Invecchiare insieme: una meta raggungibile
Invecchiare insieme è un concetto che, a dispetto di quanto si possa comunemente pensare, coinvolge più ambiti della propria vita ed il modo in cui si configura che può far sì che diventi un’esperienza meravigliosa di cui poter godere tutti i giorni.
Spesso si tende a concentrarsi più sul primo termine, quell’invecchiare che nasconde in sé la temuta ma inevitabile sorpresa di scorgere sul proprio volto una ruga di troppo magari o qualche piccolo acciacco fisico, ma si tratta per lo più di una facile retorica che rischia di cadere nel luogo comune.
La realtà dei fatti è che se invecchiare è inevitabile, il farlo insieme è una scelta capace di condizionare considerevolmente la propria esistenza donandogli anche dei significati nuovi o riscoprendone altri che si temeva ormai fossero perduti per sempre.
Invecchiare insieme significa…
Da un punto di vista squisitamente psicologico è stato appurato come la paura d’invecchiare cominci a manifestarsi indicativamente tra i 30 e i 40 anni, proprio quando s’iniziano a manifestare i primi segni di cambiamento fisico accompagnati dalla consapevolezza che l’età migliore della propria vita sia ormai alle spalle.
A ciò si unisce quella che viene definita Gerascofobia, ossia la paura di non riuscire più ad avere il controllo sul proprio corpo e sugli inevitabili mutamenti che presto o tardi non mancheranno di comparire, attesi, temuti, ma senz’altro non desiderati.
E se quanto espresso riguarda per lo più la sfera personale, indipendentemente dal fatto che si appartenga al genere maschile o femminile, quando si considera l’invecchiamento come processo fisiologico e mentale condiviso con un’altra persona, ecco che intervengono altre dinamiche.
Sono ad esempio molte le relazioni o le unioni che tendono a interrompersi proprio all’approssimarsi della terza età, improvvisamente ci si accorge che la gabbia che gli anni hanno costruito è così stretta da intrappolare ogni spiraglio di luce, le differenze, mai accettate pienamente, finiscono per pesare come macigni e giunti a questo punto nemmeno l’amore più puro può riuscire a salvare i diretti interessati.
Lo scenario descritto potrebbe sembrare quasi desolante, ciò però non vuole dire affatto che rappresenti e coinvolga la totalità delle coppie. Se le massime proverbiali secondo cui la vecchiaia dona anche buonsenso sono veritiere, allora l’obiettivo è quello d’impugnare questa saggezza e usarla come espediente per vivere appieno la propria età.
La legge del tempo può mettere a dura prova qualsiasi unione, ma l’unico modo per passare indenni e uscire vincitori è certamente quella di abbracciare il cambiamento che l’invecchiamento comporta impiegandolo come una nuova fonte ristoratrice tramite cui far fiorire nuovi sentimenti.
Dopotutto fu lo psicologo Fromm a prefigurare l’amore maturo come ovvia conclusione del bisogno dell’altro ed è proprio in questa ottica che bisognerebbe riconsiderare i propri sentimenti.
Una classica coppia adulta, magari al termine della rispettiva carriera lavorativa, è senz’altro vero che ha sondato nei minimi dettagli tutte quelle passioni e sensazioni che hanno animato la loro storia, ma non si può certamente dire che questi siano esauriti del tutto.
Ecco quindi che invecchiare insieme può essere l’occasione per potersi ritrovare in modi del tutto nuovi, scoprire finalmente la totalità dell’altro e far sì che l’unione possa rinsaldarsi ancora di più.
Ovvio come il domandarsi se si sarà davvero in grado di accettare in pieno i cambiamenti o se si sarà capaci di vedere l’altra metà con occhi nuovi siano preoccupazioni legittime da porsi, il lato positivo è che la risposta a tali domande dipende unicamente da ciò che si deciderà di fare e avere la consapevolezza di poter determinare il proprio futuro rientra tra quei doni che la saggezza e la vecchiaia portano con sé.
Invecchiare insieme quindi significa abbandonare la percezione di ciò che si era un tempo, o per lo meno non perdersi in essa ma rievocarla con benevolo e nostalgico ricordo, e adattarsi al flusso del cambiamento.
Decidere di avere coscienza del continuo cambiamento non significa però rassegnarsi e privarsi di tutte le possibilità e le occasioni di vivere una vita piena insieme all’altro, ma è qualcosa che concerne la capacità di sapersi evolvere.
La fase iniziale dell’accettazione non è che la prima tappa di un lungo percorso da poter e dover percorrere insieme in maniera tale il partner diventi una persona nuova di cui innamorarsi ancora più profondamente evitando magari quei piccoli errori o valutazioni che invece sono tipiche dell’intemperie della giovane età.
Come vivere al meglio un invecchiamento condiviso
Rispetto e comunicazione
Se rispetto e comunicazione sono le solide basi su cui fondare qualsivoglia tipo di relazione, è indubbio che lo siano altrettanto una volta che ci si affaccia all’età della maturità.
Da un certo punto di vista diventano ancora più importanti, se non altro perché dopo molto tempo trascorso insieme può essere difficile trovare nuovi spunti di conversazione mai affrontati sinora, ma si tratta di un inganno mentale a cui bisogna sottrarsi prima di restarne intrappolati.
