Com'è buona la frutta d'autunno
L’autunno è arrivato e non ci ifa rimpiangere la stagione estiva per lo meno, i tavola. Ci siamo lasciati alle spalle le prelibatezze della stagione calda ma con l’arrivo dell’autunno possiamo godere di un trionfo di colori splendidi che la natura ci offre e possiamo arricchire il nostro menù con frutti gustosi e dalle tante proprietà benefiche per il nostro organismo. Questa è la stagione per accendere nuovamente il forno e cimentarsi in ricette dolci e salate. Nespole, uva spina, castagne e nocciole sono solo alcuni degli ingredienti che in questi mesi entreranno nelle nostre cucine ma vediamone alcuni con le specifiche proprietà e qualche consiglio per utilizzarli al meglio.
LAMPONE _ SETTEMBRE
Settembre è il mese perfetto per la raccolta dei lamponi. Sul finire dele giornate estive troverete ancora questi piccoli frutti ottimi per il benessere dell’organismo. Appartenenti alla famiglia delle rosacee e al genere rubus sono noti anche come frutti di rovo. Questo piccolo frutto cresce in modo spontaneo in collina e nei boschi. Composto per la maggior parte da acqua e fibre alimentari è ricco di Sali minerali come magnesio sodio, potassio, zinco e ferro contengono naturalmente le vitamine E, A e K. Possono aumentare il metabolismo delle cellule adipose e per questo sembrano essere indicati nelle diete per la perdita di peso. In cucina sono ottimi sia per i piatti dolci che per quelli salati. Nei paesi del nord Europa è consuetudine servire la carne con un accompagnamento di salsa di lamponi, o di mirtilli, che serve per mettere sapori contrastanti nello stesso piatto. Se li avete raccolti personalmente potete conservarli per la stagione fredda facendoli essiccare. La ricetta è molto semplice e saranno perfetti come spuntino o per arricchire le vostre ricette. Per ottenere dei lamponi disidratati vi basterà lavarli e lasciarli asciugare adagiati sopra ad un canovaccio. Una volta che il vostro forno avrà raggiunto la temperatura più bassa possibile, circa 60 gradi, vi basterà mettere i lamponi in una teglia foderata di carta da forno e cuocere per circa 6 ore. Una volta trascorso il tempo necessario, fate attenzione i piccoli frutti sono delicati e tendono a bruciarsi, basterà far raffreddare i lamponi e conservarli in un luogo fresco e asciutto. In commercio trovate, nel banco freezer, dei supermercati, buste di frutti di bosco congelati. State sempre attenti alla provenienza e privilegiati quelli a breve scadenza.
ARANCE – OTTOBRE
Ottobre è il mese in cui per la prima volta accendiamo il riscaldamento. Che si parli di stufa a legna o di termosifoni, il bello è profumare la casa grazie agli aromi naturali che si propagano per casa con il calore. Quando si sbuccia la prima arancia di stagione, il bello è lasciare la buccia ad abbrustolirsi sulla stufa e sentirne tutto il delicato profumo. Arance al cioccolato, arance candite, anatra all’arancia o semplice spremuta questo è uno dei frutti iconici della stagione autunnale. Secondo diverse fonti sarebbero arrivati dalla Cina nel quattrocento grazie ai marinai portoghesi. Secondo altri venivano coltivate in Sicilia già alla fine del I secolo d.C. Ad oggi si conoscono diverse varietà come quella rossa che a sua volta si divide in tre categorie: sanguinello, moro e tarocco. Una tra le più coltivate al mondo è la Valenciana, a polpa bionda, mè ideale per le spremute e si conserva per lungo tempo. In Calabria la più conosciuta è, invece, l’ovale Calabrese. Questo frutto si può consumare spremuto o al naturale, sempre meglio lontano dai pasti perché l’acidità delle arance può renderle non facili da digerire. Il succo si può conservare in freezer per diverse settimane senza che ne venga intaccato il sapore o le proprietà. Ricca di potassio, calcio, fosforo, sodio e ferro l’arancia è composta per il 90 per cento di acqua e ha pochissime calorie. Grazie all’elevato contenuto di vitamina C, l’arancia potenzia le difese immunitarie dell’organismo. Se consumate abitualmente, favoriscono la digestione perché stimolano la produzione di succhi gastrici ed evitano dolori a carico dello stomaco. Di questo frutto non si butta via niente il decotto di foglie, per esempio, aiuta ad alleviare la tosse e molti sono gli usi che se ne possono fare in cosmesi. Unendo il succo di arancia, un cucchiaio di miele e uno di zucchero di canna grezzo si ottiene uno scrub corpo vitaminico.
Per conservare al meglio questo frutto è necessario lasciarle nel cassetto del proprio frigorifero o in una cesta sul balcone, in base alla tipologia si conservano da un minimo di 60 giorni ad un massimo di 4 mesi.
