Con Diavoli e con la Brexit si gioca anche una partita generazionale
Ha debuttato qualche giorno fa su Sky Atlantic e in streaming su NOW ( on demand su Sky), la seconda, attesissima stagione di DIAVOLI, il financial thriller internazionale Sky Original con Alessandro Borghi e Patrick Dempsey. La serie, distribuita da NBCUniversal Global Distribution in più di 160 territori, è prodotta da Sky Italia e Lux Vide con Big Light Productions, ed è realizzata in collaborazione con Sky Studios, Orange Studio e OCS.
Avevamo lasciato Massimo Ruggero (interpretato da Alessandro Borghi) mentre scendeva a patti con se stesso indossando la divisa di un “diavolo” nella prima stagione, e lo ritroviamo qualche anno dopo tra la Brexit e la pandemia che conosciamo tutti (ndr Diavoli, forse con Doc, è una delle poche serie tv che non ha avuto paura di trattare l’argomento ancora molto caldo per tutti noi. Alcune scene sono state girate a Milano durante il lockdown e a Londra a Covid iniziato) e nel mezzo di una guerra finanziaria ( le guerre finanziarie non sono mai solo guerre finanziarie) tra Occidente e Cina. Ma il duello, come si conviene, non ha a che fare solo tra potenze economiche, ma anche tra i due protagonisti: infatti Massimo non potrebbe esistere se non ci fosse il contraltare di Dominic Morgan, interpretato dal sempre più affascinante Patrick Dempsey. Un duello classico, tra i più classici, tra vecchie e nuove generazioni, tra visioni al passo coi tempi ed esperienza che aiuta sempre a muoversi e, forse, anche a cadere sempre in piedi. Insomma, sullo schermo la sfida è tra Patrick Dempsey e Alessandro Borghi che saranno attorniati da vecchie conoscenze e new entry.
Alessandro e Patrick: nemici sul set, si stimano nella vita
Nella vita, però, i due attori sono molto in sintonia, come dimostrato anche durante la conferenza stampa di presentazione della seconda stagione basata sul romanzo di Guido Maria Brera ” I diavoli” edito da Rizzoli. “Credo che in questo momento ci sia un gran bisogno di fare squadra” ha spiegato con entusiasmo Alessandro Borghi a proposito di Diavoli 2 ” E una produzione di questo tipo che è assai complessa la si può sostenere solo se c’è una squadra forte. Patrick è davvero straordinario perché fin dalla prima volta, ovvero dalla prima lettura comune del copione, mi ha accolto come non hanno fatto nemmeno alcuni colleghi italiani in passato. E’ molto friendly ed è un vero piacere lavorare con lui e ritrovarsi sul set. Anche all’inizio, quando abbiamo iniziato a lavorare, sembrava che ci conoscessimo da sempre. Comunque tutto il cast è di altissimo livello come del resto il livello di recitazione”. Gli ha fatto eco Dempsey dimostrando di essere allineato sulle stesse onde emozionali: ” E’ vero: con Alessandro c’è una grande chimica sul set e lavoriamo decisamente bene insieme. Lui ha molto talento e cuore. Quando ci ritroviamo sul set, lavoriamo come se fossimo in una bolla dove tutti danno il loro meglio e ci supportiamo a vicenda tirando fuori il massimo”.
Massimo Ruggero visto da Alessandro Borghi
Diavoli è la classica storia in cui si ha la sensazione che il bene non possa mai trionfare completamente, del resto la semantica è chiara e la lotta può essere possibile solo tra personaggi (o archetipi?) che sono abiutati a spingersi oltre i limiti per poter vincere. Eppure da Massimo, sarà perché a interpretarlo è proprio Alessandro Borghi che tradisce sempre uno sguardo potenzialmente mite, ci si aspetta che possa riscattarsi verso il bene da un momento all’altro. Sarà così? “Massimo rispetto alla prima stagione è destinato a cambiare molto. Nella seconda stagione, che per inciso, trovo migliore della prima, Massimo è un personaggio rotto e cinico. Ha perso drammaticamente la donna che amava e pensa che dietro la sua morte possa esserci la mano di Dominic. Dietro questa seconda stagione c’è una componente più alta e più umana. Quando Dominic torna, Massimo cambierà e i due personaggi si troveranno davanti a un confronto inevitabile. Non solo: il personaggio che interpreto userà non più solo la sua mente, ma anche la sua umanità. Del resto – ha continuato Borghi – in Diavoli la vera questione non è la lotta tra bene e male, che è un po’ un classico delle narrazioni: il punto vero è quanto si è disposti a spingersi oltre determinati limiti in cui poi avvengono delle perdite. Massimo se lo chiede. Dominic, a modo suo, ha già dato: prima ha perso il figlio e poi la moglie”.
Il cast di Diavoli 2 e i registi
Abbiamo visto alcuni personaggi andare via nella prima stagione. Altri sono ancora presenti, altri ancora sono delle new entry. Ad esempio tornano Malachi Kirby (The Race – Corsa mortale, Radici), Pia Mechler (Everything Is Wonderful) e Paul Chowdhry (Live at the Apollo, Swinging with the Finkels): loro ricoprono i ruoili dei Pirati, ovvero del gruppo che compone la squadra di trader fedelissimi a Massimo. torna anche Lars Mikkelsen (The Killing, Sherlock, House of Cards) nel ruolo di Daniel Duval, il fondatore di Subterranea.
Accanto a loro, entrano nel cast anche Li Jun Li (Damages, Minority Report, Wu Assassins) nei panni di Wu Zhi, la nuova Head of Trading della NYL, Joel de la Fuente (Law & Order, The Man in the High Castle) nei panni di Cheng Liwei, nuovo membro del board e Clara Rosager (The Rain, Il concorso) in quelli di Nadya Wojcik, nuova geniale protetta di Dominic.
Alla regia dei nuovi episodi ritroviamo Nick Hurran (Sherlock, Doctor Who, Fortitude, Altered Carbon) e Jan Maria Michelini (I Medici, DOC- Nelle tue mani, Blanca). La serie è scritta da Frank Spotnitz (Leonardo, Medici, The X-Files, The Man in the High Castle) e James Dormer (Strike Back, Medici) con Naomi Gibney e Caroline Henry. Guido Maria Brera è autore del format di serie della seconda stagione.
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