Le 5 migliori destinazioni per un bikepacking indimenticabile in Italia

L’avventura unisce passione per il ciclismo con la bellezza meravigliosa dell’Italia. Il ritmo è lento perché si viaggia senza guardare l’orologio. E la biciletta è proprio questo, emozione pura. Un’esperienza che unisce occhi, cuore e gambe. Certo si fatica, ma quello che regala la natura vissuta con la lentezza di un viaggio in bicicletta non ha prezzo. Per questo motivo il bikepacking è un’esperienza da fare almeno una volta nella vita, oggi ancora più alla portata di tutti grazie alla diffusione e all’evoluzione delle e-bike. E allora ecco le cinque migliori destinazioni italiane per un bikepacking indimenticabile per vivere un’avventura unica e mettersi alla prova.

Le Dolomiti, Trentino-Alto Adige

Le Dolomiti sono il paradiso per i bikepackers in cerca di sfide e bellezze naturali. Un percorso su tutti è il mitico Sellaronda, 50 km per un dislivello di quasi 2000 mt su strada asfaltata, si parte da lì per poi andare alla scoperta di tanti altri percorsi gravel, meno conosciuti ma altrettanto bellissimi. Tra baite, malghe e scorci mozzafiato da prospettive insolite, lontano dall’asfalto e dal traffico, completamente immersi nella bellezza alpina. Un viaggio in uno degli ambienti naturali più spettacolari del mondo.

La via Claudia Augusta, Veneto e Trentino-Alto Adige

La Via Claudia Augusta è uno degli itinerari ciclabili più affascinanti e dalla storia antica, perfetto per gli appassionati di cicloturismo. Questa via originariamente costruita dai Romani come strada militare e commerciale, la Via Claudia Augusta collegava il nord Italia con la Germania, attraversando le Alpi. Oggi, questo antico percorso è diventato un’itinerario cicloturistico molto popolare. Si estende per circa 700 km, partendo da Donauwörth, in Germania, e arrivando fino a Ostiglia, nel nord Italia, con una variante che arriva a Venezia.

La via del Sale, Piemonte e Liguria

La Via del Sale è un percorso spettacolare per gli amanti del gravel bike, che attraversa Liguria e Piemonte. Originariamente utilizzata per trasportare il sale dal mare alle zone interne, oggi è è una spettacolare strada bianca che attraversa montagne e altopiani, la strada infatti si snoda tutta in quota tra i 1800 e i 200 metri di altitudine offre un’avventura unica tra montagne, tornanti, colline e antichi sentieri borghi storici. In alcuni punti si aprono viste sul Mar Ligure che lasciano i ciclisti senza fiato per la bellezza sospesa, nel silenzio e nell’aria profumata di montagna.

La Sardegna, itinerario della Costa Nord-Orientale

La Sardegna è un angolo di paradiso per i bikepackers. Qui ci si muove tra mare e monti attraverso la natura selvaggia di quest’isola meravigliosa. Profumo di salsedine e macchia mediterranea accompagnano i turisti in un viaggio che permette di conoscere alcuni angoli meno conosciuti e lontani dal turismo di massa.

Pedalando su una combinazione di strade costiere e sentieri montani, tra Sali e scendi a tratti impegnativi e sterrate storiche si incontra la cima più alta dell’isola, Punta La Marmora con i 1.834 metri di quota. Questo itinerario è l’ideale per chi desidera un’avventura che unisce relax e sfida.

La Toscana, Strada Chiantigiana

La Toscana è il paradiso delle strade bianche. E la Strada Chiantigiana è un percorso che merita un viaggio. Sebbene oggi il termine Chianti venga spesso utilizzato per descrivere un’ampia area che copre gran parte delle province di Firenze e Siena, il vero cuore autentico di questa regione si trova nel triangolo formato dai comuni di Castellina, Radda e Gaiole in Chianti. È qui che nasce il Chianti Classico. Queste strade non consentono alte velocità, ma richiedono un ritmo lento e contemplativo, permettendo di ammirare i paesaggi circostanti. Tra vigneti, antichi castelli, abbazie e monasteri, e le soste nelle cantine. La Strada Chiantigiana regala un’esperienza che evoca il fascino del passato, un richiamo a quel ciclismo epico fatto di sforzi, strade sterrate e incontri autentici.