Dismetabolismi: cosa sono e come si risolvono?
Con il supporto scientifico di SoLongevity
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Il ruolo delle Sirtuine nel mantenimento di un corretto metabolismo con azione anti-invecchiamento
Questo nuovo appuntamento della rubrica Longevity Medicine è dedicato al nostro metabolismo, alle funzioni di esso che si modificano nel tempo e a come, attraverso l’integrazione alimentare si possa rimetterlo in sesto.
Andremo per gradi per un perderci in un racconto complesso ma affascinante e parleremo di:
- metabolismo e dismetabolismi
- funzioni cataboliche e anaboliche del metabolismo
- le Sirtuine: cosa sono e che ruolo hanno
- le molecole della longevità e integrazione alimentare
- NAD, Polidatina, Glutatione, Resveratrolo.
Metabolismo e dismetabolismi
Il metabolismo è il lavorio biochimico costante che le nostre cellule conducono per trasformare il cibo che mangiamo in energia e in sostanze con le quali produrre le molecole necessarie alla nostra sopravvivenza, crescita e riproduzione. Non bastano le sole molecole dei nutrienti a farci stare al mondo, ma servono alcune componenti essenziali che il nostro metabolismo ricava dai nutrienti ingeriti.
In particolare il metabolismo è a capo di due funzioni fondamentali, quella catabolica, che ha il compito, grazie all’ossigeno e ad alcuni enzimi, di scomporre il cibo in macronutrienti (Lipidi, Carboidrati e Proteine) e produrre l’energia di cui abbiamo bisogno per le nostre funzioni cellulari. I macronutrienti serviranno alla seconda fase, quella anabolica, che li ri-compone in semilavorati: aminoacidi, zuccheri semplici, acidi grassi, glicerolo, che verranno poi utilizzati dalle cellule per fare il loro lavoro, ovvero creare strutture più grandi e più complesse (macro-molecole) necessarie all’organismo. Quindi, per riassumere, i nutrienti che assumiamo con il cibo vengono scomposti in macronutrienti, questi vengono ricomposti in semilavorati utili per la creazione di macro-molecole essenziali per il funzionamento del nostro organismo.
Con l’avanzare dell’età e alcuni aspetti ambientali alcune funzioni del nostro metabolismo si deteriorano, riducendo la produzione delle macro-molecole di cui abbiamo bisogno e dando origine all’invecchiamento biologico e alle patologie che lo accompagnano. Non è sempre facile fornire al nostro organismo quelle macro molecole, alcune, per le dimensioni, non sono nemmeno fruibili perché arriverebbero al nostro intestino in forme troppo grandi perché siano assimilabili. Ecco perché si preferisce, attraverso la nutraceutica, fornire i precursori delle macro-molecole, ovvero sostanze intermedie semilavorate, i mattoncini per capirci, con i quali costruire quei supernutrienti.
In nome della sopravvivenza della specie, il metabolismo è votato per natura alla massimizzazione nel più breve tempo delle funzioni cui sottosta – sopravvivenza individuale-crescita-riproduzione – quindi è di per sé poco interessato alla longevità. Per questo motivo la medicina della longevità cerca di riprodurre o mimare alcuni meccanismi che intervengono nel nostro organismo – allorché ci troviamo in condizioni avverse o di pericolo (temperature basse, scarsità di nutrienti, stress e minaccia) – per rallentare il lavorio del metabolismo, preferendo in caso estremo la sopravvivenza individuale a quella della specie.
Le Sirtuine, il prodotto geniale dei geni SIRT
Quando le cellule dell’organismo finiscono sotto stress (appunto temperature rigide, mancanza di nutrienti o pericolo imminente) intervengo le Sirtuine, proteine generate dai geni SIRT, che hanno la funzione di rallentarne l’attività e metterle in stand-by, in attesa che il riposo le ricarichi. Praticamente le Sirtuine hanno il ruolo di disporre in second’ordine la riproduzione e la crescita, per concentrare tutte le risorse sulla sopravvivenza. E, paradossalmente, rallentare anche l’invecchiamento, riducendo il rischio di malattie ad esso correlate, come il cancro, le patologie metaboliche e neurodegenerative. Se, al contrario, l’attività delle Sirtuine è compromessa, aumenta il rischio di sindrome metabolica e diabete di tipo 2, ma si aggravano anche gli effetti delle diete ricche di grassi.
Non esistendo più in natura, nelle nostre società sviluppate, il rischio di non avere cibo tutti i giorni o di affrontare temperature troppo basse senza i corretti accorgimenti, si tenta di riprodurre queste condizioni di stress, per esempio, con il digiuno intermittente o con brevi bagni in acqua ghiacciata, ice bathing, o fredda, crioterapia. Alcuni ricercatori norvegesi dell’Arctic University e dell’University Hospital of North Norway, hanno incrociato i risultati di 104 studi scientifici sugli effetti del nuoto in acque fredde ma non gelate (sotto i 20°, decisamente preferibile in quanto evita il rischio di shock termico) e scoperto che questa attività termosportiva praticata con regolarità può aiutare a bruciare le calorie e ridurre il grasso corporeo cattivo, abbassando il rischio di obesità, diabete e malattie cardiovascolari.
