Cardo: cos'è, proprietà e benefici sulla salute
Il suo aspetto ricorda quello del sedano, mentre il suo sapore quello del carciofo. Il cardo è una verdura invernale che trova spazio nelle coltivazioni di molte regioni d’italia ed è contraddistinto da innumerevoli proprietà, visto che racchiude al suo interno preziosi nutrienti. Toccasana per la salute, questo ortaggio è chiamato scientificamente Cynara cardunculus: cugino del carciofo, appartenente alla sua stessa famiglia, la Asteraceae, condivide con lui le spine, che sono poste sulle foglie e sulle estremità, e il gusto amarognolo.
Oltre che estremamente benefico per l’organismo, il cardo offre molte possibilità in cucina, essendo impiegato in numerose ricette sfiziose: consumato nella sua parte del gambo – mentre le foglie vanno eliminate – più è bianco, più significa che è buono. Approfondiamo nel dettaglio quali sono le peculiarità e i benefici di questo ortaggio, chiamato anche carciofo selvaggio.
Cardo: che cos’è
Originario dell’Africa, già noto ai tempi dei romani e dei greci, il cardo presenta una doppia natura, avendo un sapore amarognolo molto simile a quello del carciofo e alcune sfumature che ricordano quelle del sedano, con cui è simile anche nella forma, richiedendo però a differenza di questo ortaggio una pulizia più lunga e attenta. Simbolo nazionale in Scozia, il cardo è una verdura tipica dell’inverno che si trova solo in questa stagione dell’anno: la Cynara cardunculus è una pianta erbacea perenne che viene raccolta tra ottobre e febbraio ed è contraddistinta da gambi teneri e carnosi, fiori rosa-violacei e foglie verdi con riflessi argentati. Visto che più è bianco più è buono, i coltivatori usano la pratica dell’imbiancamento per far sì che sia meno amaro e più croccante, tramite la privazione di luce alla pianta. Amante del freddo, se il cardo viene raccolto dopo una gelata le sue coste sono maggiormente tenere.
L’ortaggio è presente in diverse varietà, tra le quali la più diffusa è il cardo gobbo, contraddistinto da un aspetto particolare, visto che, essendo privato della luce, si ingobbisce diventando bianco: perdendo clorofilla le sue coste risultano più tenere e dal sapore delicato. Il cardo gobbo più noto è quello di Nizza Monferrato, presidio Slow Food, seguito dal cardo di Asti, di Bologna, di Chieri e il gigante di Romagna. Tra le tipologie selvatiche rientra il cardo mariano.
Quali sono i benefici del cardo: un alleato per l’organismo
I cardi sono molto benefici per l’organismo essendo ricchi di sali minerali, tra cui potassio e calcio, racchiudendo anche fibre, acqua e vitamina C e B. Dal contenuto calorico bassissimo, contano soltanto di circa 12 kcal per 100 grammi e sono molto sazianti, grazie all’elevata presenza di acqua e fibre, essendo ideali per chi segue un regime ipocalorico.
Per quanto riguarda le proprietà, il cardo ne conta innumerevoli: al pari del carciofo è una risorsa per il fegato grazie alle sue proprietà disintossicanti e protettive, visto che racchiude componenti naturali come la cinarina, che contribuisce a produrre e stimolare il flusso della bile. Contenendo sostanze amare, l’ortaggio stimola gli enzimi digestivi, favorendo una migliore digestione, riducendo anche fastidi come flatulenza e gonfiore e regolando e proteggendo l’intestino.
Dalle proprietà digestive, depurative e antinfiammatorie, il cardo svolge un effetto diuretico, eliminando tossine e scorie, contribuendo alla riduzione della ritenzione idrica e aiutando il funzionamento dei reni. Inoltre, è un alleato per combattere lo stress ossidativo determinato dai radicali liberi, grazie alla presenza di flavonoidi, acido clorogenico e antiossidanti, ritardando l’invecchiamento delle cellule.
Tra i tanti pregi di questa verdura dai mille benefici, rientra anche il fatto che riduce i livelli di colesterolo nel sangue, a fronte della presenza della cinarina. Oltre a tutto questo, incide positivamente anche sulla glicemia, regolarizzando i livelli degli zuccheri nel sangue ed è quindi ideale per chi soffre di diabete, e aiuta le ossa per via dei tanti sali minerali che racchiude. I cardi sono contraddistinti da qualità galattogene tali da renderli molto benefici durante il periodo dell’allattamento, contribuendo a migliorare la produzione e la quantità del latte materno. Visto l’alto contenuto di polifenoli e inulina, presentano inoltre proprietà antifungine, epatoprotettive e antitumorali.
Cardo: le controindicazioni
Malgrado il cardo sia ricco di benefici cela anche delle controindicazioni da tenere in conto quando si consuma. Oltre al fatto che alcune persone possono presentare allergie nei confronti dell’ortaggio, questo può avere interazioni con determinati farmaci. Inoltre, può stimolare la produzione di bile, cosa che potrebbe comportare criticità in coloro che presentano calcoli biliari o problematiche legate alla bile. Bisogna anche sottolineare il fatto che l’ortaggio potrebbe interferire sul tratto gastrointestinale, soprattutto se consumato in grandi quantità, comportando disturbi come crampi a livello addominale e diarrea. Da consumare con moderazione, è bene essere consapevoli della propria tolleranza all’ortaggio.
Gli usi in cucina del cardo
Oltre alle innumerevoli proprietà benefiche, il cardo trova largo spazio in cucina. Se si amano i carciofi, non si resisterà di certo al sapore e alla consistenza corposa di questo ortaggio, impiegato in tantissime ricette. In generale prima di essere utilizzato deve essere lessato, per renderlo più morbido, anche se esistono alcune specie, come il cardo gobbo, che possono essere consumate crude. Per capire se il cardo è fresco è necessario che sia chiuso, presenti costole croccanti e non ci siano macchie sulle foglie.
Il cardo è protagonista di molte preparazioni della tradizione culinaria italiana, come per esempio la parmigiana di cardi, ricetta umbra, il cardone in brodo di gallina con polpettine, piatto della tradizione abruzzese, e i cardi alla bagna cauda, bontà tipica piemontese. In Sicilia l’ortaggio è protagonista in diverse ricette tradizionali e viene chiamato in dialetto carduni. Ottimo cotto fritto, si può consumare anche cotto in umido, abbinato alle acciughe, oppure gratinato. Inoltre, il cardo è ideale per dare vita a zuppe, sformati e risotti gourmet.
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