Quando l'allergia alla primavera arriva a 60 anni
Quando le giornate iniziano ad allungarsi, le temperature si fanno più miti e l’aria inizia a profumare di fiori, molte persone si preparano ad accogliere un gradito cambiamento. Molte, ma non tutte. Chi soffre di allergia può temere l’inizio della primavera. Con la brezza della nuova stagione vengono trasportate nell’aria tutte le sostanze responsabili delle principali allergie. Per coloro che sono consapevoli di essere affetti dalle allergie stagionali, la primavera diventa sinonimo di antistaminici, fazzoletti e altri rimedi. Eppure molti non sono preparati per riconoscere i segnali della comparsa di allergie primaverili anche a 60 anni. Qualora non si sia mai sofferto di allergie, almeno in maniera consapevole, diventa facile identificare i sintomi come quelli di un tradizionale raffreddore. Ciò è comprensibile se si pensa che molte persone potrebbero essere affette da allergie più o meno intense anche senza averne consapevolezza. Eppure esistono alcuni modi per distinguere un raffreddore passeggero da un’allergia a cui far fronte periodicamente. Una convivenza pacifica con l’allergia è possibile: basta riconoscere e gestire la sintomatologia, trattando con i prodotti indicati. All’interno di questo approfondimento vediamo come gestire un’allergia primaverile a 60 anni.
Come distinguere il raffreddore dall’allergia: i segnali da considerare
Se in passato non sono state diagnosticate eventuali allergie e le persone non sono dunque consapevoli di aver sviluppato un’iper-sensibilità, essere confusi è molto frequente. Alla comparsa della sintomatologia molti tendono infatti a derubricare l’episodio, identificando i sintomi stessi come quelli di un tradizionale raffreddore.
Ciò si deve al fatto che le sostanze responsabili mandano il sistema immunitario del corpo in corto cirtuito, portando conseguenze come starnuti, tosse e naso chiuso, che spesso possono essere confusi con gli effetti di un raffreddore. Sebbene le allergie e il raffreddore condividano alcuni degli stessi sintomi, esistono elementi che permettono di identificare le differenze. Qualora si soffra di un’allergia ai pollini rilasciati dagli alberi in primavera, i sintomi appariranno per la prima volta proprio in questo periodo. Inoltre, è probabile che rimangano ben più a lungo di una settimana, l’arco temporale medio di un raffreddore, facendo la loro comparsa in maniera più o meno intensa fino alla fine della stagione. A differenza di quanto avviene quando si prende un raffreddore, le allergie si manifestano in moltissimi casi anche attraverso il prurito. La sensazione di doversi grattare per alleviare il fastidio può interessare le aree attorno agli occhi, alle orecchie, al naso o alla gola. Quando ciò accade, è altamente probabile che l’organismo abbia sviluppato un’allergia a qualche polline primaverile. Gli stessi allergeni che possono causare altri sintomi come starnuti o colpi di tosse, tendono anche a influenzare il rivestimento degli occhi. Un altro modo per riconoscere una probabile allergia è l’assenza di dolore alle ossa o di generale indolenzimento, due aspetti che invece sono spesso segnali della presenza di un raffreddore. Nel caso dell’allergia, invece, è probabile sia presente al massimo un mal di testa causato dalla congestione. Ad ogni buon conto, quando si sospetta di avere un’allergia, risulta fondamentale rivolgersi a un professionista. Solo un medico specializzato può eseguire i test necessari per determinare in maniera inequivocabile la presenza di un’eventuale allergia e di conseguenza anche la strada più efficace per contrastarla.
Ecco quali sono alcune delle cause delle allergie a 60 anni
A differenza del raffreddore o di altri virus che tendono a circolare tutto l’anno, le allergie non possono essere causate dal contagio. Nella quasi totalità dei casi la tendenza a sviluppare allergie è legata a fattori ereditari, oppure a una prolungata esposizione negli anni se non nei decenni, che provoca la sensibilità a un determinato elemento. Quindi se uno dei vostri genitori aveva un’allergia primaverile, cresce la probabilità di sviluppare la stessa sensibilità, anche se spesso le allergie possono saltare una generazione. Esistono molti motivi per cui i sintomi dell’allergia non compaiono fino all’età adulta, anche se uno è in assoluto il più comune. Qualora non si sia mai stati esposti in maniera massiccia o significativa alla sostanza alla quale si è predisposti per essere allergici, la patologia non avrà mai fatto la sua comparsa. Ecco spiegato perché quasi tutti gli adulti che sviluppano allergie in età avanzata avevano le potenzialità per scoprirlo già dall’infanzia. Sono in molti infatti a sviluppare nuove allergie stagionali nella fascia d’età compresa tra i 50 e i 60 anni. Si tratta di una situazione comune a molti, ma non per questo da trascurare o, ancora peggio, ignorare. Le allergie possono essere particolarmente fastidiose, non solo a causa dei sintomi che provocano, bensì anche perché possono far sentire una persona a disagio in determinate situazioni sociali che prima invece erano fonte di piacere. Tra le caratteristiche che contribuiscono a rendere le allergie così temute spicca la loro imprevedibilità. Non è strano, infatti, trascorrere anni e decenni a essere esposti a determinati pollini prima di manifestare i sintomi. Tra le allergie primaverili più temute vi sono quelle alle graminacee, causate dai pollini di certe piante. Queste patologie possono rendere una camminata nel parco, soprattutto quando l’erba è stata tagliata di recente, un vero incubo. La buona notizia è che ci sono modi per riconoscere la presenza di un’allergia in tempi rapidi e soprattutto per gestire in modo ottimale i sintomi e ridurre al minimo le sensazioni di fastidio.