Se come detto il tempo è in grado di trasformare i corpi e le relazioni, il risultato sarà il medesimo con il linguaggio che andrà di nuovo scoperto facendogli assumere nuove forme per una nuova comunicazione.
Un’unione matura non può assolutamente prescindere dall’impegno reciproco. Si è giunti ormai a uno stadio in cui i componenti di una coppia sono molto più che semplici amanti, sono soprattutto confidenti, migliori amici, complici con cui è ancora possibile divertirsi e far riemergere il proprio lato infantile magari.
In uno scenario perfetto la saggezza coincidente con l’età dovrebbe anche eliminare ogni forma di dissidio o eventuale discussione, ma così spesso non è ed è proprio qui che la relazione matura verrà messa alla prova. Se si sarà riusciti ad abbracciare davvero il cambiamento ritrovando e riscoprendo sé stessi e di conseguenza anche l’altro, non ci sarà alcuna nube a offuscare l’orizzonte.
Accettazione
Si dice che l’accettazione sia la chiave di svolta necessaria per poter vivere un’esistenza piena e significativa e se questo vale per una singola persona, tanto più vale se ci si riferisce a una coppia.
Quando una relazione cresce e matura ha bisogno di sempre maggiore comprensione e impegno per far sì che non appassisca e questo sforzo congiunto deve essere portato avanti da entrambi i soggetti coinvolti.
Accettazione, però, non significa affatto rinuncia all’esprimere il proprio punto di vista e cieco accoglimento di ogni singolo aspetto anche quando non si è realmente d’accordo su una determinata questione.
Un’accettazione che non passa attraverso la fase della reciproca comunicazione è destinata ad alimentare le braci che finiranno per bruciare del tutto un’unione che sarebbe ancora potuta durare a lungo se stimolata con i giusti mezzi.
Se dopo un’intera vita trascorsa in compagnia dell’altro le differenze individuali possono emergere con ancora più forza, invecchiare insieme significa accoglierle dolcemente e utilizzarle per coltivare un nuovo lato della relazione scoprendo così nuovi lati del partner e conseguentemente anche di sé stessi.
Godere di ogni momento
Apprezzare ogni singolo istante e godersi tutte quelle piccole gioie quotidiane sono i capisaldi basilari su cui poter costruire e sviluppare una relazione sana capace di evolversi nel tempo e di riscoprire una nuova linfa vitale nell’invecchiamento.
Può sembrare quasi un cliché, ma sono davvero le piccole cose a fare la differenza, soprattutto quando ci si rende conto che la propria unione ha bisogno di evolversi prima di appassire del tutto come una rosa poco curata.
La routine quotidiana e la noia uccidono letteralmente qualunque relazione, ecco perché è bene approfittare di quest’età in cui i frenetici impegni lavorativi cominciano sempre più a diradarsi per poter riscoprire le antiche passioni e spendere tempo prezioso con il proprio partner.
Magari le imprese spericolate e i colpi di testa appartengono ormai al passato, ma invecchiare non vuol dire affatto smettere di divertirsi e se si ha l’occasione di farlo insieme è sicuramente meglio.
Essere di supporto
Quando ci si ritrova a invecchiare insieme vuol dire che l’intera relazione si è basata su una condivisione sana e affidabile.
Ora è arrivato il momento di elevare ancora di più lo spirito di condivisione e far sì che questo si trasformi in un supporto per l’altro su cui poter sempre contare in qualunque occasione.
Importante ricordare, però, che condivisione non significa affatto annullamento personale della propria persona, significa anzi mettere il proprio meglio al servizio dell’altro in maniera tale che da quest’unione possa nascere qualcosa di buono.
Ogni relazione è composta da due individui unici nel suo genere ed è la loro rispettiva individualità che va sempre rispettata ad aver reso possibile intraprendere un percorso di vita condiviso durato così tanti anni.
Quando s’invecchia queste sentimenti e regole morali vanno ancor di più rispettati ed ecco quindi che la condivisione diventa supporto morale e fisico per l’altro, diviene un qualcosa che si sa già è disponibile pur non essendoci una necessità imminente.
Esserci nel momento del bisogno, rappresentare un conforto sia del corpo sia dell’animo per attraversare i periodi bui e tenersi per mano metaforicamente e non durante le varie tappe farà in modo che la propria unione diventi salda e inscalfibile anche agli occhi del tempo.
Creare nuovi ricordi
E’ abbastanza paradossale come concetto, soprattutto se si pensa che giunti all’età della maturità i ricordi che si hanno sono più che sufficienti a ripercorrere la propria intera vita, ma il discorso in gioco qui è un altro.
La creazione di nuovi ricordi da condividere con la propria metà è un processo che non deve mai interrompersi, ogni giorno è quello giusto per vivere nuove esperienze.
L’amore non affoga nei ricordi, ma attinge molto a essi e il modo migliore per mantenerlo vivo è quello di sperimentare ogni giorno la gratitudine per ogni singolo momento condiviso insieme e attivarsi per crearne di nuovi che possano condurre ancora più lontano di quanto non si sia già ora.
Custodire emozioni, sentimenti, esperienze, risate, momenti felici e non, significa essere proprietari di un tesoro da poter lucidare ogni giorno con l’aiuto del partner, un prezioso talmente brillante che il tempo non potrà mai oscurare.
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