Cosa sono gli ETF e come funzionano: spiegazione semplice
Scoprite più informazioni utili su che cosa sono ETF (Exchange-traded Fund): dalle caratteristiche al funzionamento di questi particolari fondi di investimento.
Che cosa sono gli ETF in finanza?
Introdotti poco più di trent’anni fa negli Stati Uniti, e disponibili nel nostro paese da oltre un ventennio, gli Exchange Traded Fund (o ETF) sono dei fondi di investimento la cui negoziazione avviene all’interno della borsa, come avviene con le più note azioni. La loro principale peculiarità è quella di essere focalizzati sul replicare, in termini di performance per l’investitore, l’andamento dell’indice al quale fa riferimento (che può essere azionario; obbligazionario – tipico degli ETF monetari; o di materie prime). Si parla in questo caso di ETF passivi e, nel nostro paese, il mercato di questi particolari fondi di investimento ha il nome di ETFplus. Esistono tuttavia degli Exchange Traded Fund attivi (vedi approfondimento nel paragrafo più sotto), che differiscono da quelli per così dire “ordinari” in ragione delle modalità di gestione. Nei prossimi paragrafi, scopriamo ulteriori dettagli su questo prodotto che, nel corso degli anni, è diventato particolarmente conosciuto nel nostro paese ed interessa ormai anche il mondo delle criptovalute (ETF su bitcoin).
I pro e i contro degli ETF
Per farvi un’opinione sugli ETF e considerare eventualmente l’opportunità di investire in questi particolari fondi, tenete presente che, come ogni prodotto finanziario, presentano vantaggi e svantaggi.
Questi possono essere, in estrema sintesi, i pro degli ETF:
- È molto semplice acquistare o vendere gli ETF, giacché la loro quotazione e negoziazione è all’interno dell’ambito borsistico, al pari delle azioni;
- gli ETF ordinari seguono passivamente le performance dell’indice al quale fanno riferimento (benchmark);
- il profilo di rischio e rispettivamente il rendimento atteso per l’investimento sono ben individuabili perché gli ETF seguono un indice chiaro di mercato;
- il prezzo degli ETF si aggiorna in real time rispetto all’andamento delle componenti dell’indice al quale si riferisce;
- non ci sono scadenze per gli ETF e, grazie alla quotazione in tempo reale, è possibile tarare la finestra temporale dell’investimento sul breve o, rispettivamente, lungo termine;
- gli ETF passivi hanno costi di gestione decisamente più bassi rispetto agli investimenti in cui la gestione attiva richiede degli analisti;
Tra i contro degli ETF, possiamo invece indicare:
- nel caso di obiettivi di investimento su breve (o brevissimo) termine, le commissioni di acquisto dell’intermediario possono essere proporzionalmente elevate;
- gli ETF passivi presentano ovviamente delle potenzialità di performance dell’investimento che non possono andare oltre il loro indice di riferimento (benchmark).
Nelle prossime righe, vediamo qualche dettaglio in più su alcune specifiche tipologie di Exchange-traded fund.
Gli ETF attivi (gestione attiva): che cosa sono?
A differenza degli Exchange-traded Fund ordinari (a replica passiva), quelli a gestione attiva si differenziano per il fatto che chi gestisce il fondo seleziona un portfolio di titoli per raggiungere idealmente il miglior obiettivo di rendimento, anziché seguire un indice prestabilito. Si tratta quindi di fondi contraddistinti da una maggior flessibilità rispetto ai comuni ETF.
Gli ETF strutturati: che cosa sono?
Al pari dei comuni Exchange-Trade Fund, gli ETF strutturati possono essere negoziati in real time, al pari delle azioni, ma oltre ad avere il focus sul rendimento rispetto alle performance del mercato al quale si riferiscono, presentano due peculiarità:
- la presenza della leva (ETF a leva: solitamente con fattore x2 o x3), che porta ad ottenere una partecipazione maggiore, in proporzione, all’andamento dell’indice di riferimento;
- la partecipazione inversamente proporzionale alle performance del mercato di riferimento, (ETF short), dove si presenta un’opportunità con performance al ribasso.
In entrambi i casi, bisogna tenere presente che queste tipologie di fondi assumono una connotazione un po’ più speculativa rispetto agli ETF comuni.
Gli ETF armonizzati: che cosa sono?
Tenete presente che gli exchange-traded fund sono disponibili sui mercati finanziari di tutto il mondo e, a seconda del fatto che la loro quotazione avvenga sulle piazze del mercato europeo o extra UE, si può parlare rispettivamente di ETF armonizzati o di ETF non armonizzati. I primi, in sostanza, rispondono ai requisiti delle direttive emesse a livello comunitario – proprio perché sono quotati in una borsa europea. Per orientarsi tra i vari fondi, è possibile sfruttare il codice ISIN che, ricordiamo, è attribuito univocamente ad ogni strumento finanziario.
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