Ormai
La parola più feroce e crudele di tutto il vocabolario . È una pietra tombale su qualunque aspirazione e speranza . Senza dubbio la parola più abusata dopo gli anta. Ecco cosa riporta il dizionario
ormai/or·mài/avverbio
- Rafforzamento dell’avverbio ora, volto a prolungare e a rendere definitiva, con una sfumatura di rimpianto, la definizione temporale momentanea insita nella forma semplice: ora non c’è più niente da fare (un attimo), nei confronti di ormai non c’è più niente da fare (definitivo)
Siamo sinceri, tutti almeno una volta, pensando a qualcosa che avremmo voluto fare e non abbiamo mai fatto ci siamo detti : “ormai”
Se da un lato è vero che credere che tutto sia comunque sempre possibile è pericoloso perché ci espone a un positivismo tossico col rischio di generare solo frustrazione, è altrettanto vero che scivolare nell’eccesso opposto sembra essere prerogativa di chi ha scavallato i 50 anni, troppo spesso percepiti come uno spartiacque fra il potenziale e l’improbabile.
Lungi da me promuovere il se vuoi puoi di tanti motivatori della domenica che pullulano su social e in rete e che sostengono che gli unici limiti sono quelli che noi stessi ci poniamo, mi sento di testimoniare che esiste una sana via di mezzo fra l’illusione e il sogno
Sicuramente ognuno di noi ha dei limiti, imposti da contesto background e dotazione genetica, limiti dei quali è bene essere consapevoli e coi quali è indispensabile fare i conti
Ma certamente molti di noi sono talmente focalizzati sui propri limiti da perdere di vista il proprio potenziale e questo sbilanciamento verso i primi a dispetto del secondo aumenta con l’avanzare dell’età
Più gli anni passano più tendiamo ad abbandonare progetti inizialmente solo accantonati con la convinzione che “ormai” non siano più realizzabili
Può darsi che a volte questo sia vero
Ma siamo sicuri che lo sia sempre?
Siamo certi di non poter tirare fuori dal cassetto un sogno messo in stand by per mille motivi mille anni prima e provare a dargli una chance?
Magari rimaneggiandolo e adattandolo al momento della vita che stiamo vivendo, ricalcolandone la portata per provare a concretizzarlo anche solo in parte, così da assaporarne il piacere e la soddisfazione
Siamo sicuri di non poter rimettere in discussione le scelte di una vita solo perché sulla carta d’identità c’è scritto un numero che socialmente suggerisce un “ormai”?
Avere 50, 60 70 anni e più significa avere ancora davanti una fetta di vita che merita tutta la nostra attenzione ed energia, almeno quanta gliene abbiamo dedicata fino a quel momento
Perché la mia età dovrebbe stabilire la fine di aspettative e speranze, perché un numero dovrebbe definire il mio stato d’animo?
Quando a 50 anni ho completamente ribaltato la mia vita sono sembrata a molti coraggiosa, ai più fuori di testa, a pochi sensata
Dovrebbe essere assolutamente sensato che se una persona non è soddisfatta della propria vita decida di cambiarla e dovrebbe esserlo a prescindere dagli anni che la persona ha
Fosse anche che mi resti da vivere 10 anni o solo 5 o solo 1, per quale arcano motivo non dovrei almeno provare ad essere felice!?
Detto questo, vostro onore, propongo che dal dizionario venga cancellata la parola ORMAI e si vieti per legge il suo uso!
Se la crusca aggiunge parole nuove la crusca può cancellarne di vecchie
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