Osteoporosi a 50 anni
A una certa età le ossa diventano più deboli e fragili. Il motivo? Le cellule deputate a costruire un nuovo osso non sono in grado di funzionare più così velocemente come quelle che rimuovono il vecchio osso. Di conseguenza, si manifesta una perdita complessiva di tessuto osseo che si traduce in maggior fragilità delle ossa.
Parlando di dati generali, circa una donna su due e un uomo su cinque sopra i 50 anni va incontro a una frattura a causa dell’osteoporosi, quindi è importante mantenere le ossa sane.
Le cause dell’osteoporosi
Come ormai ben sappiamo, pur raggruppando persone della stessa età e dello stesso sesso non è detto che il loro fisico si comporti allo stesso modo. Questa premessa, per la medicina di oggi che punta sempre di più a individuare delle terapie personalizzate, è quanto mai d’obbligo. E così è anche per l’osteoporosi.
Innanzitutto va detto che le cause dell’osteoporosi sono molteplici, anche se possiamo andare a individuare alcuni fattori comuni. Vediamo insieme quali.
- Storia familiare, ovvero è più probabile soffrire di osteoporosi se in famiglia si sono verificati dei casi o se uno dei genitori si è rotto un’anca.
- Avere più di 50 anni, come nei casi cui noi ci riferiamo.
- Sesso femminile. Abbiamo detti che l’osteoporosi è più comune nelle donne. Questo perché generalmente le donne hanno ossa più piccole e con la menopausa diminuiscono gli ormoni estrogeni che rappresentano, invece, in fattore protettivo per le ossa (e non solo).
- Indice di massa corporea troppo basso.
- Alcune condizioni mediche come, per esempio, l’artrite reumatoide, l’ipertiroidismo e il morbo di Crohn.
- Assumere alcuni farmaci come gli steroidi, e ricorrere ad alcuni trattamenti come quelli necessari per il morbo di Crohn.
- Stile di vita scorretto. Se si svolge poca attività fisica, si fuma, si usa alcol in eccesso saremo più facilmente soggetti a incorrere nel rischio di sviluppare presto l’osteoporosi.
La sintomatologia dell’osteoporosi
L’osteoporosi non ha dà sintomi, motivo per il quale risulta impossibile percepire che le nostre ossa si stanno indebolendo. Ecco perché la diagnosi di osteoporosi di solito arriva solo quando si verifica una frattura.
Tuttavia, se prestiamo attenzione, ci sono segnali che, messi insieme, possono rappresentare un quadro clinico che si identifica con l’osteoporosi e di cui è bene parlare al proprio medico.
Ecco quali sono.
- Soffrire di un forte mal di schiena.
- La postura modificata, ovvero la schiena è diventata curva.
- Se l’altezza è diminuita.
Lo stile di vita che contrasta l’osteoporosi
Non ci stancheremo mai di ripeterlo: la prima cura è la prevenzione e, se questa non è stata effettuata, il modo migliore per cercare di porre ai ripari a una condizione clinica già in atto, in questo caso stiamo parlando di osteoporosi, è ripristinare il prima possibile uno stile di vita corretto. Ciò significa mantenere una dieta priva di alcol, abolire il fumo di sigaretta e muoversi con costanza.
Se scendiamo un po’ più nel dettaglio, anche se non è sufficiente, è buona regola inserire all’interno della nostra alimentazione cibi ricchi di calcio. Il calcio, infatti, rappresenta il principale elemento costitutivo delle ossa e, come abbiamo detto, con l’età si riduce sensibilmente. Per gli adulti si stima che sia necessario assumere ogni giorno circa 700 mg di calcio.
Come forse già sappiamo, gli alimenti ricchi di calcio includono:
- Latte;
- Formaggio;
- yogurt e prodotti di soia arricchiti con calcio;
- verdure a foglia verde.
- Frutta secca.
Provate anche ad aggiungere alcuni cibi ricchi di calcio ai pasti o come spuntino. Qualora la carenza di calcio dovesse essere importante, potrebbe essere necessario assumere un integratore di calcio.
A che cosa, invece, bisogna stare attenti? Per esempio a tutti gli alimenti che, se assunti in eccesso, possono ridurre l’assorbimento di calcio. Tra questi il sale, il caffè e gli alcolici (di cui già avevamo sconsigliato l’uso).
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