I migliori circuiti di sci di fondo in Italia
Nella stagione invernale le zone del nord Italia sono meta di turisti che amano trascorrere le loro vacanze sulla neve. Le località alpine dispongono di molte attrazioni, dalle piste per lo sci alpino a quelle per il fondo, dai Palazzi del Ghiaccio alle piste per bob e slittino. L’Italia si è aggiudicata anche l’organizzazione dell’edizione 2026 delle Olimpiadi invernali, che si svolgeranno tra Milano e Cortina e anche questo ha contribuito a dare una spinta maggiore al turismo sportivo. Rispetto al passato anche in Italia si è molto diffusa la pratica dello sci di fondo, anche per l’aumento delle piste a disposizione, che consentono oltre che di praticare l’attività sportiva preferita, ognuno con il proprio ritmo, di godere anche delle bellezze della natura imbiancata e dei panorami. Ecco una carrellata delle 10 piste di fondo da non perdere tra quelle italiane.
L’anello di Armentarola in Alta Badia, provincia di Bolzano
Questo anello, che si trova a San Cassiano, durante gli ultimi anni ha subito diversi ampliamenti e revisioni e oggi presenta vari anelli per lo sci di fondo, con una lunghezza complessiva di circa 26 chilometri. Facilmente accessibile dalla statale che porta al passo del Tonale, in località Sarè, l’anello di Armentarola offre un ventaglio molto ampio di percorsi grazie anche agli impianti di innevamento programmato che permettono di praticare lo sci di fondo sia agli sportivi allenati che ai principianti. Oltre alla bellezza delle piste colpisce il quadro di panorami straordinari che si possono ammirare durante l’attività sportiva.
Il vasto pianoro infatti è dominato dalle Conturine e i percorsi si snodano anche attraverso i boschi. A completare il centro negli ultimi anni è arrivato anche un campo di tiro che permette di allenarsi per il biathlon. Per gli sportivi sono presenti anche un punto di ristoro a metà percorso, presso la nota baita Prè da Costa e uno presso il Centro del fondo.
Pista Cortina-Cimabanche-Carbonin-Landro-Dobbiaco
Conosciuta anche con la denominazione di “Ferrovia” questa pista nasconde un tracciato tra i più emozionanti di tutto l’arco alpino. Lungo lo stesso percorso ma marciando in senso contrario viene disputata ogni anno anche la Gran Fondo Dobbiaco – Cortina che nel 2020 ha raggiunto la sua 43esima edizione.
Il tracciato della pista è lungo quasi 27 chilometri e deve il suo nome al fatto di seguire fedelmente quello della Ferrovia storica delle Dolomiti, che si snoda da Cortina alla Nordic Arena di Dobbiaco. A questo si aggiunge la bellezza dei panorami che vanno da quello del lago di Landro a quello di Dobbiaco, mantenendo in vista lo spettacolo assicurato dalla sagoma delle Tre Cime di Lavaredo.
Chi percorre questa pista proverà una emozione insolita, quella di attraversare le gallerie della vecchia ferrovia, illuminate e innevate artificialmente e anche un ponte metallico sospeso che permette una vista mozzafiato. Questa pista è adatta a tutti gli sportivi, ma per i meno allenati si consiglia di effettuare la partenza da Cortina e di arrivare fino a Landro per poi utilizzare un efficiente servizio di bus per il ritorno, dopo un ristoro presso il ristorante lago di Landro con la degustazione di un ottimo strudel.
Pista della Val Troncea
La Pista della Val Troncea si trova in Piemonte, a Pragelato, ed è nota per aver ospitato le gare che si sono svolte durante le Olimpiadi invernali nel 2006. A Pragelato, oltre alle due piste agonistiche molto impegnative che hanno una lunghezza di 6,2 chilometri per la tecnica classica e di 3,8 chilometri per la tecnica libera, è disponibile un tracciato turistico che può essere percorso facilmente da tutti gli amanti dello sci di fondo.
La lunghezza totale dell’anello è pari a 15 chilometri ed è classificato come difficoltà intermedia. Percorrendo questa pista si possono ammirare splendidi panorami passando a fianco del torrente Chisone e proseguendo poi all’interno del Parco Naturale per circa 6 chilometri. Un quadro paesaggistico che lascia tutti incantati.
Centro del fondo di Monte Pana
Questo centro si trova in provincia di Bolzano e può essere raggiunto partendo da Santa Cristina in val Gardena, sia utilizzando la propria automobile che la comodissima seggiovia. Si tratta di una vera e propria oasi di tranquillità che mette anche la Val Gardena, da sempre patria dello sci alpino, ai primi posti anche per quanto riguarda lo sci di fondo.