Cosa sono le graminacee e perché causano numerose allergie
Una reazione allergica si verifica quando si entra a contatto oppure si inala una sostanza a cui si è iper-sensibili. Le allergie alle graminacee si verificano quando si respira il polline proveniente dal tipo di erba specifico che provoca l’attacco del sistema immunitario. Con il termine graminacee si intendono tutte quelle erbe che contengono spighe di dimensioni variabili e si diffondono con il vento in particolar modo nei mesi primaverili allo scopo di riprodursi. È proprio ai pollini contenuti nelle graminacee che la maggior parte delle persone è allergica. I pollini, ovvero le cellule riproduttive maschili che sono prodotte dalle piante nel periodo della fioritura, sono di piccole dimensioni. Per questo motivo riescono a penetrare senza alcuno sforzo all’interno delle vie respiratorie. Nei pollini delle graminacee si trovano delle sostanze che causano un’elevata sensibilità in tutte le persone che sono geneticamente predisposte. Inoltre, i pollini stessi sono associati ad attività enzimatiche che rendono più facile la penetrazione attraverso le mucose di naso e gola. Molto spesso l’allergia alle graminacee si verifica in presenza di una reazione con il sistema immunitario dell’organismo. Ciò può accadere solo nelle persone che sono già predisposte, caso in cui si scatena una particolare reazione in seguito all’ispirazione dei pollini. Qualora si sospetti la presenza di una sensibilità alle graminacee ma non si abbia ancora una diagnosi, il medico può eseguire un test cutaneo per determinare l’esistenza di eventuali allergie e vedere cosa esattamente le causa. A seconda della gravità della singola situazione, l’allergene produce reazioni molto variabili nel corpo, che spaziano da un semplice prurito alla difficoltà di respiro fino alla riduzione dell’olfatto. Tra i principali responsabili delle allergie vi sono l’avena, il grano e la segale. Se si è allergici a qualcuna di queste piante, quando il polline si diffonde nell’aria si inizierà a starnutire e avvertire congestione a livello nasale, nonché a volersi grattare gli occhi, le orecchie, il naso e la bocca.
Molto spesso i giorni nuvolosi o piovosi, che gli altri percepiscono come negativi, sono invece benvenuti da tutti coloro che soffrono di queste allergie, poiché è molto meno forte il vento che disperde il polline nell’aria. Invece quando il clima è caldo e l’intensità del vento cresce, è altamente probabile che i sintomi delle allergie primaverili subiscano un peggioramento.
Come bloccare un attacco di allergia in maniera efficace
Per ottenere sollievo dalle allergie primaverili, la migliore strategia difensiva consiste nel tenere chiuse porte e finestre ogni qual volta si rende possibile. Inoltre, facendo installare filtri antiallergici sull’impianto di condizionamento è possibile notare numerosi miglioramenti. Una volta che si verifica un’esposizione accidentale agli allergeni, risulta fondamentale lavare i vestiti e fare la doccia. Nella stagione problematica, in genere la primavera ma anche l’estate per certe tipologie di graminacee, è cruciale evitare di fare lavori in giardino oppure di cimentarsi con l’attività fisica all’aria aperta. Nei giorni in cui la conta dei pollini è più alta le applicazioni specifiche che si possono installare sullo smartphone o consultare online inviano una notifica di avvertimento. Per quanto riguarda il trattamento specifico a livello farmacologico, ogni medico specialista avrà il compito di inviduare la tipologia e la dose di farmaci a fronte della diagnosi specifica. Anche se sintomi quali prurito agli occhi, naso che cola, starnuti e tosse non hanno fatto la loro comparsa in relazione alla stagione delle allergie, non è detto che ciò non avvenga in futuro. Abbiamo visto che le allergie possono manifestarsi a qualsiasi età. Scoprire di avere un’allergia a 60 anni può essere spiacevole, soprattutto se si è abituati a vivere una vita attiva e dinamica all’aria aperta. Grazie al supporto di un medico fidato che ha compiuto un percorso certificato di studi, nonché a poche e semplici regole da seguire, non sarà necessario rinunciare a nulla. Al contrario, una diagnosi precisa aiuterà ad affrontare i sintomi in modo più tranquillo e consapevole, cogliendo le moltissime possibilità per godersi la vita a 60 anni.
Vuoi commentare l’articolo? Iscriviti alla community e partecipa alla discussione.
Cocooners è una community che aggrega persone appassionate, piene di interessi e gratitudine nei confronti della vita, per offrire loro esperienze di socialità e risorse per vivere al meglio.