Colonne di Tharros: storia e cosa vedere
Nel cuore della Sardegna, affacciata sul limpido mare della Penisola del Sinis, sorge l’antica città di Tharros, un sito archeologico di straordinaria importanza che racconta millenni di storia. Le sue celebri colonne, simbolo di un passato glorioso, attraggono visitatori da tutto il mondo, desiderosi di immergersi nelle vestigia di civiltà lontane. Un viaggio in Sardegna è sempre un’ottima scelta: sbagliare è impossibile, quando si tratta di grande bellezza.

La storia millenaria di Tharros
Fondata nel VII secolo a.C. dai Fenici, Tharros nacque su un’area già frequentata in epoca nuragica, come testimoniano i resti di capanne circolari risalenti all’Età del Bronzo Medio (1600-1300 a.C.) ritrovati sul colle di Su Muru Mannu. La scelta di questo luogo non fu casuale: la posizione strategica, tra mare e terra, favoriva gli scambi commerciali e culturali.
Con l’arrivo dei Cartaginesi nel VI secolo a.C., Tharros conobbe una fase di monumentalizzazione significativa. Furono erette imponenti fortificazioni e templi, tra cui il celebre “tempio delle semicolonne doriche”, di cui oggi restano le iconiche colonne che caratterizzano il panorama del sito. La città divenne un importante centro nel Mediterraneo, prosperando grazie al commercio e alla sua posizione privilegiata. Nel 238 a.C., con la conquista romana della Sardegna, Tharros subì ulteriori trasformazioni. Furono realizzati un acquedotto, un sistema fognario e diversi edifici pubblici, tra cui impianti termali e un foro. La pavimentazione in basalto delle strade e la costruzione di un castellum aquae testimoniano l’importanza attribuita all’urbanistica e ai servizi pubblici.
Dopo un periodo di decadenza in età bizantina, segnato da incursioni saracene e un progressivo spopolamento, la sede episcopale fu trasferita a Oristano nel 1071, sancendo l’abbandono definitivo di Tharros.
Le colonne di Tharros: simbolo di un passato glorioso
Le colonne che oggi si ergono nel sito archeologico sono ciò che resta del “tempio delle semicolonne doriche”, un edificio sacro di epoca punica successivamente ristrutturato in età romana. Queste colonne, con la loro imponenza e eleganza, rappresentano uno dei punti focali del sito, offrendo ai visitatori uno scorcio suggestivo sul passato architettonico della città.
La loro posizione panoramica, con vista sul mare cristallino, le rende non solo un’importante testimonianza storica, ma anche un luogo di rara bellezza paesaggistica.
Cosa vedere nell’area archeologica di Tharros
Oltre alle celebri colonne, l’area archeologica di Tharros offre numerosi punti di interesse. Qui abbiamo riassunto i principali, ovviamente tutti da non perdere:
- Il tofet: santuario a cielo aperto tipico delle colonie fenicie e puniche, destinato alla sepoltura di bambini deceduti in tenera età;
- Le terme romane: complessi termali ben conservati che testimoniano l’importanza attribuita dai Romani alla cura del corpo e alla socializzazione;
- Il sistema viario: le strade lastricate in basalto e il sofisticato sistema fognario, esempi dell’ingegneria romana applicata all’urbanistica;
- Le necropoli: aree cimiteriali di epoche diverse, con tombe a camera scavate nella roccia e ricchi corredi funerari;
- Il castellum aquae: grande serbatoio d’acqua collegato all’acquedotto, fondamentale per l’approvvigionamento idrico della città.
Quanto tempo ci vuole per visitare Tharros?
Non un tempo così lungo, anzi. La visita al sito di Tharros richiede solitamente un tempo di circa un’ora e mezza. È scorrevole, ma soprattutto affascinante: ne vale davvero la pena.

Informazioni utili per la visita
L’area archeologica di Tharros si trova nella località di San Giovanni di Sinis, nel comune di Cabras (OR). Dal 5 agosto 2022, il sito è gestito dalla Fondazione Mont’e Prama. Per informazioni aggiornate su orari di visita e tariffe d’ingresso, è consigliabile consultare il sito ufficiale.
Il sito è generalmente aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00, con possibili variazioni stagionali. Il biglietto d’ingresso ha un costo di €11,00, con riduzioni disponibili per determinate categorie. Per prenotazioni e ulteriori informazioni, è possibile contattare il numero 0783 370019 o visitare il sito sopra citato. Inoltre, L’accesso a Tharros è possibile anche per tutti i visitatori con mobilità ridotta, con parcheggi e ingressi adeguati.
Visitare le colonne di Tharros e l’intera area archeologica significa immergersi in un viaggio attraverso secoli di storia, ammirando testimonianze di civiltà che hanno lasciato un segno indelebile nella cultura mediterranea. La bellezza del paesaggio, unita alla ricchezza dei reperti, rende Tharros una meta imperdibile per gli appassionati di archeologia e per chi desidera scoprire le radici profonde della Sardegna.
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