10 Nomi del Jazz in Italia
Il jazz è pura creatività, fantasia, improvvisazione: curiosi di conoscere i migliori pianisti jazz italiani e magari acquistare qualche vinile di quelli che ancora affascinano con quel tipico fruscio?
1. Stefano Bollani
Nasce a Milano nel 1972 e comincia a studiare pianoforte all’età di 6 anni. Esordisce come pianista professionista a soli 15 anni. Nel 1993 consegue il diploma al Conservatorio a Firenze, sotto la guida del professor Caggiula, e inizia la sua carriera come pianista jazzista partecipando a numerosi festival italiani e internazionali, dall’Umbria Jazz, alle kermesse di Londra e Parigi, per poi fare ritorno alla Scala e al nostro bel Paese. Considerevole è il suo apporto alla musica pop, infatti durante la sua produzione musicale collabora con tanti musicisti della musica leggera made in Italy. Raf, Jovanotti, Irene Grande, Paolo Benvegnù, Elio e le Storie Tese, Giorgia sono solo alcuni degli artisti con cui ha condiviso il palco.
Conduce su RAI 3 un programma di successo, Via dei Matti, in cui propone pezzi jazz e di musica italiana riarrangiati.
2. Giovanni Allevi
Un altro grandissimo musicista che dal jazz sconfina al pop, ritornando alla musica classica, ma sempre volteggiando sulla tastiera del pianoforte è Giovanni Allevi, compositore di fama mondiale che riconosciamo subito dalla chioma riccioluta.
Classe 1969, di Ascoli Piceno, è diplomato in pianoforte al Conservatorio Morlacchi di Perugia e in composizione al Giuseppe Verdi di Milano.
L’artista è anche laureato in Lettere e Filosofia all’Università di Macerata.
Perché ci piace così tanto? Soprattutto perché porta la musica classica a un livello democratico, in modo che tutti la possano comprendere e apprezzare, anche in composizioni pop e di musica leggera.
Allevi mischia le carte e, grazie alla dote creativa data dal jazz, riesce a coniugare Chopin e Beethoven assieme alla musica giapponese, alle campane tibetane e alle melodie tipiche dell’Irlanda. Davvero sorprendente anche come compositore: celebre il suo concerto al Senato di qualche anno fa.
3. Sergio Cammariere
Cugino di Rino Gaetano, Cammariere è un altro esponente del jazz italiano e della musica leggera.
Unisce l’amore per il pianoforte alle collaborazioni con il cinema e con altri artisti del panorama, tra cui Nina Zilli, cantante con cui stringe un sodalizio duraturo.
Cammariere è da sempre affascinato alla musica brasiliana, da Toqinho alla bossa-nova, passando da Tonino Carotone ad altri celebri chitarristi del genere.
Il suo amore per la musica latina e per quella dolcezza tipica del suono ispanico, si traduce in composizioni che si lasciano accarezzare dal vento e riportano immediatamente ai paesaggi tropicali.
Ha collaborato con la Vanoni, con de Moraes e con Toqinho, ma anche con Vinicio Capossela con cui condivide lo stesso amore per la musica caraibica.
Anche questo jazzista si riconosce per i suoi capelli fantasiosi e per quell’educazione musicale che regala calma e serenità. Consigliati i suoi dischi agli amanti del jazz tradizionale e mischiato con la musica leggera, con le note di Lucio Battisti e di Gino Paoli.
4. Seby Burgia dalla Sicilia con furore
Continuiamo la rassegna sui migliori pianisti jazz italiani con questo musicista classe 1989, siciliano e nato a Siracusa.
Si tratta attualmente di uno dei pianisti jazz più richiesti della nostra penisola.
Con la sua Yamaha fa viaggiare con la mente (e con le orecchie) grazie al suo spirito guerriero che dentro custodisce. In realtà, Seby nasce come batterista e racconta di essere la peste di casa sin da piccino.
Dopo aver imparato a suonare le percussioni, da piccolo impara a suonare il pianoforte e la sua passione cresce sempre di più nel tempo.
La sua capacità di improvvisare ha una radice storica: sin da piccolo strimpella sul piano, all’età tenerissima di 5 anni. Seby è vero talento, pura dinamite e puro diamante grezzo.
Studia la musica classica da privatista e consegue il diploma in Conservatorio in pianoforte. La sua carriera prosegue e, con Danilo Donzella, comincia ad esercitarsi come jazzista e solletica sempre di più la sua voglia di sperimentare, anche come chitarrista.
Si tratta di un vero polistrumentista, pieno di idee e di pura creatività, come il progetto Urban Fabula, un trio con tanto di chitarrista e contrabassista: celebre l’album Movie dedicato per chi ama il jazz sotto varie forme, spesso miscelato a differenti contaminazioni come l’elettronica.
