Autopalpazione seno: quando farla, cosa sentire e come riconoscere i noduli
Ogni donna dovrebbe praticare l’autopalpazione del seno per tenere sotto controllo i seni ed identificare eventuali alterazioni. Non sostituisce la classica visita dal ginecologo, ma vi aiuta a capire come riconoscere i noduli e a capire cosa sentire. Scoprite quando e come farla!
Come si fa l’autopalpazione?
L’autopalpazione al seno è qualcosa di cui si dovrebbe praticare sin dalla giovane età, a partire dai 20 anni: questa pratica che è spesso sottovalutata, in realtà è fondamentale poiché ci consente di capire lo stato di salute delle mammelle. Naturalmente, è importante sottolineare che una volta all’anno bisogna recarsi da uno specialista per eseguire la visita senologica manuale oppure l’ecografia (dai 30 anni in su) o la mammografia (dai 40 anni in su). Tuttavia, va sottolineato che l’autopalpazione del seno può segnalarvi qualcosa di anomalo nel volume, forma, consistenza oppure la presenza di noduli o linfonodi ascellari. L’autopalpazione eseguita da sole a casa non è da fare da sdraiata: infatti, è necessario essere con il busto eretto. Ma come si fa l’autopalpazione: esistono due fasi, quella dell’osservazione e quella della palpazione. Mettendovi davanti allo specchio a busto eretto e nudo, con le braccia lungo il corpo e poi sui fianchi, iniziate a contrarre i muscoli pettorali. In questo modo, potrete notare a occhio nudo se vi sono differenze che riguardano la forma, volume, deformazioni del profilo, cambiamento della cute, ma anche ispessimenti o retrazioni. Ricordatevi che alcune differenze sulle mammelle sono normali, ma spesso sono simmetriche e con profilo regolare. A questo punto, potrete far scattare la seconda parte del controllo: disponete il braccio destro dietro la nuca e con i polpastrelli della mano libera palpate la mammella destra. Analizzando il seno potrete percepire eventuali noduli. Mi raccomando, l’analisi deve essere fatta su tutta la ghiandola, in senso orario (fate finta che il seno sia come un orologio). Potrete eseguire la stessa analisi anche da sdraiata, meglio sempre davanti allo specchio.
Cosa sentire durante questa pratica?
Ma cosa sentire durante questa pratica di autopalpazione? In alcuni casi, si possono riscontrare dei cambiamenti, ma non bisogna avere timore. Delle volte si tratta semplicemente di noduli benigni – come le cisti – che non rappresentano alcun pericolo per la donna. Ad ogni modo, se riscontrate qualcosa di strano è sempre meglio fissare un appuntamento con il proprio ginecologo, così da parlarne con un professionista. Dunque, quando bisogna preoccuparsi? E Cosa si sente quando vi è un nodulo nel seno?
Come riconoscere i noduli?
Per capire come riconoscere i noduli, è fondamentale eseguire correttamente l’autopalpazione del seno. In alcuni casi, possono essere già visibili a occhio nudo con un seno deformato, mentre in altri casi si può scoprire solo toccando il seno. In pratica, sotto la propria mano si sente come una specie di nocciola, con una consistenza completamente differente rispetto al resto della mammella. Il nodulo può essere fisso in un punto oppure mobile.
Quando farla?
Se vi state domandando quando farla, dovete sapere che va eseguita una volta al mese e, in particolare, tra il settimo e il quattordicesimo giorno del ciclo mestruale. Se, invece, si è già in menopausa (oppure in dolce attesa) non vi è differenza per quanto riguarda il momento in cui eseguire l’autopalpazione della mammella.
L’importanza della prevenzione
È importante eseguire l’autopalpazione per bene, controllando attentamente tutta la ghiandola con le dita: iniziando dalla parte superiore del seno e completando il cerchio, si potrà capire anche nell’area del capezzolo centrale se è presente qualche asimmetria. Non dimenticate anche di controllare il cavo ascellare, poiché si possono percepire i linfonodi ingranditi. Infine, se sono presenti delle strane secrezioni dal capezzolo (spremuto leggermente), è necessario consultare il parere di un medico. Eseguendo questa pratica si può praticare prevenzione al tumore al seno: si tratta di una forma di tumore che, purtroppo, colpisce molte donne e che potrebbe essere presa per tempo specialmente con controlli autonomi e regolari visite presso specialisti. Insomma, praticando mensilmente questo controllo si può abbassare il rischio di diagnosticare un tumore al seno in fase avanzata!
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