Spose a 60 anni
A 60 anni si può tutto, anche sposarsi. Che siano seconde, terze o x nozze, poco importa ma ci sono delle regole di eleganza e sobrietà. Se per il primo matrimonio vi eravate lasciate trasportare dal fascino di pizzi, merletti e volumi principeschi, l’abito delle seconde e altre nozze sarà un inno al minimalismo. Per prima cosa, ci vuole una buona dose di coraggio, non solo per risposarsi. Ma soprattutto di stile. Perché il look delle “altre” nozze è soprattutto una questione di maturità. L’incubo maggiore per una sposa di ritorno è suscitare i paragoni tra l’outfit del primo matrimonio con quello del successivo o con quelli delle nozze più celebri delle over 60. Per evitare commenti indesiderati, scegliete linee pulite, tagli rigorosi e dettagli essenziali. Ciò non significa che l’outfit debba essere severo e castigato. Tutt’altro. Avrete l’opportunità di indossare abiti ben lontani dalla tradizione nuziale ma comunque elegantissimi come i tubini, i tailleur o i completi con pantalone.
E se le eccezioni delle grandi icone hanno fatto la storia (Elizabeth Taylor nel 1991 per il suo ottavo matrimonio aveva sfoggiato un abito di pizzo giallo con tanto di bouquet in tinta, mentre Jackie Kennedy per il suo secondo con Onassis osò persino un altro abito bianco, firmato Valentino, un vestito da sposa discreto, senza tulle e pizzi, che negli anni 60 fece sommergere l’atelier romano di richieste, oltre 400 capi in pochi giorni…) tornando alla realtà, seguite questi piccoli ma facili consigli. Tornando a un’epoca più recente, indimenticabile il look scelto dalla regina del rock’n’roll: Tina Turner. Per il suo matrimonio con il tedesco Erwin Bach, importante discografico della Emi conosciuto nel 1985 (che in passato l’aveva chiesta in moglie ricevendo una risposta negativa), Tina ha invitato gli ospiti a vestirsi di bianco, mentre per lei ha scelto un abito verde della collezione Giorgio Armani Privé, appositamente creato per lei e impreziosito da decorazioni all-over in pietre Swarovski, con leggera gonna in taffetà giallo chartreuse avvolta da tulle di seta nero, abbinato a leggeri leggings neri con piccoli cristalli. Se non siete delle rock star, allora seguite questi 5 consigli. Finché morte non vi separi!
Abito corto con maniche lunghe
Originale e informale ma attenzione: a gambe scoperte devono corrispondere braccia coperte. Provate con un tubino svasato a maniche lunghe anni Cinquanta color pastello, proprio come quello indossato da Audrey Hepburn. Niente velo, optare per un foulard se siete fan degli Anni 50 o un cerchietto che impazza da qualche anno. La scollatura non deve essere estrema: provate con un drappeggio del tessuto per sottolineare il seno agli incroci sul décolleté per una nuova versione della scollatura americana (ovvero il vestito che si allaccia dietro al collo). Ai piedi evitatate tacchi a psillo. Se porpiro, indossateli per l’after party (giusto la prima ora) o per la prima notte di nozze (il sorriso della dolce metà è assicurato). Portatevi tassativamente un paio di ballerine o sandali dal tacco basso da sostituire subito dopo.
L’evegreen: il tailleur
Piace alla friso lady Macron, d’altronde la giacca e la gonna è un simbolo di potere. Puntate su un coordinato bouclé, simil Chanel ma nelle nuances pastello o colori accesi. Ormai passato alla storia l’abito di nozze di Bianca Pérez Morena De Macìas: per le sue nozze con Mick Jagger: un tailleur-pantalone bianco disegnato da Yves Saint Laurent, che invero era una lunga gonna a tubino. Arricchite la sobrietà del look con accessori mirati, tipo orecchini di perle, anche pendenti e un paio di décolleté con tacco basso.
Vestito maxi con giacca
Se non riuscite a smaltire i chili di troppo per il grande evento, niente paura. Indossate senza timore un maxi abito o gonna di media ampiezza in un tessuto rigido e a tinta unita, e abbinatela a una micro giacca impreziosita da decorazioni gioiello. La giacca non deve stringere in vita, la lunghezza deve essere media, la gonna senza plissé. Il resto è tutta questione di contrasti, chiedete al vostro promesso sposo…
Combo: soprabito + gonna
L’ideale per un matrimonio civile. Provate con un prezioso capospalla broccato o ricamato in pizzo abbinato a una gonna midi. Borsa a mano ladylike, sandali e spilla gioiello. Toni dal rosa, al blu indaco al beige, che trasformano un look semplice in un perfetto outfit da cerimonia. Occhio a scegliere il colore più adatto alla vostra carnagione e colore di occhi e capelli. Evitare effetto arcobaleno per evitare ottimismo di troppo. Se piove però sarebbe perfetto per lo spettacolo multicolor che si manifesterà davanti ai vostri occhi e a quelli degli invitati. Come dire, ton-sur-ton.
Il wrap dress, la vestaglietta
Vero, suona meglio in inglese. Ma l’effetto sofisticato è assicurato. Lo indossò anche Jacqueline Kennedy dopo l’estremo saluto al marito. Nel 1968 sposò in seconde nozze l’armatore greco Aristotele Onassis, abbandonando il proprio look da First Lady per uno stile più spregiudicato (come raccontavamo sopra). L’abito a portafoglio di media lunghezza fa centro anche se con stampa vintage o floreale, soprattutto se pensate di sposarvi in primavera, estate o scampoli di estate. Ai piedi le slinfback basse, in pelle liscia e/o con fibbia sul dorso. Niente strass, parola d’ordine “sobriety”.
L’abito lungo pastello
Pronte a infrangere le regole del Galateo? Non del tutto però: ricordate, il bianco è bandito (ask Tina) ma non abbiate paura di indossare un abito lungo fino ai piedi. È solo un’alternativa al posto dello strascico, visto che i paggetti ormai sono quasi maggiorenni. Scegliete un disegno semplice ma d’impatto, in un colore acceso ma chic come il rosso ciliegia, il verde bosco, il giallo senape.
Pronte per il grande giorno?
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