41 anni di contributi - Calcoliamo insieme la tua pensione
La pensione rappresenta un traguardo per chi ha lavorato durante tutta la vita e desidera finalmente trascorrere le sue giornate dedicandosi ai propri hobby, alla famiglia e agli amici. Il tema delle pensioni è sempre presente nel dibattito politico italiano, perché non sempre si hanno le coperture per garantire degli aumenti o non si stabiliscono con precisione i criteri di accesso per la pensione. Il nostro sistema pensionistico si basa su due criteri, uno contributivo e l’altro che attiene al requisito dell’età, ma vi sono alcune eccezioni che sono state introdotte per consentire ai lavoratori di richiedere in anticipo la pensione. In questo articolo analizzeremo nel dettaglio come andare in pensione prima pagando 41 anni di contributi e senza rispettare il requisito dell’età.
Come funziona la pensione anticipata contributiva
Negli anni si sono susseguite diverse riforme riguardanti le pensioni, che non sempre hanno soddisfatto le aspettative dei cittadini, ma che partono dall’analisi due dati fondamentali:
– l’innalzamento dei prezzi
– l’incremento della speranza di vita.
Con l’aumento di entrambi i fattori, a partire dal 2019, si è stabilito che il requisito anagrafico per accedere alla pensione di vecchiaia è di 67 anni compiuti. Insieme al criterio dell’età si precisa che il lavoratore per percepire la pensione deve aver versato almeno 20 anni di contributi. L’età di 67 anni e 20 anni di contributi sono i requisiti minimi stabiliti dalla legge per andare in pensione, ma vi sono altri fattori che possono permettere al lavoratore di anticipare tale traguardo. Se si vuole richiedere la pensione anticipata contributiva, bisogna sfruttare la cosiddetta “quota 41”, ma bisogna aver versato almeno 41 anni di contributi e non si considera il requisito anagrafico. Per comprendere come funziona la quota 41 è opportuno fare un esempio pratico: se hai iniziato a lavorare da giovane, all’età di 20 anni e hai versato contributi per circa 41 anni, potrai andare in pensione all’età di 61 anni, quindi non dovrai aspettare di raggiungere l’età dei 67, stabilita dalla legge. Questa misura per accedere alla pensione anticipata contributiva è stata introdotta per chi ha iniziato a versare contributi fin dalla giovane età, difatti si parla di pensioni precoci, ma attenzione per accedervi bisogna possedere altri requisiti oltre a quello contributivo.
Requisiti per quota 41
La domanda che molti si pongono è come andare in pensione prima pagando i contributi ed è proprio il caso di quota 41, che consente di abbassare di molti anni l’età pensionabile. La “pensione anticipata precoce” o quota 41 è possibile per tutti quei lavoratori che hanno maturato 41 anni di contributi e possiedono altri requisiti:
– 12 mesi di contribuzione precedenti il diciannovesimo anno di età;
– un contributo versato prima del 1° gennaio 1996.
Con quota 41 non si fa differenza tra uomini e donne, ma per ottenere la pensione anticipata, che è una misura a tutela dei lavoratori precoci, bisogna trovarsi nelle seguenti condizioni:
– disoccupazione o dimissioni per giusta causa;
– assistenza almeno da 6 mesi di un parente con grave handicap;
– invalidità civile superiore al 74%;
– svolgere negli ultimi 7 anni un lavoro “particolarmente faticoso e pesante”.
L’elenco delle professioni considerate gravose dalla legge si può trovare nell’Allegato della Legge di Bilancio del 2018.
Come si può ben capire, andare in pensione a 55 anni è davvero complicato se non si rispettano tutti i requisiti sopra descritti e soprattutto significa che i contributi sono stati versati già dai 14 anni, quando di regola si svolgono solo lavoretti occasionali. La pensione contributiva anticipata per i lavoratori precoci è stata confermata fino al 2026, quindi si hanno ancora alcuni anni per approfittare di questa misura che non considera il requisito anagrafico. Alla pensione con quota 41 si accede solo quando sono trascorsi 3 mesi dal raggiungimento dei requisiti sopraelencati, quindi dovrai calcolare che in questi mesi non potrai percepire alcun reddito e dovrai gestire in modo oculato le tue risorse finanziarie. A partire dal 2026, salvo variazioni o integrazioni stabilite dal Governo, si conferma che la pensione anticipata per i lavoratori che non rientrano nella categoria di “lavoratori precoci” sarà di 42 anni e 10 mesi per gli uomini e di 41 anni e 10 mesi per le donne.