5. Stefano Battaglia
Classe 1965, Stefano Battaglia è un compositore italiano e un pianista con all’attivo sia opere di musica classica, tra cui barocca, e 7 album di piano solo di musica prettamente jazz. Il suo stile varia dal contemporaneo alla Bela Bartok, sincopato e groove, al jazz più puro e sperimentale.
Fra i suoi lavori più celebri possiamo citare Pier Paolo Pasolini, un lavoro celebrativo ispirato all’opera del grande poeta e scrittore italiano.
Stefano Battaglia collabora da sempre con il percussionista Michele Rabbia, un altro musicista jazz con cui ha stretto un sodalizio molto forte. I due artisti insieme si spingono oltre la musica, toccando anche altre discipline come la pittura, lo spettacolo, il cabaret e la danza come pura improvvisazione e conoscenza del corpo, concetti questi affini alla musica jazz contemporanea.
6. Enrico Pieranunzi
Nasce a Roma nel 1949 il pianista jazz Pieranunzi, una vera icona made in Italy celebre in tutto il mondo.
L’artista è uno dei pochi italiano ed europei ad aver suonato e registrato nello storico locale Village Vanguard di New York. La metropoli statunitense, un vero e proprio melting pot di culture e contaminazioni, è pura ispirazione e linfa vitale per Pieranunzi, sorgente per tutte le sue opere.
Ha registrato più di 70 cd che toccano non solo le sonorità jazz più riconoscibili, ma anche polka, bossa-nova, Charleston, musica pop, swing, musica elettronica e tanti altri stili. Lo consigliamo ai veri estimatori del jazz ma anche a chi desidera spaziare con altre sonorità. Qui è possibile avere un assaggio della sua opera e venire a contatto con il suo poliedrico spirito innovativo, sempre sulla cresta dell’onda.
Cantanti jazz: quando la musica jazz si tinge di rosa, ma con un groove grintoso
Il panorama femminile del jazz made in Italy è ricchissimo di figure importanti come Lorena Fontana, Greta Panettieri, Ornella Vanoni, Mietta, Simona Molinari, Nina Zilli, Tosca e last but not least Giorgia che prima di spopolare nella musica pop e leggera si è distinta per essere un’eccelsa jazzista.
Forse la più famosa artista pop che si è distinta per la sua classe innata è Ornella Vanoni, aristocratica interprete di tanti capolavori scritti da firme come Luigi Tenco, Gino Paoli, Toquinho e Vinicio De Moraes. Se volete ascoltare un album delizioso che oscilla tra sonorità jazz, bossa-nova e chitarre spagnole, vi consigliamo La voglia la pazzia l’incoscienza e la follia, con cui la cantante duetta con nomi importanti come Toquinho e De Moraes. Si tratta di un album davvero godibile, perfetto sia come accompagnamento per una cena spagnola in compagnia di amici, sia per una serata romantica a due.
Simona Molinari, Giorgia, Tosca e Mietta
Uno sguardo ora al panorama femminile contemporaneo italiano.
Simona Molinari è un’artista poliedrica, collabora da anni con altri nomi del jazz made in Italy come Raphael Gualazzi e Mario Biondi. Simona nasce nel 1983 a Napoli: fin da piccola si appassiona ai musical made in USA e comincia a cantare alla tenera età di 8 anni. Successivamente comincia a studiare all’Aquila, sua città d’adozione, fino a diplomarsi al Conservatorio del capoluogo abruzzese. La Molinari, grande estimatrice di Ella Fitzgerald, è a oggi considerata la regina del jazz italiano.
Giorgia, Mietta e Tosca sono altre figure femminili acclamate dalla critica, sublimi jazziste che si sono sempre alternate tra lavoro in studio di registrazione e concerti in locali, night e pub italiani di spicco.
Nina Zilli, altra raffinata jazzista, da sempre collabora con altri musicisti, da Mario Biondi a Sergio Cammariere, sperimentando tra blues e rithm & blues.
Giorgia è l’ultima artista jazzista che vogliamo citarvi, una vera icona di stile. Figlia d’arte, la cantante romana da sempre calca il palcoscenico, fin da quando è una bambina. Giorgia Todrani, così si chiama all’anagrafe, ha collaborato con un cospicuo numero di artisti Oltre Oceano del calibro di Alicia Keys, Bryan Adams e Sting, ma anche con tanti musicisti nostrani come il compianto Pino Daniele, Eros Ramazzotti, il lirico Pavarotti e Zucchero Fornaciari, forse il padre del blues made in Italy.
Raphael Gualazzi
Concludiamo il panorama dei migliori musicisti e pianisti italiani jazz con Raphael Gualazzi, vincitore della categoria Sanremo Giovani del 2011. Follia d’amore, il brano portato alla kermesse ligure, gli fa conquistare il secondo posto all’Eurovision Contest: celebre la sua collaborazione con il duo The Bloody Beetroots nel 2014, sempre nel palco dell’Ariston, con cui approda al secondo posto. Ve lo consigliamo se vi piace il jazz misto al pop, e se amate anche il cantautorato italiano.
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