4 molecole della longevità nella supplementazione alimentare
Cos’altro si può fare per aiutare il nostro metabolismo a non degenerare ma anzi a funzionare ancora meglio nella direzione di un contenimento dell’invecchiamento biologico con rischio di patologie ad esso connesse? Alcune molecole di origine naturale sono in grado di attivare le proteine della longevità, le Sirtuine. Per esempio il Resveratrolo e la Vitamina B3 nella sua forma NR (Notinamide Riboside) che, quando entra nelle cellule del nostro corpo genera a sua volta una molecola chiamata NAD (Nicotinamide Adenin Dinucleotide) necessaria per l’attività di più di 500 enzimi, fra i quali, appunto, proprio le Sirtuine.
Non fatevi scoraggiare dai nomi difficili. In realtà si tratta di molecole che si trovano nei cibi di cui ci nutriamo e che sono molto efficaci contro l’infiammazione cronica latente che è alla base dell’aspetto patologico dell’invecchiamento.
Il Resveratrolo, per esempio, e la Polidatina sono molecole antiossidanti (anti radicali liberi) e anti-infiammatorie. Il Resveratrolo si trova ad esempio nell’uva ed è utilizzato da anni per le sue proprietà antiaging. La Polidatina è un precursore del Resveratrolo, ad alta biodisponibilità, in grado di migliorare il funzionamento dei mitocondri (le centrali “energetiche” delle cellule), modulando proprio l’azione delle Sirtuine. Entrambe queste molecole, inoltre, sembrano avere anche un’azione antivirale, capace di interferire anche con l’infezione da Coronavirus e di limitarne la replicazione nelle cellule dell’epitelio nasale.
Il Glutatione è una molecola naturalmente prodotta dal fegato considerata uno dei più potenti antiossidanti naturali con funzione detossificante e un ruolo sia nella riparazione dei tessuti. Ma regola anche la risposta immunitaria, per esempio nella produzione delle citochine – molecole coinvolte nella reazione infiammatoria associata anche a Covid-19. Anche il Glutatione ha dei precursori, i 3 amminoacidi che lo costituiscono – glutammina, cisteina e glicina – che possono essere forniti all’organismo attraverso l’integrazione alimentare. Il Glutatione si trova anche in vari alimenti, soprattutto in alcuni tipi di verdura, frutta – in particolare asparagi, spinaci, avocado, pesche e mele – e nella carne.
La mancanza di glutatione è associata a stress ossidativo e allo sviluppo di malattie del fegato, Alzheimer, Parkinson, cancro, diabete, ictus e infarto. Lo stress ossidativo ha anche un ruolo nell’anemia falciforme, nella fibrosi cistica, nelle crisi epilettiche.
La presenza di alti livelli di NAD (Nicotinamide Adenina Dinucleotide) concorre ad attivare le Sirtuine, che lo utilizzano per svolgere le proprie funzioni. Come accade per il Glutatione, con l’avanzare dell’età anche il NAD tende a diminuire: a 70 anni se ne ha fino al 40% in meno rispetto ai 40 anni. Anche in questo caso, però, è possibile ripristinarne i livelli, attraverso la supplementazione dei suoi precursori, ad esempio la Nicotinamide (NAM). Ricorrere ai precursori porta dei vantaggi perché aumenta la biodisponibilità, ossia la frazione di sostanza effettivamente utilizzabile dall’organismo. Nel caso del NAD, in particolare, la molecola è troppo grande per essere assorbita dalle cellule dell’intestino, mentre i suoi precursori sono più piccoli. L’integrazione alimentare dei precursori del NAD permette quindi di ripristinarne il livello e contrastare declino cognitivo, alcune condizioni di rischio, come la fragilità ossea e la sarcopenia (la perdita di forza nei muscoli), e alcune malattie come tumori e patologie metaboliche.
I precursori di NAD si trovano in numerosi alimenti di origine sia vegetale (spinaci, arachidi, avocado, broccoli, cavoli e cocomero) sia animale (come latte vaccino, carni bianche, salmone, pesce spada e tonno).
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Il primo si basa su una combinazione di amminoacidi, polidatina, fito-estratto e precursore glicosilato del Trans-Resveratrolo, e NAC, che sono stati dimostrati efficaci nel riequilibrio dello stress ossidativo e nell’aumento delle Vitamine C, A ed E endogene, con una riduzione dell’infiammazione e una modulazione della pressione arteriosa. Inoltre la presenza di Glutammina, Glicina e N-Acetil Cisteina rinforzano l’azione del Glutatione, stimolando le Sirtuine.
Il secondo brevetto prevede una combinazione di NAD booster, una nuova classe di principi attivi di derivazione naturale che stanno aprendo una nuova frontiera nel mantenimento del benessere fisiologico e metabolico, del funzionamento del sistema immunitario e della longevità nel suo insieme, con effetto mimetico della restrizione calorica.
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- Obesità o sovrappeso
- Copresenza di ipertensione
- Disturbi del Sonno
- Affaticamento e disturbi da post-Covid
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