Chi ha diritto alla pensione di cittadinanza nel 2023?
Requisiti, scadenze, limiti per l’ultimo anno di pensione di cittadinanza
Cibalgina, pazienza e calcolatrice alla mano: ci inoltriamo nell’intricato quadro normativo di ciò che rimane del provvedimento a suo tempo voluto dail Movimento 5 Stelle per sostenere persone indigenti over 67 con un reddito pensionistico, o un’integrazione alla pensione, fino a 780 euro al mese per 12 mensilità moltiplicato per la scala di equivalenza, un coefficiente che riflette il numero di membri del nucleo familiare, e non inferiore ai 480 euro. La pensione di cittadinanza mira quindi a garantire un reddito pensionistico dignitoso a chi non ne ha o ne ha uno inferiore, integrandolo.
La prima considerazione da fare è che la manovra di Bilancio del 2023 ha deciso la fine della pensione in oggetto entro il 31/12/2023: a partire dal 2024 non esisterà più o sarà sostituita da altri provvedimenti di sostegno ad oggi non prevedibili.
Quindi chi ha i requisiti per accedere per il 2023 alla pensione di cittadinanza farebbe bene ad accelerare le pratiche. Ma andiamo con ordine.
I requisiti necessari per accedere alla pensione di cittadinanza
II requisiti principali sono due: che il nucleo familiare del richiedente includa solo membri di almeno 67 anni (salvo persone con disabilità gravi o non autosufficienti), quindi che il reddito familiare ISEE (vedi istruzioni per il calcolo al link ipertestuale al sito di Altro Consumo o sul sito INPS) rispetti alcuni precisissimi limiti massimi:
- non superiore a 7.560 euro annui moltiplicati per la scala di equivalenza (es. 7.560 euro annui per chi è solo e ha una casa di proprietà, 9.360 euro nel caso di nucleo familiare che abiti in una casa in affitto);
- patrimonio immobiliare inferiore a 30.000 euro;
- patrimonio mobiliare non superiore a 6 mila euro per un solo componente, 8 mila euro per due componenti, 10 mila euro per tre o più componenti + 1.000 euro per ogni figlio a partire dal terzo. Massimali incrementati di 5 mila euro per ogni componente con disabilità;
- non è consentito il possesso di autoveicoli immatricolati da meno di 6 mesi o di cilindrata superiore ai 1600 cavalli, moto oltre 250 cavalli, o navi e imbarcazioni da diporto, immatricolate nei due anni precedenti.
Uno o più membri del nucleo familiare possono svolgere attività da lavoro retribuito; naturalmente il reddito percepito influirà sul valore dei parametri utilizzati per la determinazione dell’ISEE.
Qualunque modifica riguardante il reddito o le proprietà che definiscono l’ISEE e l’eventuale persistenza di affitto o mutuo vanno tempestivamente comunicate.
Importo e modalità di percezione della Pensione di Cittadinanza
L’importo di pensione di cittadinanza si calcola sottraendo all’importo massimo per legge (780 euro per 12 mensilità, cioè 9.360 euro annui, moltiplicato per la scala di equivalenza) il reddito familiare ISEE. Il sussidio minimo, come già detto, è di 480 euro all’anno anche se il calcolo risultasse in una cifra inferiore. L’importo consiste di due quote variabili: la quota A ad integrazione del reddito familiare e la quota B come contributo ad affitto e mutuo, non superiore a 1.800 euro annui (150 euro mensili).
Il reddito viene accreditato ogni mese in contanti o sul conto corrente postale o bancario, come le altre forme di pensione.
Chi può fare richiesta di Pensione di Cittadinanza?
Ha diritto a fare richiesta della Pensione di Cittadinanza, posto che risponda ai requisiti sopra indicati, chiunque sia:
- cittadino italiano;
- cittadino dell’Unione europea;
- familiare di chi è titolare di un permesso di soggiorno;
- chi è residente in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi due devono essere stati continuativi;
- cittadino di Paesi non UE in possesso del permesso di soggiorno UE di lungo periodo che possegga certificazione di idoneità reddituale e patrimoniale e composizione del nucleo familiare rilasciata allo scopo dall’autorità estera competente e tradotta in italiano. La certificazione non è obbligatoria nel caso di rifugiati politici o cittadini extracomunitari per i quali sia impossibile ottenerla.
Inoltre è percebile sia da chi non abbia altro reddito pensionistico sia da chi ne abbia uno inferiore al minimo di 780 euro mensili moltiplicato per l’equivalenza, in questo caso in quota parte integrativa, derivante da pensione di vecchiaia, pensione anticipata, pensione di reversibilità o anche pensione d’invalidità.
Come si fa richiesta della Pensione di Cittadinanza?
Nel periodo che intercorre tra il 6° e l’ultimo giorno del mese ed avendo con sé la Dichiarazione Sostituiva Unici ai fini ISEE:
- in modalità cartacea, presso gli uffici postali avvalendosi del modello predisposto dall’INPS;
- per via telematica, tramite le credenziali SPID, sul sito del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali oppure attraverso il sito INPS;
- presso i CAF.
In sintesi, la Pensione di Cittadinanza esiste ancora per il solo anno 2023 a tutela di redditi pensionistici inferiori a un minimo dignitoso.
- Ne ha diritto chi percepisce un reddito pensionistico inferiore a 7.560/9.360 euro annui, a seconda del numero dei membri della famiglia e della condizione abitativa (affitto, mutuo o casa di proprietà), e risponda a una serie di altri parametri patrimoniali può richiedere la Pensione di Cittadinanza;
- L’importo minimo è di 480 euro al mese e quello massimo di 780 euro moltiplicati per la scala di equivalenza (coefficiente che indica il numero di membri familiari);
- Può farne richiesta sia chi non ha altri redditi pensionistici, sia, per quota integrativa, chi ha un reddito pensionistico inferiore al minimo di 780 euro mese più la maggiorazione dovuta alla scala di equivalenza.
Se conoscete qualcuno che ha i requisiti per farne richiesta, adesso potete aiutarlo ad ottenere quanto gli spetta.
Foto di Andre Ouellet su Unsplash
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