Piante carnivore: quali sono le migliori che eliminano le zanzare
Piante carnivore: quali sono le migliori che eliminano le zanzare
Problemi di zanzare? Le piante carnivore sono una soluzione naturale ed efficace per controllare la popolazione di zanzare. Non solo aggiungono un tocco di esotico al tuo giardino o alla tua casa, ma agiscono anche come un deterrente naturale contro gli insetti fastidiosi.
Al di là del loro fascino celebrato anche in diversi film, le piante carnivore possono diventare alleate nella tua lotta contro le zanzare. Non solo forniscono un metodo ecologico per ridurre le zanzare, ma aggiungono anche un elemento di arredo curioso agli spazi interni ed esterni.
Coltivarle può essere un modo divertente ed educativo per esplorare la complessità del mondo naturale, mantenendo al contempo a bada gli ospiti indesiderati come le zanzare.
Scopriamo alcune delle migliori piante carnivore per eliminare le zanzare, quali sono i loro nomi, come prendersene cura, quali sono adatte all’ambiente domestico e cosa mangiano.
Cosa mangiano le piante carnivore
Le piante carnivore si nutrono principalmente di insetti e altri piccoli artropodi. Il processo di digestione inizia quando la preda attiva una delle trappole della pianta, che può essere adesiva, a scatto, a imbuto o a sacco, a seconda della specie
Il processo di digestione inizia dopo la cattura, quando le piante secernono enzimi digestivi che scompongono la preda per assorbire nutrienti essenziali come azoto e fosforo.
È un metodo di alimentazione sviluppato da questi vegetali che è particolarmente utile in ambienti poveri di nutrienti, dove le piante carnivore sono spesso situate.
Quali piante mangiano le zanzare
Le piante carnivore sono conosciute per la loro capacità unica di catturare e digerire prede, principalmente insetti. Le più efficaci contro le zanzare sono sostanzialmente due.
Ci sono le Droseracee, che utilizzano foglie ricoperte di una sostanza appiccicosa che attira le zanzare con la sua lucentezza. Una volta che un insetto atterra, rimane intrappolato. Fra queste la più nota e utilizzata e iconica è la Dionaea muscipula, meglio conosciuta come “Venus flytrap”: ha trappole a forma di bocca che si chiudono rapidamente quando un insetto le tocca.
Ci sono poi le Nepentacee, che hanno trappole in grado di emettere un aroma dolce che attira le zanzare, che scivolano poi nella brocca dove vengono digerite. Il nome deriva dal greco antico e fa riferimento a un episodio narrato da Omero nell’Odissea, in cui una regina egizia porge a Elena un “nepenthes pharmakon”, un farmaco che lenisce il dolore tramite la cancellazione dei ricordi. Una specie di stupefacente!
La Sarracenia invece è un genere di piante nordamericane che utilizzano foglie a forma di imbuto per intrappolare gli insetti, che scivolano e vengono neutralizzati in una soluzione digestiva.
Come si curano le piante carnivore
Prendersi cura delle piante carnivore non è difficile, ma richiede attenzione ai dettagli per garantire che prosperino.
Il primo principio da tenere sempre a mente è quello del loro nutrimento. È bene usare sempre acqua piovana o demineralizzata per irrigarle, poiché l’acqua del rubinetto può contenere minerali che danneggiano la pianta.
L’altra regola da non dimenticare è l’esposizione alla luce: le piante carnivore richiedono molta luce solare diretta; assicurati quindi che ricevano almeno cinque ore di sole al giorno.
Quali sono le piante carnivore da appartamento
Non tutte le piante carnivore sono adatte alla vita da appartamento a causa delle loro esigenze specifiche di luce e umidità. Tuttavia, esistono alcune piante carnivore da interni che possono essere coltivate con successo in casa. Due su tutte, che abbiamo già visto essere le migliori:
- Nepenthes: conosciute anche come “brocche”, possono crescere in vasi appesi, rendendole ideali per gli interni.
- Drosera: dette anche “piante del sole”, si adattano agli spazi interni e prosperano se vengono poste in un luogo molto luminoso o sotto luci di crescita.
Le piante carnivore mangiano le cimici?
Quando si tratta di controllare le popolazioni di insetti indesiderati, molte persone si chiedono se le piante carnivore possano essere efficaci anche contro le cimici. La risposta varia a seconda della specie di pianta carnivora e del tipo di cimice. In generale, le piante carnivore sono attratte da insetti che si muovono e che attivano meccanicamente o chimicamente le loro trappole. Le cimici, tuttavia, non sono il bersaglio primario della maggior parte delle piante carnivore per diverse ragioni:
1.Dimensione e mobilitàLe cimici, spesso più grandi e meno mobili rispetto agli insetti tipicamente catturati da piante come la Dionaea muscipula o le Drosera, possono non attivare le trappole con la stessa frequenza di mosche o zanzare.
2.Attrattività
Le cimici non emettono gli stessi segnali chimici attrattivi di altri piccoli insetti, rendendo meno probabile che vengano catturate da piante che utilizzano sostanze appiccicose o enzimi digestivi per attirare le loro prede.
Tuttavia, alcune piante carnivore più grandi, come certe specie di Nepenthes, sono note per catturare una varietà più ampia di prede, inclusi insetti di dimensioni maggiori. Queste piante potrebbero occasionalmente catturare cimici se queste entrano nelle loro trappole a brocca, ma non è garantito né è il metodo più efficace per controllare le popolazioni di cimici.
Mentre le piante carnivore possono offrire un certo grado di controllo sugli insetti volanti come le zanzare, non sono generalmente considerate una soluzione affidabile per le infestazioni di cimici. Per problemi specifici con le cimici, potrebbero essere necessarie altre strategie di gestione dei parassiti.
Qual è la pianta più efficace contro le zanzare?
Tra le piante carnivore, indubbiamente la Drosera si distingue per la sua efficacia nel catturare le zanzare. Le sue ghiandole adesive secernono una sostanza vischiosa, brillante come la rugiada che attira le zanzare con il suo aspetto luccicante e un leggero profumo dolce. Quando una zanzara atterra su una foglia di Drosera, si ritrova rapidamente intrappolata dalla sostanza appiccicosa. Man mano che lotta per liberarsi, stimola ulteriori ghiandole della foglia a secernere ancora più sostanza adesiva, aumentando così gli effetti letali.
Le foglie della Drosera poi lentamente si avvolgono attorno alla preda intrappolata, iniziando il processo di digestione. Gli enzimi digestivi vengono secreti per decomporre la zanzara, permettendo alla pianta di assorbire i nutrienti necessari, come azoto e fosforo, che sono spesso scarsi nei loro habitat naturali. Questa capacità di alimentarsi attivamente la rende particolarmente efficace in ambienti dove le zanzare sono abbondanti, offrendo un metodo naturale per ridurre le loro popolazioni, e visivamente interessante.
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