Benessere psicofisico: ecco come si raggiunge
Al giorno d’oggi è fondamentale prendere decisioni e adottare comportamenti che conducono a un maggiore benessere sia sul piano fisico, sia su quello mentale. Essendo strettamente collegati, anche solo trascurare uno tra i due piani porta a uno squilibrio. Dalla frenesia dei ritmi contemporanei fino all’onnipresenza dello smartphone: sono molti i fattori che possono contribuire a minare il livello di benessere e a innalzare invece quello dello stress. Se a qualsiasi età si rivela indispensabile mettere in atto strategie consapevoli per contrastare tale processo, a 60 anni è importante concentrarsi sui propri bisogni, imparando ad ascoltare le necessità del corpo e della mente e a lasciar andare ciò che non si può davvero controllare. All’interno di quest’approfondimento vediamo quali sono i modi migliori per raggiungere il benessere psicofisico una volta compiuti i 60 anni, nonché alcuni consigli utili da mettere in pratica nell’ottica di godere di una migliore qualità della vita.
Imparare ad ascoltarsi davvero
Per riuscire a vivere bene a 60 anni l’aspetto fondamentale che non deve mai essere trascurato si ritrova in un attento ascolto dei bisogni. I sintomi di un lieve malessere corporeo sono spesso collegati a uno stato psicologico non ben identificato. L’essere umano è infatti un organismo unico, nel quale corpo e mente non devono essere considerati come due elementi separati. Non stupisce dunque che eventuali sensazioni di disagio psicofisico vengano accentuate quando una persona non recepisce oppure ignora consapevolmente i piccoli e grandi segnali che arrivano dal proprio corpo. Ciò porta infatti a un circolo vizioso nel quale risalire alle cause iniziali dello stato di malessere diventa pressoché impossibile.
Una volta raggiunto l’importante traguardo dei 60 anni, le persone tendono in media a non doversi occupare più con frequenza e impegno dei figli oppure di impegni lavorativi davvero frenetici. Ecco perché questa fase della vita è ideale per apprendere ad ascoltarsi veramente, dando maggiore rilevanza alle proprie necessità dopo aver trascorso gli anni precedenti a concentrarsi su quelle altrui. Tuttavia, è importante notare che non tutti gli individui sono per natura inclini ad ascoltarsi, soprattutto coloro che hanno passato decenni a mantenersi impegnati. In tal senso possono rivelarsi particolarmente utili dei corsi di yoga o meditazione, focalizzati proprio sulla ricerca di una maggiore capacità di connessione con gli effettivi bisogni del corpo e dell’anima. Nel corso delle lezioni di yoga, infatti, le persone apprendono a riconoscere ciò di cui hanno realmente bisogno, con il beneficio aggiunto di fare attività fisica e di concentrarsi sulla spiritualità. Chi preferisce seguire un’altra strada per raggiungere il benessere psicofisico può optare per diverse alternative. L’aspetto importante è sempre quello di non temere di essere onesti con se stessi, un prerequisito fondamentale per imparare a stare meglio.
