Lasciate in eredità un futuro di libertà
Indipendente dai governi Amnesty International si sostiene solo grazie al supporto dei propri donatori, che credono in un mondo più giusto per tutti e tutte e in cui il rispetto dei diritti umani sia una realtà.
Ogni giorno, insieme, ci mobilitiamo per gli ultimi, i più deboli e i dimenticati, per far valere la loro voce.
Non sempre siamo usciti vittoriosi dalle nostre battaglie, ma non ci siamo mai arresi. Abbiamo continuato a combattere con determinazione, sicuri di poter vincere o di poterci avvicinare alla vittoria, e ci siamo riusciti, come nel caso di Iwao Hakamada.
Iwao Hakamada si aspetta di morire. Quasi novantenne, come molti suoi coetanei, se l’aspetta. A differenza loro, però, Hakamada se l’aspetta ogni giorno da oltre la metà della sua vita. Ha trascorso 45 anni nel braccio della morte, perlopiù in isolamento, accusato ingiustamente di un crimine mai commesso. Amnesty International segue la sua vicenda da decenni, perché Hakamada non solo è stato il prigioniero che ha trascorso più tempo al mondo nel braccio della morte, ma anche perché la sua è una condanna ingiusta, basata su una confessione forzata.. Nel 1968 Hakamada è stato giudicato colpevole dell’omicidio del suo datore di lavoro, della moglie e dei loro due figli. Per i decenni successivi, ha lottato per dimostrare che la sua confessione di colpevolezza era stata estorta dopo interminabili interrogatori gestiti con costanti pestaggi e intimidazioni.
La condanna a morte era stata confermata dalla Corte Suprema nel 1980, ma nel 2014, con una decisione tra le più rare della storia della pena di morte in Giappone, un tribunale di Shizuoka aveva accolto la richiesta di un nuovo processo e ordinato la scarcerazione provvisoria di Hakamada. La pubblica accusa aveva fatto ricorso e, nel 2018, l’Alta Corte le aveva dato ragione, pur non chiedendo il ritorno nel braccio della morte. Ma all’ennesimo ricorso, la Corte Suprema ha ribaltato tutto. Ora, l’Alta corte ha dato finalmente ragione ad Hakamada.
Continueremo a stare al suo fianco affinché possa avere un processo equo e vivere almeno gli ultimi anni della sua vita da uomo libero.
Le nostre sono battaglie lunghe ed estenuanti, rese possibili solo grazie al sostegno di chi crede in un futuro dove i diritti umani siano riconosciuti a tutti, senza distinzione alcuna.
Scegliere di fare un lascito ad Amnesty International significa proprio questo: credere in un futuro di diritti e fare in modo che quello che ritenevi giusto e per cui hai lottato per tutta la vita sia portato avanti da chi verrà dopo di te. Per garantire che i tuoi valori e ideali siano trasmessi nel tempo.
In collaborazione con Amnesty International
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