Ad agosto si legge sotto l'ombrellone e non solo
Travolti da un insolito… romanzo nell’azzurro mare di agosto. Del resto non c’è mese migliore per abbandonarsi al piacere della lettura quando anche il ritmo lento del solleone invita a prendersi del tempo per assaporare, pagina dopo pagina, quel bellissimo viaggio che ogni libro porta con sé. Un’evasione a portata di mano -e di valigia- che necessita di una rapida guida per orientarsi tra i tanti titoli destinati a diventare i migliori complici di ogni lettore che si rispetti.
E per rispondere alla più classica delle domande estive – quali libri porto in vacanza? – ecco una lista imperfetta di romanzi, e non solo, tra cui scegliere il compagno ideale a cui trovare un posto sotto l’ombrellone.
La rivoluzione del nostro Paese
Cominciando con una riflessione sul tempo attuale fatta da una delle signore della letteratura italiana, Dacia Maraini, che ha affidato a “Una rivoluzione gentile. Riflessioni su un Paese che cambia”, edito da Rizzoli, il suo sguardo elegante e garbato rivolto a esplorare i temi a lei più cari. La lotta contro la violenza e il ruolo delle donne nella storia, la libertà di pensiero e l’attenzione nei confronti dell’ambiente senza dimenticare la solidarietà tra le generazioni. Una sfida per avere un mondo migliore da portare avanti usando un’unica arma, la gentilezza. Da leggere perché solo una rivoluzione gentile può indicarci la strada per il futuro.
Sentimento, ancora sentimento
La manutenzione sentimentale del domani non può prescindere da ciò che è stato e chi più di una simpatica ottuagenaria può mostrare come la storia abbia sempre qualcosa da insegnare? “Resta ancora un po’” di Ghila Piattelli – edito da Giuntina– è un memorabile romanzo corale che ha il suo centro nella figura della battagliera Giuditta, la nonna di origini italiane che coinvolge i suoi cari in un saliscendi temporale fortemente emotivo che diventa un affresco generazionale imperdibile. Da leggere perché la felicità è un affare di famiglia.
Per chi cerca il fanciullo dentro di sé
Si ribaltano i ruoli in un mondo salvato dai ragazzini mentre gli adulti, depressi e disorientati, restano a guardare come racconta “I Figli del diluvio” di Lydia Millet (edito da NNEditore), acclamato dal New York Times come uno dei dieci migliori libri del 2020. L’estate in riva all’oceano di un gruppo di famiglie viene sconvolta dall’arrivo di un diluvio devastante che farà emergere tutte le contraddizioni di una società fragile che solo l’innocenza dei bambini e la loro fiducia nella natura potrà salvare. Un libro che piacerà a chi, nonostante tutto, continua ad ascoltare il fanciullino che è dentro di lui.
Peyton Place in chiave contemporanea
Si rimane in America, quella brulla e di periferia, rurale e ricca di storie affascinanti e oscure in cui razzismo, omofobia e misoginia festeggiano impunemente nascoste da una religiosità di comodo in cui la presunzione del perdono offre una facile via d’uscita. Succede quando un’adolescente scompare e la provincia protagonista di “Chi ha peccato” di Anne Bailey, edito da Feltrinelli, porta alla luce tutte le sue contraddizioni. Da leggere per capire che la verità, così come la realtà, può essere molto più crudele di quello che sembra.
Per chi ama i sentimenti forti
I colpi di scena sono l’ingrediente principale anche di “Tre gocce d’acqua” (edito da Mondadori) con cui Valentina D’Urbano orchestra una strana storia di legami affettivi tra fratellastri dispiegata in 25 anni di amore difficile e doloroso, e di qualcosa di più da scoprire grazie a pagine che arrivano direttamente alla bocca dello stomaco e rendono difficile staccarsi dalla lettura. Da leggere per chi non ha paura di provare sentimenti forti.
L’amore vince sempre
Perchè tutte le famiglie infelici sono infelici a modo loro e l’inferno straordinario raccontato da “Infelici gli dei” di Stacey Swann (edito da Bompiani) non fa eccezione. Basta il racconto di una settimana della vita dei Briscoe tra amori, tradimenti e omicidi in un Texas dai tratti epici per costruire un affresco degno di un moderno Olimpo, quello stesso che i miti greci riletti qui in modo scoppiettante nascondono. Da leggere per chi crede che, nonostante tutto, amor omnia vincit.
Vicini serpenti
Le battaglie del vicinato, si sa, sono anche più feroci di quelle tra consanguinei e lo racconta Therese Anne Fowler in “Un bel quartiere” (edito da Neri Pozza) dove un’antica quercia minacciata da un abuso edilizio diventa l’oggetto di una contesa feroce in cui lo scontro di classe, di cultura e di razza ha un effetto devastante. Tra gentrificazione e nuovi ricchi emerge il volto più brutale dell’era Trump, un ritratto di una società fondata su un pregiudizio duro a scomparire. Da leggere per capire come, anche nel XXI secolo, il tema della razza sia ancora troppo attuale.
Un giallo milanese
La bella estate degli amanti del giallo ha una nuova protagonista, il commissario Anita Landi, ex atleta delle Fiamme d’Oro, che si trova a indagare su un duplice omicidio avvenuto nella Milano bene ne “Il passato non si cancella” (Astoria) di Domenico Wanderlingh. Sospetti, indizi e misteri sono gli ingredienti immancabili di un libro che si inserisce alla perfezione nel più classico dei filoni noir in una città in cui niente è come sembra. Da leggere per chi ama farsi sorprendere.
Noir e magia
“Trova ciò di cui hanno paura e rivendiglielo”: questa è l’intuizione da cui ha origine l’oscura parabola del giostraio Stan Carlisle, protagonista del romanzo “Nightmare Alley” di William Lindsay Gresham, un classico edito da Sellerio che diventerà presto un film con la regia di Guillermo Del Toro. Immersi nell’occultismo più tradizionale, ingannevoli spettacoli di magia e femme fatale da capogiro orchestrano uno dei grandi noir americani degli anni Quaranta diventato un culto. Da leggere perché questo è un capolavoro troppo a lungo dimenticato.
L’ironia ci salva sempre
Last but not least, già che si parla di lettura non si può prescindere da chi, del libro, ha fatto un mestiere e ne racconta i tratti più tragicomici servendosi della culla dell’editoria, la fiera del libro. “Cose da fare a Francoforte quando sei morto” di Matteo Codignola edito da Adelphi è una commedia spassosa che ha il suo centro nei retroscena della celebre Buchmesse tedesca e nella spietata e quanto mai sarcastica caccia al bestseller. Da leggere per godere di una sana dose di raffinato umorismo.
Buona estate e buona lettura a tutti!
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