PERE – NOVEMBRE
Delle tante varietà quella perfetta per il mese di novembre è sicuramente la pera Williams, buonissime al naturale e perfette da sciroppare. Selezionata a fine ‘700 in Inghilterra si è diffusa in Italia soprattutto nella pianura del po’. Invernali sono anche la pera Abate (molto grandi, dalla forma allungata e dalla buccia dal colore verde-giallo), la Kaiser ( arriva dalla Francia, è conosciuta anche con il nome “imperatore Alessandro, dalla polpa compatta è perfetta per le conserve) e la Decana (buccia lisca, polpa gustosa è indicata per le lunghe cotture è quindi ideale per le confetture). Questo frutto è particolarmente ricco di vitamine: A, C, E, B1, B2, B3 B5 E B6 e minerali come fluoro, zinco e rame. Hanno un elevato potere energizzante perché sono particolarmente zuccherine e aiutano la regolarità intestinale perché sono ricche di fibre. L’alto contenuto di acido folico le rende particolarmente adatte in gravidanza per la crescita a la moltiplicazione cellulare. Sono un toccasana anche per la pelle. Per una maschera idratante naturale vi basterà frullare una pera e applicare il composto sul viso in modo omogeneo per circa 15 minuti per poi eliminarlo sem0plicemnte tramite acqua tiepida. In cucina è bene scegliere le pere in base alla ricetta: le pere più succose sono adatte per le farciture e le macedonie, mentre le pere più sode sono adatte per accompagnare piatti dolci e salati. Se volete un dolce veloce e gustoso potete preparare un plum cake pere cioccolato e se volete stupire i vostri ospiti con un primo invernale potete optare per un risotto pere, noci e gorgonzola.
NOCCIOLE – PER TUTTO L’AUTUNNO
Delizia per il palato per grandi e piccini questi piccoli frutti autunnali fanno bene all’umore e alla salute, non sarà una caso se una delle creme spalmabili più famose al mondo è composta proprio da nocciole e cacao. La raccolta delle nocciole avviene dal mese di settembre in poi. Si capisce se le nocciole sono mature valutando il colore e la facilità con cui si staccano dall’albero. Come avviene per le olive, le nocciole si raccolgono manualmente dal terreno sottostante l’albero oppure si pongono delle reti a terra e si chiudono una volta che sono caduti i frutti. Eliminate quelle danneggiate, le nocciole si lasciano essiccare così che il frutto possa durare il più a lungo possibile, circa un anno di tempo. Una volta sbucciate, le nocciole, mantengono le proprietà organolettiche per 4/5 giorni circa. Questo piccolo frutto può essere utilizzato in mille modi, ricercatissima è la farina di nocciole perfetta per torte e biscotti. Le nocciole sono ricche di vitamine, proteine e acidi grassi essenziali. Contengono inoltre grassi “buoni” come l’acido oleico e l’acido linoleico che aiutano a tenere bassi i livelli di colesterolo nel sangue. Spesso vengono suggerite come piccolo spuntino (si parla di un massimo di tre nocciole) nelle diete come alternativa alle mandorle perché danno un immediato senso di sazietà grazie alla componente fibrosa che attiva gli enzimi digestivi. Le nocciole sono buonissime, si sa, ma è importante non abusarne e stare particolarmente attenti le prive volte che si danno ai bambini perché sono un alimento che crea spesso allergie. Un cucina ci si può davvero sbizzarrire. Le nocciole si possono usare a colazione per arricchire lo yogurt o a pranzo come parte croccante in un piatto di insalata di spinacino, sedano, fette di mela, feta e semi di sesamo tostati. Se avete la fortuna di avere un root da cucina che oltre a sminuzzare, cuoce gli ingredienti potete creare la vostra personalissima crema di nocciole. Vi basterà mixare grammi di zucchero semolato, 200 ml di latte intero, 150 di cioccolato al latte o fondente a seconda dei gusti, 100 grammi di nocciole e 80 ml di olio di semi. Dopo circa 6 minuti di cottura otterrete due piccoli vasetti di crema. Se, invece, non avete una cucina iper moderna ma volete sperimentare potete tostare per qualche minuto, 100 grammi di nocciole in una padella antiaderente per oi passare in un mixer ed ottenere un composto simile ad una farina. A parte fate sciogliere a bagnomaria 160 grammi di cioccolato fondente con 60 grammi di latte parzialmente scremato. Potete mettere anche un latte alternativo come quello di avena ma state attenti al sapore che potrebbe cambiare. Una volta che il cioccolato si sarà sciolto, unite la farina di nocciole per ottenere la vostra crema che, non sarà perfetta, ma ottima per farcire torte o da spalmare sui biscotti della prima colazione.
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