Come fare la domanda per richiedere la disoccupazione
Garantire un’assistenza finanziaria per alleggerire le difficoltà economiche in cui versano i lavoratori che hanno perso il loro impiego. Questo è lo scopo dell’indennità di disoccupazione, nota come NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego), risorsa cruciale per i soggetti ritrovatisi senza posto di lavoro, grazie alla quale far fronte a un momento così difficile. Coloro che stanno affrontando lo scenario economico incerto determinato dalla perdita del lavoro possono contare su questo strumento mentre cercano un nuovo impiego. Comunemente nota come disoccupazione, termine che non solo fa riferimento alla mancanza lavorativa, ma anche a questo sostegno, la NASpI è una forma di assistenza di vitale importanza e, quindi, è fondamentale essere a conoscenza di come funzioni. Approfondiamo insieme gli step necessari con cui fare la domanda per richiedere l’indennità di disoccupazione.
NASpI: come funziona
Mediante la Nuova Assicurazione Sociale per l’impiego l’Inps garantisce un reddito temporaneo per quei soggetti che si sono ritrovati senza lavoro e sono alla ricerca di un altro impiego. Istituita con il decreto legislativo 4 marzo 2015, n.22, soggetto a diverse modifiche, tra cui quelle della Legge di Bilancio 2022, la NASpI consiste in un’indennità mensile di disoccupazione che viene erogata su domanda da parte del soggetto interessato ed è pagata direttamente dall’Inps. I lavoratori che hanno diritto a questo aiuto sono coloro che hanno perso in modo involontario un rapporto di lavoro subordinato, comprendendo anche i dipendenti a tempo determinato nella pubblica amministrazione, gli apprendisti, i soci lavoratori di cooperative aventi un rapporto di lavoro subordinato nelle stesse e il personale artistico con un rapporto di lavoro subordinato.
Per quanto riguarda il suo funzionamento, la NASpI è erogata ogni mese ed è corrisposta con un importo variabile, determinato sulla base della storia contributiva del singolo lavoratore: per calcolare il suo ammontare si fa riferimento al 75% della retribuzione media dello stipendio percepito nei quattro anni precedenti alla richiesta della NASpI. Per i primi 5 mesi l’indennità viene pagata nel suo importo pieno per poi, dal sesto mese, ridursi del 3% ogni mese. Qualora il richiedente abbia già compiuto 55 anni, la riduzione parte dall’ottavo mese.
Per quanto riguarda il 2024, il massimo dell’indennità mensile è stato fissato a 1.550,42 euro. La durata del sostegno è pari alla metà delle settimane lavorate negli ultimi quattro anni e il suo massimo è di 24 mesi. In caso di rioccupazione, il sostegno viene sospeso d’ufficio a meno che il contratto di lavoro subordinato non duri meno di 6 mesi e la retribuzione non superi gli 8 mila euro.
Fare domanda per ottenere la NASpI: cosa serve e gli step necessari
La NASpI può essere usufruita solo quando l’interessato ne fa domanda: questa deve essere inviata entro i termini giusti e dotandosi di tutta la documentazione necessaria. Per ottenere questa forma di assistenza, la richiesta può essere presentata solamente ricorrendo alla modalità telematica, tramite il sito dell’Inps (www.inps.it). A decorrere dal 1 marzo 2024 è stata introdotta la nuova procedura semplificata presente nella piattaforma “ID 3.0”, accessibile dal sito dell’ente, canale esclusivo per presentare la domanda. Per compilare la domanda è possibile contare sul supporto del Contact Center INPS oppure di un Patronato.
Recandosi sul sito dell’Inps, per presentare la domanda di NASpI è necessario selezionare le seguenti voci: “Sostegni, Sussidi e Indennità”, “Per disoccupati”, “NASpI: indennità mensile di disoccupazione”, “Utilizza il servizio”, “NASpI – Domanda” e “Utilizza il servizio”. A questo punto ci si identifica con il proprio SPID oppure il CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o CIE (Carta d’Identità Elettronica). Si procede compilando con la domanda, indicando i dati anagrafici, le motivazioni della fine del rapporto di lavoro e tutte le informazioni richieste. In ultimo step si premere il tasto “invio domanda”. In merito a cosa serva per compilare la domanda è necessario munirsi di carta d’identità, codice fiscale, Iban, dettagli del licenziamento e ultima busta paga.
Indennità di disoccupazione e le tempistiche
In fatto di tempistiche, la normativa prevede come l’indennità spetti dall’ottavo giorno successivo dalla fine del rapporto di lavoro, se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno. Qualora questa venga fatta successivamente, la NASpI scatta dal giorno successivo alla presentazione della domanda, entro i termini previsti dalla legge. In caso di licenziamento per giusta causa, è erogata dal 38esimo giorno dalla cessazione del rapporto di lavoro, se la domanda è presentata entro questo termine. Quando questo viene superato, il sostegno scatta dal giorno successivo alla domanda, entro i termini stabiliti dalla normativa. La legge prevede il limite massimo dei 68 giorni dalla perdita del lavoro per presentare la domanda di NASpI.
Qualora si superasse questo termine e si presentasse la domanda in ritardo, si perde il diritto all’indennità. Tuttavia esistono delle eccezioni come per esempio se a richiedere la NASpI sia la lavoratrice in congedo di maternità obbligatoria oppure in caso di malattia o infortunio indennizzabili Inps, verificatisi nei 68 giorni dalla fine del rapporto di lavoro.
NASpI: i requisiti necessari per richiederla
In merito ai requisiti per accedere all’indennità è necessaria la presenza dello stato di disoccupazione che deve essere involontario: quindi, quei lavoratori che hanno terminato il loro rapporto lavorativo per via delle dimissioni oppure per la risoluzione consensuale del contratto non hanno diritto alla NASpI. Eccezioni particolari sono le dimissioni per giusta causa dettate da mobbing, modifiche che vanno a peggiorare le attività lavorative, molestie subite sul posto di lavoro, stipendi non pagati, spostamento della sede di lavoro senza che sussistano ragioni produttive, tecniche e organizzative e comportamenti ingiuriosi da parte del superiore gerarchico. In tutti questi casi il lavoratore ha diritto a usufruire della NASpI. Lo stesso vale anche per le dimissioni verificatesi durante il periodo di maternità, il licenziamento disciplinare e la risoluzione consensuale per via del rifiuto del lavoratore di trasferirsi in una sede a oltre 50 chilometri dalla sua residenza.
Accanto allo stato di disoccupazione, un altro requisito fondamentale per accedere all’indennità è quello contributivo che prevede l’aver versato contributi per almeno 13 settimane nei quattro anni prima dell’insorgere del periodo di disoccupazione.
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