Un sex toy per amico
(Foto Jason Richard/Unsplash)
L’età dorata che segue la menopausa è il momento migliore per tornare a esplorare senza vergogna la sessualità con l’aiuto di un sex toy a misura del nostro desiderio
Una bacchetta magica
L’altro giorno ho finalmente comprato online la mia bacchetta magica. No, non pensate a Harry Potter: i poteri di questa Magic Wand, così si chiama il mio giocattolino, sono ben altri. La magia che dispensa questo benedetto aggeggio è quella di regalare lisergiche e benefiche vibrazioni, un intimissimo nirvana. Con una storia piuttosto interessante alle spalle. L’abbiamo rievocata l’altra sera, io e Luca, in una delle nostre cene a lume di candela (era il 27 marzo, l’Ora della Terra, quando la campagna M’illumino di meno invitava la popolazione a spegnere le luci artificiali per sessanta minuti, per ridurre il consumo energetico e di conseguenza le emissioni di anidride carbonica. E noi ne abbiamo approfittato per mettere in piedi una cenetta romantica).
Massaggiatore personale
Fino a poco fa, dicevo, il Magic Wand, colloquialmente ribattezzato “l’Hitachi”, col nome del suo produttore di allora, mi rimandava solo l’immagine di un equivoco attrezzo di plastica che riposava nei cassetti del bagno di certe amiche illuminate. Approfondendo un po’, ho invece scoperto che la sua storia risale alla fine degli anni ’60, ma solo nei ’70 è diventato un simbolo sessualmente positivo del movimento femminista. Inizialmente messo in commercio con la funzione di “massaggiatore sportivo” per i muscoli doloranti, è rapidamente stato promosso a oggetto di culto per il suo uso off-label, cioè come uno dei migliori vibratori per la stimolazione della clitoride. Il suo aspetto discreto di oggetto per la casa è forse la ragione di parte del suo successo tra le donne. La sua forma allungata (la bacchetta) che culmina in un cilindro vibrante (la magia!) è la risorsa che ha persuaso milioni di donne del fatto che un pene non è indispensabile per provare piacere, come per secoli hanno pensato le donne che hanno imparato il sesso dagli uomini. E che l’orgasmo femminile, come abbiamo già spiegato qui su Cocooners, riposa su una costellazione di punti sensibili, di cui la clitoride è la stella polare. Se non è liberazione questa.
Ménage à Moi
Perché vi racconto tutto ciò? – vi chiederete. Pazientate ancora un po’. Avete presente Grace e Frankie, la popolare ed esilarante serie di Netflix interpretata da Jane Fonda e Lily Tomlin, bravissime nei panni di due ottantenni abbandonate dai mariti, dopo un sorprendente coming out? Beh, nella seconda stagione le due amiche, discretamente guarite dal trauma, hanno un’intuizione e decidono di progettare un vibratore per donne in là negli anni che hanno problemi di mobilità come l’artride reumatoide. Facile da impugnare, dispensatore delle vibrazioni giuste, Ménage à moi, così lo ribattezzano, non esiste davvero, ma anche lui è diventato, perdonate il gioco di parole, un sex symbol, il grimaldello narrativo per sdoganare un doppio tabù della sessualità: in età avanzata e… solitaria. Un tabù che la grande Jane Fonda ha contribuito a infrangere per prima raccontando in numerose interviste e nei suoi libri di aver scoperto l’intimità vera e il piacere solo dopo i settant’anni, quando l’era della ginnastica tra le lenzuola è tramontata, quando abbiamo fatto pace con la fame di piacere a tutti i costi agli uomini e imparato davvero ciò che ci piace. Quando, soprattutto, abbiamo fatto (o dovremmo aver fatto) i conti con la vergogna, l’imbarazzo o i sensi di colpa che spesso proviamo inseguendo (solo) il nostro piacere.
La golden age del piacere
Se ancora non l’abbiamo fatto, non c’è momento migliore per tornare a esplorare la nostra sessualità. Non c’è attività più salutare per contrastare gli effetti della menopausa e dei cambiamenti ormonali che provocano, quante volte l’abbiamo ripetuto nel chiuso di questa alcova, parecchi disagi anche laggiù “al Sud”: come l’assottigliamento delle pareti vaginali, che possono irritarsi più facilmente, la diminuzione della lubrificazione, la perdita di elasticità. Cambiamenti che ci convincono a smettere di pensarci come creature seducenti, desiderabili. E per chi ancora tentemma: beh sappiate, che ormai sono gli stessi dottori a prescrivere l’uso di certi sex toy in nome del benessere sessuale: associati a gel lubrificanti e stimolanti permettono alle donne in menopausa di riprendere confidenza con il proprio corpo e recuperare quella che chiamano la “funzionalità intima”, prevenire le patologie del pavimento pelvico e stimolare la circolazione sanguigna “laggiù”.
Vibrazioni su misura
E allora scatenatevi: la gamma di prodotti disponibili è quasi illimitata, quasi quanto la nostra immaginazione, perché i nostri corpi sono diversi, e cambiano nel corso della vita. Cominciate, se volete, a esplorarvi con lente carezze, prendendo nota delle sensazioni, delle stimolazioni, delle zone che vi eccitano: conoscersi, almeno un po’, è fondamentale. Oppure fatevi guidare dalle buone vibrazioni. Ci sono giocattoli che arrivano dappertutto: a forma di coniglio, di paperella, anatomici o animati, sex toy vibranti che si attaccano al dito in modo da non dovervisi aggrappare. Ce ne sono tanti comandati a distanza, controllati da App, per gioire a mani libere, per ménage a moi, appunto, oppure à deux.
Quanto a me, mi concentrerò per un po’ sulla mia bacchetta magica. Il suo braccio è più lungo, e dunque più facile da impugnare. Nel caso, si può appoggiare su un cuscino o sdraiarcisi sopra. E soprattutto è versatile: estremamente potente, all’occorrenza, basta un’asciugamani o un cuscino per attenuarne la vibrazione e renderlo più silenzioso, trasformandolo nel vostro amico più discreto.
Shhhh, non ditelo a Luca!
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