Pensioni con 41 anni di contributi: calcolo ipotetico
Se ti stai chiedendo con 41 anni di contributi quanto prendo di pensione, vogliamo fornirti alcuni calcoli di esempio, con la premessa che dipende sempre dal tipo di attività lavorativa che hai svolto durante la tua vita e che possono esserci alcune variabili che incidono sull’importo mensile. Innanzitutto devi verificare che i 12 mesi di contributi che hai versato prima dei 19 anni sia di lavoro effettivo, quindi non si possono conteggiare come figurativi. Nel calcolo possono essere compresi anche i riscatti di contributi non pagati o se hai lavorato per un periodo all’estero, ma non sono validi quelli derivanti da riscatto della laurea. In secondo luogo, devi controllare se rientri in una delle condizioni sopraelencate, ad esempio sei in stato di disoccupazione o hai un’invalidità civile certificata pari o superiore al 74%. Verificato il possesso dei requisiti, si può calcolare in anticipo l’ammontare mensile della propria pensione tramite il simulatore dell’INPS, accedendo con i propri dati personali. Per aiutarvi a capire a quanto ammonterà la pensione se si è un lavoratore precoce, ecco un calcolo approssimativo che non tiene conto di eventuali variabili, come i contributi figurativi, la discontinuità, le progressioni di carriera, ecc. Se si considera un uomo di 61 anni che ha versato 41 anni di contributi e che ha avuto un impiego come lavoratore autonomo, con uno stipendio annuo lordo pari a 25.000 €, la pensione contributiva anticipata sarà pari a: 1.380 euro netti al mese e potrai richiederla nel 2025. Se si confronta con la tradizionale pensione di vecchiaia, potrai subito notare che si ha una perdita di alcune centinaia di euro, ma attenzione si tratta sempre di calcoli ipotetici: se si raggiungono i 67 anni di età e i 41 anni di contributi, allora nel 2031 potrai beneficiare di un assegno mensile pari a 1.650 euro netti. Se hai iniziato a lavorare a 14 anni e vuoi pensionarti a 55 anni, allora con la pensione anticipata e uno stipendio annuo lordo da dipendente di 35.000 € potrai arrivare a percepire anche 1.426 euro netti, sempre se si considera il tuo ultimo stipendio.
Il calcolo della pensione è molto complesso, perché si tratta di un sistema misto, che tiene conto del montante contributivo per il coefficiente di trasformazione, che varia in base all’età. Il coefficiente di trasformazione, ad esempio per chi ha compiuto 57 anni è del 4,27%, mentre per chi ha più di 63 anni supera anche il 5,03%.
Calcolo pensione basso: i fondi pensione
Se hai stabilito che la pensione con quota 41 è troppo bassa e vuoi avere la sicurezza di mantenere lo stesso tenore di vita o addirittura aumentare il reddito mensile, allora ti suggeriamo di aderire a un fondo pensione. I fondi pensione sono una forma di previdenza complementare da affiancare a quella pubblica e sono degli strumenti finanziari che stanno riscuotendo sempre più successo in Italia, visto che le pensioni sono davvero basse se si considera il repentino aumento dei prezzi e il carovita. I fondi pensione sono aperti a tutte le categorie di lavoratori, anche se ve ne sono alcuni riservati a specifici professionisti e vengono istituiti dalle proprie associazioni. La scelta di aderire a un fondo pensione è completamente libera e soprattutto si può decidere l’importo da accantonare e con quale frequenza. Un futuro pensionato può decidere anche di versare nel suo fondo 20 € al mese e negli anni potrà comunque contare su dei risparmi da aggiungere alla pensione, visto che si tratta di uno strumento che assicura una buona rendita. In base alle tue esigenze puoi aderire anche a un fondo pensione che diversifica i tuoi risparmi, ad esempio si decide di investire in azioni, obbligazioni e titoli di stato, sempre considerando il proprio profilo di rischio.
In conclusione, se hai già versato 41 anni di contributi e rientri in una delle condizioni previste dalla legge per i lavoratori precoci, puoi già richiedere la pensione anticipata e vivere un’altra fase della tua vita. Ti suggeriamo sempre di utilizzare il simulatore per il calcolo della pensione per verificare se sia opportuno beneficiare di quota 41.
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