Che sport fare passati i 60 anni: attività fisica per allungare la vita
Lo sport, e l’attività fisica in generale, contribuiscono a mantenerci in buona forma anche dopo i 60 anni: ecco come possiamo prenderci cura del nostro benessere con un po’ di movimento.
L’importanza dell’attività fisica dopo i 60 anni
Con l’avanzare degli anni, dobbiamo inevitabilmente prenderci cura del nostro fisico, che è sottoposto molto spesso a nuove e importanti sfide: e per far ciò, è importante svolgere dell’attività fisica in modo costante. Tra le diverse problematiche che si possono manifestare a causa dell’invecchiamento, possiamo ad esempio citare:
- minor capacità di sviluppo della massa muscolare;
- riduzione della massa muscolare (sarcopenia);
- fragilità delle ossa (osteoporosi);
- maggior rischio di infortuni;
- ridotta agilità e coordinazione nei movimenti.
La sedentarietà, in tutto ciò, può giocare un duplice ruolo negativo: non aiutarci a mantenere buone capacità di movimento e un fisico in forma e, dall’altra, soprattutto se non abbiamo un occhio di riguardo per le nostre abitudini a tavola, favorire il sovrappeso (e tutte le problematiche connesse). Per scegliere l’attività fisica (o sport) più indicata per noi, non dimentichiamoci di tenere conto di quelle che sono le nostre condizioni fisiche: chiediamo sempre un consiglio al nostro medico, per esser certi che lo svolgimento dell’esercizio non comporti controindicazioni.
Quale attività fisica fare a 60 anni?
Per rispondere alla domanda quale sport o attività fisica fare a 60 anni, possiamo suggerire una di queste opzioni:
- le discipline sportive ad intensità moderata (non a livello agonistico);
- l’attività fitness;
- le attività ricreative (che prevedano movimento);
- la ginnastica funzionale (attività fisica per le capacità motorie).
Lo scopo di queste attività fisiche resta pur sempre quello di mantenere in buono stato i nostri muscoli, le ossa e le articolazioni, in modo tale da preservare la mobilità, prevenire il rischio di infortunio e rallentare il più possibile il decorso dell’invecchiamento.
L’attività fisica – a prescindere dalle sue particolarità – dovrebbe però permetterci di:
- mantenere la capacità di corsa (a ritmo moderato) e mobilità (avanti, indietro e sui lati);
- conservare una buona mobilità della schiena;
- preservare la mobilità delle spalle (cuffia dei rotatori in modo particolare);
- non perdere l’agilità nei balzi;
- rinforzare la muscolatura delle articolazioni;
- non perdere la coordinazione dei movimenti;
- preservare la tonicità ed elasticità muscolari;
- contrastare la perdita di condizione fisica(soprattutto forza e resistenza).
Quanta attività fisica fare dopo i 60 anni?
Per rispondere alla domanda quanta attività fisica fare dopo i 60 anni, premettiamo che dovremmo sempre tenere conto della risposta del nostro fisico e dei segnali che ci manda. Se da una parte l’indolenzimento dei muscoli dopo lo sport è normale, è importante capire se le sensazioni sgradevoli che avvertiamo sono invece causate da infiammazioni di articolazioni e tendini, prevenendole.
In linea di massima, però, possiamo svolgere dello sport (o attività fisica) dopo i 60 anni tenendo conto di queste indicazioni:
- per le camminate o giri in bici a bassa intensità, una sessione di circa un’ora, anche ogni giorno;
- per le attività fitness a media intensità, una sessione di un’ora, per 3 volte a settimana;
- per gli sport come il nuoto o la corsa (non a livello agonistico), una sessione di un’ora, per 2-3 volte a settimana;
- per le attività fisiche ad alta intensità (consigliate comunque per chi ha già un passato di attività sportiva regolare), al massimo 3 sessioni a settimana.
Ricordiamoci però di non trascurare anche l’aspetto nutrizionale, perché la dieta ci aiuta a mantenerci in forma e a supportare i risultati ottenuti con l’attività fisica.
Adottiamo un modello alimentare sano ed equilibrato, nel quale non far mancare dei cibi che ci assicurano in modo particolare un buon apporto di:
- amminoacidi essenziali;
- vitamine dei gruppi B, C e D;
- minerali come il magnesio, il calcio, lo zinco e il ferro;
- una quantità proteica di almeno 1 grammo per kg di peso (rispetto al nostro peso ideale).
Ricordiamoci però di rivolgerci sempre ad un nutrizionista (o al medico curante) per esser certi di compiere delle scelte consapevoli per quanto riguarda l’alimentazione e il nostro benessere.
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