancora adesso, riuscire a orientarsi in questo mondo senza rimanere abbagliati richiede un po’ di sana informazione. Come si distingue un prodotto non green da un non green? Qui cercheremo di fare chiarezza una volta per tutte.

Che cos’è la cosmetica green

Quando parliamo di cosmetica green ci riferiamo sempre a tutta quella serie di prodotti formulati con ingredienti naturali e/o biologici, ottenuti tramite processi sostenibili e rispettosi dell’ambiente. Questi cosmetici, ormai diventati accessibili più o meno a tutti, mirano a ridurre l’impatto ambientale non solo attraverso la scelta delle materie prime, ma anche mediante packaging ecosostenibili (materiali riciclati e possibilmente non plastica pura). Oggi la scelta dei cosmetici green è sempre più gettonata, ma è un attimo a rimanere “fregati”: cioè? Spesso e volentieri ci si imbatte in etichette fuorvianti, motivo per il quale l’informazione deve sempre e comunque essere al primo posto.

Differenze fra green, biologico e vegan: cosa sapere

Per essere considerato green, un buon cosmetico dovrebbe essere composto per almeno il 99% di ingredienti di origine naturale, mentre il rimanente 1% da molecole di sintesi, ossia conservanti e stabilizzanti. Per riuscire a ottenere il titolo di “certificato bio”, i requisiti richiesti sono invece un po’ più stringenti. Ad esempi, i cosmetici organici dovrebbero contenere almeno il 95% di materie prime vegetali e di questa percentuale almeno il 70% deve essere anche bio, quindi non devono arrivare da coltivazioni OGM.

Infine, i cosmetici vegan, un po’ come avviene per il cibo, sono assolutamente privi di sostanze di origine animale.

Come riconoscere un buon cosmetico green

Per identificare un cosmetico veramente green, è essenziale considerare diversi aspetti. Tra questi, la lettura dell’INCI è il primo da considerare. L’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients) non è altro che l’elenco degli ingredienti presenti in un prodotto, riportato in ordine decrescente di concentrazione. Nel caso del green, nelle prime posizioni (quindi nella concentrazione maggiore) dovrebbero esserci ingredienti di origine naturale o biologica. Ad esempio, nomi latini come Aloe Barbadensis Leaf Juice (gel di aloe vera) o Butyrospermum Parkii Butter (burro di karité) indicano componenti naturali.

Certificazioni affidabili

Oltre alla lista degli ingredienti, fondamentale da osservare prima dell’acquisto, sono importanti anche le certificazioni. Queste sono un validissimo aiuto per riconoscere prodotti autenticamente green. Tra le certificazioni più conosciute (e più importanti), ci sono:

• Natrue: garantisce l’uso di ingredienti naturali e biologici;
• Cosmos: standard internazionale per cosmetici biologici e naturali;
• Ecocert: certifica prodotti con ingredienti provenienti da agricoltura biologica;
• CCPB: attesta la conformità dei prodotti ai requisiti del biologico;
• ICEA: istituto per la Certificazione Etica e Ambientale.

Confezione sostenibile

Insieme alla formulazione, importantissima, anche la confezione esterna gioca un ruolo cruciale sulla natura del prodotto. I cosmetici green, infatti, adottano imballaggi ecologici, realizzati con materiali riciclati o riciclabili, riducendo quindi al minimo l’uso di plastica. E considerando la situazione attuale del mondo, è una scelta consapevole e giusta.

Trasparenza del brand

Un’azienda può dirsi realmente green se trasparente in ogni aspetto, anche e soprattutto nella comunicazione. Prima di acquistare un prodotto, infatti, sarebbe molto utile informarsi sull’azienda che lo produce, cercando di indagare su più aspetti, tra cui:

• Origine delle materie prime: meglio se ingredienti a km 0 o provenienti da coltivazioni sostenibili;
• Processi produttivi: metodi a basso impatto ambientale;
• Etica aziendale: rispetto dei diritti dei lavoratori e impegno sociale comprovato.

Che cosa non dovrebbe contenere un cosmetico green

Date tutte queste premesse interessanti, la domanda sorge spontanea: quali sono gli ingredienti che non dovrebbero comparire all’interno di un cosmetico green? Intanto, un cosmetico di questo tipo non dovrebbe avere al suo interno sostanze chimiche non biodegradabili o, più semplicemente, tutte quelle sostanze che possano in qualche modo creare danno alla pelle e all’ambiente. Nella pratica, quindi, ci si riferisce a:

• Parabeni: conservanti che possono interferire con il sistema endocrino;
• Siliconi: derivati del silicio che possono essere inquinanti;
• Petrolati: derivati del petrolio non biodegradabili;
• Coloranti sintetici: possono causare irritazioni cutanee;
• Profumi artificiali: potenziali allergeni.

Come evitare il greenwashing e acquistare in modo consapevole

Ormai il fenomeno è conosciuto ovunque, ma come si evita? Intanto, quando si parla di greenwashing si fa riferimento a quella pratica di presentare un prodotto come ecologico senza che lo sia realmente. Una comunicazione fuorviante è sempre la base di partenza, ma ci sono dei piccoli accorgimenti volti a evitare di “cadere in trappola”. La prima mossa intelligente? Non fidarsi assolutamente solo delle diciture, delle etichette, dei colori dei packaging: termini come “naturale” o “eco-friendly” non sono regolamentati e possono essere ingannevoli. Inoltre, è sempre bene verificare le certificazioni e assicurarsi che siano rilasciate da enti conosciuti e soprattutto affidabili. Infine, fate un’attenta analisi del brand, non solo del prodotto “x” che volete acquistare. Studiate l’etica del marchio e controllate anche gli altri prodotto proposti: un brand veramente green applica principi sostenibili su tutta la linea, non solo a singoli prodotti.

Acquistare in modo consapevole è essenziale sia per noi, sia per l’ambiente in cui abitiamo.