Come restaurare mobili antichi
I mobili antichi sono preziosi pezzi di arredamento, che racchiudono lo stile di un’epoca del passato. Tramandati da un’abitazione all’altra, spesso sono ereditati dai propri avi, rappresentando un frammento della nostra storia familiare, aspetto che ci rende ancora più legati a loro. Oppure capita che, imbattendoci in un mercatino dell’antiquariato, scoviamo un gioiello d’arredo del passato, che cattura la nostra attenzione, immaginandocelo subito in un angolo della nostra casa e, pertanto, finendo per non farcelo sfuggire. Se possediamo un mobile antico che richiede delle migliorie per tornare a risplendere come in passato, possiamo rimboccarci le maniche e occuparci noi stessi del suo restauro, attività che richiede una certa attenzione, ma che dà molte soddisfazioni ed è estremamente divertente. Di seguito approfondiamo come restaurare un mobile antico con una serie di linee guida e alcuni consigli utili.
Dare nuova vita ai mobili antichi con il fai da te
Impregnati di storia e avvolti in un fascino intramontabile, i mobili antichi sono veri e proprio tesori, unici e irripetibili, capaci di donare subito un quid in più alla nostra casa, dandole un tocco vintage. Di contro, però, bisogna considerare come spesso richiedano interventi di restauro, apparendo opachi, presentando punti rovinati oppure avendo perso alcune funzionalità. In caso di interventi sostanziali è necessario affidarsi alle mani di professionisti del settore, mentre per piccole riparazioni ci si può cimentare anche nel fai da te. Armandosi dei giusti strumenti e con un po’ di pazienza è possibile dare una nuova luce ai nostri mobili antichi, che potranno così risplendere.
Restaurare un mobile antico: gli step da seguire
Un mobile antico è un oggetto complesso frutto dell’abilità di artigiani e di tecniche tramandate nei secoli. Come ogni manufatto antico, è un documento storico, testimonianza ed espressione dell’epoca a cui appartiene. A differenza di un quadro o di una statua, però, questo è stato usato nel tempo, portando alla sua usura e a possibili rotture, graffi e punti rovinati. Pertanto, in molti casi è necessario intervenire con un’operazione di restauro che, se non è troppo sostanziale, può essere svolta con le proprie mani. Durante tutto il processo è necessario dotarsi di guanti, mascherina e indossare indumenti vecchi oppure un camice. Se non si può svolgere l’intervento all’esterno, dobbiamo proteggere gli altri mobili presenti in casa ricorrendo a dei teli di plastica per non comprometterli.
Quando ci si trova davanti a un mobile da restaurare si parte valutando il suo stato: in questa prima fase bisogna ispezionarlo con grande attenzione, riscontrando se siano presenti eventuali graffi, imperfezioni, danni nella struttura oppure parti mancanti. Si passa poi alla fase della sua pulizia, nell’ambito della quale è necessario rimuovere tutta la polvere, lo sporco accumulato e l’eventuale grasso, evitando di usare prodotti eccessivamente aggressivi, che potrebbero rovinare la superficie del mobile in modo irreversibile, ma ricorrendo bensì a dell’acqua tiepida e a un detergente delicato. In caso di parti rotte oppure danneggiate, aiutandoci con della colla ad hoc e dei morsetti riusciremo a sostituire pezzi mancanti oppure fissare quelli che sono rovinati.
Altri passaggi fondamentali per il restauro dei mobili antichi
Per restaurare un mobile antico è necessario applicare lo sverniciatore in gel, stendendolo su tutta la superficie, aspettando circa 20 minuti per la sua asciugatura. In seguito si rimuove il gel usando la paglietta metallica, ripetendo l’operazione fin tanto che tutta la vernice non è scomparsa. Successivamente, con un panno in cotone si pulisce il mobile, rimuovendo eventuali residui di lucidante, facendo passare dopo questa fase 24 ore.
Se sono presenti delle imperfezioni è necessario ricorrere allo stucco per legno da impiegare per riempire buchi, oppure coprire graffi, procedendo poi carteggiando il mobile. A questo punto il mobile è nudo e potrà essere colorato. Per questa operazione serve un primer, da applicare con un pennello grande oppure un rullo: una volta asciutto, è necessario passare la carta vetrata dalla grana fine e stendere in seguito la vernice, scegliendo la nuance che più ci aggrada e si presta al mobile e all’arredamento. Uno strato di colore non deve essere mai troppo spesso e deve essere totalmente asciutto prima di eseguirne successivi.
Come restaurare un mobile antico attaccato dai tarli
Quando si restaura un mobile è molto importante anche gestire la presenza dei tarli con un intervento ad hoc. Qualora si riscontrasse il passaggio dei tarli nel nostro mobile, ma non ci fossero segni di loro attività, è necessario riparare gli eventuali buchi lasciati dagli insetti, ricorrendo a una colla vinilica che dovrà essere diluita con dell’acqua: possiamo aiutarci con una siringa per posizionare questo composto nei fori e, una volta asciutto, ricorrere alla cera solida per chiuderli, optando per una tipologia in una nuance simile a quella del nostro mobile. Diverso è nel caso in cui i tarli siano ancora attivi, situazione molto più complicata. Una volta che abbiamo pulito il mobile, dobbiamo inserire nei fori un insetticida per tarli, ricorrendo a una siringa. Quando l’infestazione coinvolge pesantemente tutto il mobile si deve ricorrere a insetticida specifici su tutta la superficie. In seguito al trattamento si procede con la riparazione seguendo gli step visti sopra.
Rimedi naturali per restaurare un mobile vecchio
Esistono delle soluzioni naturali che ci aiutano a dare un nuovo aspetto al nostro mobile. Invece che ricorrere a prodotti aggressivi, che possono compromettere la sua superficie, si possono creare dei composti con cui raggiungere ottimi risultati. Tra questi troviamo un mix di aceto di vino bianco e olio di oliva con cui trattare i punti rovinati, per poi rimuovere eventuali residui con un panno umido. Altra possibilità è l’olio di noci, ideale per sbarazzarsi di eventuali graffi: per applicarlo basta passarlo sul mobile per poi farlo asciugare, ripetendo l’operazione 2 volte alla settimana. In caso di residui da eliminare possiamo ricorrere ai fondi del caffè uniti con dell’olio di lino, creando un composto da sfregare sulla superficie con uno spazzolino vecchio.
Mobili antichi che appaiono spenti: come intervenire
Nel caso in cui il nostro mobile risulti spento e privo di brillantezza, la sua bellezza viene compromessa. Per farlo risplendere nuovamente è necessario pulirlo in modo molto profondo per poi ricorrere a un detergente naturale, oppure in alternativa a un composto creato con sapone di Marsiglia, mezzo limone e un’essenza naturale a piacere. Una volta che il mobile è asciutto, si può impiegare un panno umido con qualche goccia di olio di oliva per nutrirlo a fondo.
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