Integratori per la memoria dopo i 50 anni
Arrivati a una certa età sappiamo bene che la nostra memoria può iniziare a dare qualche piccolo segno di sofferenza. Niente di grave, è tutto normale perché i neuroni tendono a danneggiarsi. Si tratta di un processo fisiologico che fa parte della natura delle cose. È chiaro, però, che bisogna saper distinguere tra quelli che possiamo ritenere come dei normali inciampi dovuti al passare del tempo e il deterioramento della memoria associato invece all’insorgenza di demenze come, per esempio, l’Alzheimer.
Un supporto in aiuto ai primi cedimenti della memoria è rappresentato da alcuni specifici integratori alimentari. Occorre però precisare bene che gli integratori non sono assolutamente da considerare dei farmaci; ovvero non sono in grado di curare alcun tipo di patologia. Motivo per il quale se la perdita di concentrazione, di memoria e di altre funzioni cognitive è indotta da cause patologiche, è necessario rivolgersi al proprio medico che saprà indicare al paziente la strategia terapeutica più indicata.
Va inoltre precisato che, pur non trattandosi di farmaci, prima d’iniziare l’assunzione di qualsiasi integratore, è sempre consigliabile consultare un medico o un farmacista per verificare eventuali interazioni se si stanno assumendo delle terapie o per ricevere consigli personalizzati. Inoltre, è assolutamente importante seguire sempre le dosi consigliate e, se valutati come opportuni, prendere gli integratori con la regolarità indicata.
Le piante utilizzate negli integratori per la memoria
Quali sono allora gli integratori che possiamo assumere per migliorare la nostra memoria? E a base di che cosa sono?
Gli ingredienti che vengono utilizzati negli integratori per la memoria sono soprattutto vitamine, minerali, acidi grassi Omega 3, amminoacidi o loro derivati ed estratti vegetali, che hanno proprietà in grado di stimolare le funzioni cerebrali.
Le piante più utilizzate nelle formulazioni di tali integratori, sono la Centella Asiatica, l’Eleuterococco, il Gynkgo Biloba, il Ginseng, la Bacopa e la Rodiola.
In più, è importantissimo prevedere anche l’integrazione dello zinco che supporta il corretto funzionamento dei sensi e della memoria, oltre che del sistema nervoso centrale. Inoltre lo zinco è a pieno riconosciuto come “minerale anti-stress”.
Per quanto riguarda invece un’eventuale carenza delle vitamine del gruppo B, l’integrazione può ritenersi necessaria perché tali vitamine esercitano un’azione protettiva di tutto il sistema nervoso, oltre a prevenire e rallentare l’invecchiamento cerebrale.
Per gli anziani con accertate carenze mnemoniche è ancor più specifico l’acido folico, perché è in grado di mantenere attivo il cervello preservandone le funzionalità. Senza necessariamente dover assumere un integratore, l’acido folico è presente anche nelle noci, nei fagioli, negli spinaci e in tutte le verdure a foglia verde.
I principali integratori per la memoria
Abbiamo già in parte detto quali sono le piante principali e che cosa è necessario integrare quando a una certa età la memoria inizia a fare cilecca.
Ripercorriamo qui i principali principi attivi e quali benefici possono apportare per la memoria.
Gli Omega 3
Ormai sappiamo praticamente tutto degli acidi grassi Omega 3 e dei molteplici positivi impieghi per il benessere dell’organismo. Uno di questi è, per l’appunto, il sostegno alla funzione cerebrale. In particolare, tutta una serie di studi scientifici dimostra che assumendo questi integratori è possibile migliorare negli anziani sia la memoria sia la concentrazione. A ogni modo, prima di ricorrere a un integratore, il nostro consiglio è sempre quello di cercare di consumare in maggiori quantità gli alimenti che ne sono ricchi, come i pesci grassi tra cui il salmone e le sardine.
Possibili interazioni farmacologiche
Gli Omega 3 sono dotati di un’azione antitrombotica e quindi è possibile che si verifichi un’interferenza con eventuali terapie antiaggreganti. Nel caso in cui si soffra di disturbi della coagulazione, si invita a consultare il proprio medico.
Effetti collaterali e controindicazioni
Tra i possibili effetti secondari provocati dall’assunzione di integratori a base di acidi grassi Omega 3 vanno citati: eruttazione, diarrea e dolori addominali.
Nel caso in cui si sia allergici a qualcuno di questi prodotti si invita a non assumere tali integratori.
Bacopa Monnieri
La Bacopa Monnieri è una pianta che viene impiegata nella medicina tradizionale indiana per migliorare memoria e funzione cognitiva. I suoi estratti contengono composti che favoriscono la crescita delle cellule cerebrali e migliorare la comunicazione neurale.
In base agli studi clinici, la Bacopa è risultata efficace in pazienti con esaurimento nervoso e deficit dell’attenzione con risultati eccellenti.