Coltivare passioni e hobby a 60 anni
Per stimolare la curiosità a qualsiasi età è importante avere degli hobby, che possono essere di tipo culturale, così come più o meno attivi dal punto di vista fisico. Contrariamente a quel che alcune credenze comuni vorrebbero perpetrare, a 60 anni non si è vecchi. Ciò è ancor più vero al giorno d’oggi, in quanto tutte le tappe importanti della vita sono spostate più in avanti e al tempo stesso sono aumentate le possibilità per coltivare la propria creatività. Dall’università della terza età fino ai viaggi organizzati, passando per le attività culturali e sportive a livello locale: sono davvero molte le opportunità da cogliere nell’ottica di mantenersi impegnati in modo piacevole. A seconda degli interessi specifici, infatti, ogni persona può scegliere di dedicarsi a quel che maggiormente si allinea con le proprie inclinazioni. Non si dovrebbe considerare il raggiungimento dei 60 anni come un momento di stallo, bensì come una rinnovata partenza per esplorare le proprie passioni. In virtù del fatto che a quest’età le persone sono più mature e meno in balia del giudizio altrui, non esiste occasione migliore per coltivare un hobby. All’avvicinarsi di questo traguardo, già solo il fatto di trovarsi a programmare le varie attività alle quali sarà possibile dedicarsi grazie al tempo libero a disposizione può contribuire nettamente ad alleviare stress e preoccupazioni della vita quotidiana. Dal punto di vista pratico è importante tenere a mente che non esiste alcuna pressione alla quale soccombere per decidere quali sono gli hobby più appropriati in base all’età. Tutto ciò che stimola la curiosità intellettuale o permette all’individuo di sentirsi bene con se stesso rappresenta una strada da esplorare. Pur non ponendo limiti alla fantasia e alle inclinazioni personali, esistono attività che hanno dimostrato nel corso del tempo un’efficacia comprovata nel migliorare il livello di benessere psicofisico. Tra quelle più diffuse spicca certamente il giardinaggio, il cui impatto positivo sulla mente e sul corpo non può essere sottovalutato. Prendersi cura delle piante o di un piccolo orto stando a contatto con la natura consente di fare una moderata attività fisica e soprattutto di allontanare i pensieri negativi.
Dai cruciverba per trascorrere il tempo da soli fino alle emozionanti partite di carte assieme agli amici: anche concentrarsi su giochi che stimolano il cervello può aiutare. Una volta compiuti i 60 anni si può coltivare il proprio interesse per la musica e il teatro, partecipando a concerti o acquistando biglietti per rappresentazioni che favoriscono la discussione e portano a conoscere nuove persone. Inoltre, chi ha un animale domestico può approfittarne per fare lunghe passeggiate, grazie alle quali trovare altri amanti degli animali con cui creare un gruppo affiatato. Questi sono solo alcuni degli esempi di attività a cui dedicarsi per migliorare il proprio benessere.
Navigare la vita: un viaggio più semplice grazie al giusto atteggiamento
Come si può evincere anche da un pensiero sul benessere psicofisico di Vale Grey Model, gli eventi possono incidere in maniera negativa sul livello di benessere solo fino a quando non si adatta un approccio diverso, arrivando a concentrarsi prevalentemente sulla propria reazione. Nel momento in cui si comprende di non avere un reale potere su ciò che ci capita, bensì sul modo in cui reagiamo e guidiamo le risposte, infatti, è possibile acquisire una nuova consapevolezza, che di conseguenza porta poi a una maggiore serenità. Sempre prendendo spunto dall’esempio di pensiero sul benessere psicofisico, si riesce a notare come attraverso un approccio di accettazione lo stress si riduce, poiché non è necessario vivere sempre con l’idea di dover essere preparati su svariati fronti. Adottando un atteggiamento di adattabilità si diventa paradossalmente molto meno scalfibili anche dalle circostanze negative. Ciò consente di affrontare eventuali problemi uno alla volta, senza lasciarsi prendere dall’ansia che spesso può comprensibilmente portare a una percezione distorta e talvolta pessimistica degli scenari. Si tratta di aspetti tutt’altro che secondari, poiché intervenendo in maniera consapevole sulle nostre risposte agli eventi esterni, esercitiamo in realtà l’unica forma di controllo possibile, ottenendo anche il vantaggio di mantenere la lucidità e non cadere in preda dei nemici più temibili del benessere psicofisico. In conclusione è possibile affermare che la vita può essere paragonata a tutti gli effetti a un viaggio, durante il quale possono capitare numerosi incidenti di percorso, così come piccole deviazioni che finiscono per creare frustrazione. Nell’ottica di raggiungere e cercare di mantenere in modo costante un benessere psicofisico ottimale, imparare a guidare con serenità adottando gli accorgimenti appena presi in considerazione può fare la differenza, oltre a migliorare nettamente la qualità della vita.
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