Orto in città: lo sapreste coltivare?
Se “prima” l’orto era una sana abitudine, post-Covid è diventato una necessità. Coltivare ortaggi e aromi su balconi e terrazzi è terapeutico, fa bene all’umore e ci rende migliori. Prendersi cura del proprio angolo verde è un’attività che sazia l’anima e colma quel senso di vuoto che assale negli afosi, interminabili pomeriggi d’estate. Con la grande soddisfazione di poter portare in tavola prodotti cresciuti con le proprie mani. Pronti a provare? Davide Cerruto – garden designer – ci ha svelato qualche trucco per diventare dei veri ortisti di strada.
Lo spazio: come organizzarlo e cosa coltivare
Le colture ortive per svilupparsi in maniera adeguata hanno bisogno in primis di una buona esposizione alla luce del sole. «Senza sole non c’è orto, c’è poco da fare; – spiega Davide Cerruto – quindi scegliete l’angolo meglio esposto a est-sud-ovest (se è in ombra meglio desistere, non sprecate tempo e risorse) e poi piantate senza ritegno, ma sempre a quinconce. Che significa? “Quinconce” è una tecnica che si usa da secoli in agricoltura per ottimizzare gli spazi: le file di coltivazione sono sfalsate, con una disposizione analoga al cinque raffigurato sui dadi da gioco (da qui il nome). In questo modo – prosegue – le piante prendono un quantitativo maggiore di luce e aria e, in sostanza, crescono meglio e producono di più». Se avete la fortuna di avere tanto spazio a disposizione, Cerruto suggerisce di costruire dei cassoni in legno e sfruttare tutti i vantaggi dell’orto a sponde rialzate: il terreno rimane soffice perché non lo si calpesta, i lavori di manutenzione sono più semplici, esteticamente è molto più bello. Insomma poca fatica, tanta resa. Il bello di fare l’orto in cassone è che avendo più spazio rispetto al classico vaso si possono fare consociazioni piantando più di un ortaggio; in una cassetta 100x50x30 di altezza, ad esempio, potete mettere due piante di pomodoro dietro, davanti le insalate e il basilico e anche una piantina fiorita per attirare le api. Il giardino delle erbe è un classico, con le aromatiche non avete che l’imbarazzo della scelta. Al posto del rosmarino classico usate il rosmarino prostrato: è uguale ma è più efficiente come uso dello spazio. Al posto della salvia officinale usate quella porpora: ha lo stesso aroma ma è molto bella come colore. Al posto del pomodoro cuore di bue coltivate i ciliegini: sono più produttivi nei piccoli orti.
Il capitolo “frutta”: cosa coltivare
Idee fruttariane da mettere sul balcone. Se avete poco spazio, ad esempio sul balcone, potete sperimentare l’emozione di coltivare i piccoli frutti: ribes, fragole, more, mirtilli, magari dei peperoncini. «Le fragole le potete coltivare davvero ovunque: in vasetti di recupero, tra l’insalata, appollaiate su un pezzo di grondaia, ricadenti da un basket. Vogliono poco – dice Cerruto – e difficilmente deludono, specie se le curi bene in primavera». Il mirtillo gigante americano (Vaccinium corymbosum, per la precisione) è una pianta bella e preziosa, che in estate vi delizia con una cornucopia di frutti, squisiti sul gelato o in crostata; in autunno le foglie si colorano di un fuoco di artificio di rosso, giallo e arancio prima di cadere. «Se lo posizionate in un mastello di almeno 50 litri crescerà bene, fino a diventare un alberello di un paio di metri. Ma ricordate una cosa – sottolinea il garden designer -: usate terriccio specifico per piante acidofile (idem per il concime) altrimenti niente mirtilli».
L’acqua dell’orto è sacrosanta
E’ fondamentale mettere in campo tutti gli espedienti che potete per preservare l’elemento acqua. In primis quando c’è il sole l’acqua evapora in fretta, quindi investite in una centralina a tempo e bagnate sempre poco prima dell’alba, così le vostre preziose piantine hanno il tempo di bere in pace. La seconda cosa da fare è mettere paglia secca sopra la terra, così il terreno rimane fresco a lungo. Terzo punto, mescolate al terriccio del cippato di ramaglie fresche (i legnetti delle potature sminuzzati) e poi ricoprite anche il suolo intorno alla vostra mini piantagione con uno strato di 5-6 cm dello stesso materiale. La ramaglia fresca assorbe acqua e la rilascia lentamente; questa tecnica di coltivazione innovativa ideata in Francia (metodo BRF), consente di risparmiare tantissima acqua. «Vicino all’orto mettete qualche piantina fiorita – consiglia Cerruto – come tagete, zinnie, gazanie, ortensie. Più api e insetti impollinatori riuscite ad attirare vicino al vostro orto, maggiore sarà il raccolto. Le api arrivano, attingono dai fiori e poi passano dalle altre piante per il dessert. E poi l’orto giardino è davvero un’arte, abbellite il vostro angolo con piante insolite e scenografiche. Ad esempio: il famigerato Ricino (Ricinus communis), è in realtà una pianta spettacolare, con foglie porpora e frutti spinosi di un rosso acceso che danno un tocco esotico al tuo angolo. Ah, questa però non mettetela in tavola: è velenosa».
Una pianta nuova? Subito a dimora
Siete tornati a casa con 12 piantine di lattuga gentilina, 5 pomodori costoluti e 6 zucchine? «Bene, ora però non perdete tempo, mettete a dimora tutto entro 24 ore, – suggerisce Cerruto – quando il vostro entusiasmo è ancora alle stelle!». Ma attenzione: sarebbe meglio non comprare le piante a inizio settimana, il momento ideale per l‘acquisto è il venerdì pomeriggio. Così, mal che vada, avrete tutto il sabato a disposizione per occuparvi di loro. Per venire incontro alla nuova tendenza dell’“orto fai da te”, su Amazon è possibile acquistare kit per ogni gusto.
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