Quindi la Bacopa viene assunta principalmente per le sue proprietà benefiche sul cervello e come rimedio a cui ricorrere per tutta una serie di problemi psichici e neurologici in particolare se di origine nervosa. Inoltre la Bacopa è ottima per favorire il sonno e per contrastare ogni forma di nervosismo.
Possibili interazioni farmacologiche
Non assumere la Bacopa Monnieri se si assumono farmaci o altri integratori che possano interagire con essa. Inoltre, può potenziare o ridurre l’effetto di alcuni farmaci, come gli antidepressivi, gli anticonvulsivanti, gli anticoagulanti, i sedativi o gli antipertensivi.
In tutti questi casi è consigliabile consultare prima un medico.
Effetti collaterali e controindicazioni
La Bacopa Monnieri è generalmente considerata sicura e ben tollerata dalla maggior parte delle persone. Tuttavia, come è buona regola per ogni integratore naturale, ci sono alcune precauzioni da tener presente. Possono verificarsi effetti collaterali lievi e transitori se la assumiamo a dosaggi elevati o per periodi di tempo troppo lunghi.
Tra gli effetti secondari più comuni, ci sono disturbi gastrointestinali come nausea, vomito, diarrea o crampi addominali. Altri effetti collaterali possibili sono mal di testa, vertigini, sonnolenza o affaticamento.
In rari casi, la Bacopa Monnieri può causare reazioni allergiche, come eruzioni cutanee, prurito o gonfiore. In caso di reazioni avverse gravi o persistenti, si raccomanda di sospendere l’assunzione e consultare il medico.
La Bacopa Monnieri non va assunta:
- nel caso di patologie epatiche o renali, perché potrebbe aggravare il funzionamento di questi organi;
- in caso di ipotiroidismo o ipertiroidismo, perché potrebbe interferire con la produzione degli ormoni tiroidei.
Ginkgo Biloba
Il Ginkgo Biloba è ampiamente utilizzato per sostenere la salute cognitiva dei senior. Si tratta di una pianta dai benefici effetti sulla circolazione sanguigna e dunque capace di migliorare l’apporto di ossigeno e nutrienti al cervello. Gli studi indicano che può migliorare sia la memoria sia l’attenzione negli anziani.
Possibili interazioni farmacologiche
Gli estratti di ginkgo possono interferire con numerosi farmaci, tra cui: anticoagulanti e antiaggreganti, Imao, diuretici, antidepressivi eccetera. IMAO, diuretici, glicosidi cardioattivi, antidepressivi, ecc. Pertanto, se sono in corso particolari terapie farmacologiche, prima di assumere integratori alimentari a base di ginkgo, è bene chiedere consiglio al proprio medico.
Effetti collaterali e controindicazioni
Gli estratti di Ginkgo biloba possono causare alcuni effetti collaterali soprattutto di tipo gastrointestinale, ma in forma lieve.
L’uso degli estratti di Ginkgo è controindicato in caso di allergia nota alla pianta e in presenza di problemi di coagulazione.
La curcuma
La curcuma ha molti effetti benefici noti, tra cui le sue proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. La sua componente attiva, la curcumina, è stata oggetto di numerosi studi per i suoi effetti benefici sul cervello. Gli integratori a base di questa spezia, infatti, migliorano la memoria e la funzione cognitiva negli anziani.
Eleuterococco
Gli integratori a base di eleuterococco più che per la memoria possono rivelarsi utili per i cali di stanchezza fisica e mentale che hanno come diretta conseguenza una minor memoria e un abbassamento della concentrazione. Ciò è dovuto gli eleuterosidi contenuti nella pianta.
Possibili interazioni farmacologiche
Gli estratti di eleuterococco potrebbero interferire con l’insulina e con alcune categorie di antibiotici.
Effetti collaterali e controindicazioni
L’assunzione di integratori per la memoria a base di eleuterococco potrebbe causare la comparsa di mal di testa, irritabilità e insonnia.
Non assumere tali integratori se vi è allergia nota alla pianta e nei casi in cui si soffra d’insonnia e/o d’ipertensione.
Ginseng
Anche il ginseng viene utilizzato per contrastare stanchezza e fatica sia fisica sia mentale. Tale capacità può consentire il recupero delle funzioni cognitive in condizioni di stress psico-fisici.
Possibili interazioni farmacologiche
Il ginseng e i prodotti che lo contengono potrebbero interferire con l’attività dei farmaci anticoagulanti e antiaggreganti, con l’insulina, i cortisonici e molti altri. Ecco perché è importante informarsi sempre bene prima di utilizzarli e mai prima di aver consultato il proprio medico.
Effetti collaterali e controindicazioni
In seguito all’assunzione del ginseng possono manifestarsi effetti indesiderati come mal di testa, vomito, agitazione e insonnia.
Si sconsiglia l’uso del ginseng se si è affetti da grave patologia psichiatrica e malattie cardiovascolari.
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