Il centro è stato realizzato di recente ed è ancora poco noto al grande pubblico. Comprende ben 9 percorsi diversi, così come il loro grado di difficoltà, ed è quindi adatto a tutti. Le piste, che si trovano a circa 1660 metri di altitudine, si inoltrano nel bosco del Sassolungo e permettono di vedere ampi panorami della vallata e delle vette dolomitiche che la circondano.
Uno dei tracciati permette di arrivare sino alla base dell’Alpe di Siusi, partendo da La Buja, e successivamente di inoltrarsi nel circuito sul quale si trova il rifugio Tirler. Specialmente per i meno esperti, per il viaggio di ritorno è preferibile utilizzare il bus navetta.
Arena Alto Adige di Anterselva
Conosciuto con il nome di Arena Alto Adige, questo centro del fondo si trova ad Anterselva in provincia di Bolzano. Dopo il grande successo dei mondiali di biathlon che si sono svolti in questo centro nel mese di gennaio del 2016, è arrivato subito il bis con l’assegnazione del mondiale 2020, che si è svolto nello scorso mese di febbraio. Inoltre sarà una delle location che ospiteranno le Olimpiadi del 2026.
Lo sviluppo totale delle piste disponibili nell’Arena Alto Adige è di circa 60 chilometri e danno agli appassionati la possibilità di scoprire una vallata incontaminata nella quale i boschi la fanno da padrone e di raggiungere il lago di Anterselva che si trova presso il passo Stalle. L’accesso al centro è possibile dalla Val Pusteria e durante il percorso si può sostare al punto di ristoro della malga Huber, dove è possibile gustare i piatti della cucina tipica pusterese.
Pista Monterosalauf a Gressoney-St-Jean
Questo centro per lo sci di fondo si trova in Valle d’Aosta ed è costituito dalla somma dell’anello Gressoney-St-Jean, che si trova a 1380 metri di altezza, e della pista Monterosalauf sulla quale si svolge l’omonima Gran Fondo.
Gli appassionati con minore esperienza e con minor allenamento possono usufruire dell’anello del laghetto Gover che ha una lunghezza di 5,2 metri ed è classificato come difficoltà media e si trova nelle vicinanze della scuola di sci, mentre i più preparati possono scegliere tra la pista Rong, con 4,5 chilometri di lunghezza, e della Biel, con un percorso di circa 4 chilometri.
In tutti i casi gli sciatori possono ammirare dei magnifici panorami alpini sia con il gruppo del Lyskamm che con le case antiche che si trovano lungo il percorso. Il centro di fondo di Gressoney-St-Jean offre anche molte possibilità di ristoro.
Pista del Sole San Candido-Sesto-Fiscalina
Questa pista, che si trova in provincia di Bolzano, ha una lunghezza di circa 15 chilometri ed è adatta specialmente ai principianti in quanto richiede una buona attenzione solo in 2 passaggi molto brevi.
Pur senza grandi emozioni dal punto di vista sportivo, gli appassionati di sci di fondo percorrendo questa pista possono ammirare una grande varietà di ambientazioni, iniziando con le pendici delle Dolomiti di Sesto per proseguire con il parco naturale che si trova sotto le Tre Cime di Lavaredo e giungere infine al famoso rifugio Fondovalle.
Questo rifugio è noto anche per aver ospitato in molte occasioni l’ex presidente della Repubblica, Napolitano durante le sue ferie estive, e molte altre personalità politiche straniere. Qui si può effettuare una sosta durante il percorso per poter gustare la sua cucina tipica e trovarsi al centro di una eccellente accoglienza.
Anello di Riva di Tures
Questo anello per lo sci di fondo si trova all’imbocco della valle Aurina, in provincia di Bolzano a circa 1600 metri di altezza, vicino a Campo Tures. La valle di Riva è uno dei comprensori che garantisce sempre un innevamento ideale tra tutti quelli presenti nell’area delle Dolomiti.
L’unico neo è rappresentato dalle basse temperature, che al mattino possono sfiorare i -10°C anche nel mese di febbraio. Questo centro è molto ben attrezzato, sia con la presenza di spogliatoi gratuiti ben riscaldati che di punti di ristoro.
La lunghezza della pista è di 15 chilometri e vede vari percorsi, adatti a tutti, nella splendida atmosfera della valle e con la possibilità di ammirare i panorami della Cima di Forca delle Vedrette di Ries. Nella zona della pista che percorre la parte più alta della valle è d’obbligo una sosta per ristorarsi alla baita Jausenstation Angerer, nella quale ci si immerge nella tipica atmosfera tirolese.
Pista degli Abeti di Schilpario
Questa pista, che si trova in provincia di Bergamo, è uno degli anelli da sci di fondo più tecnici e completi d’Italia. Il suo percorso si snoda all’interno della pineta che riveste i due lati della conca che sale sino al passo del Vivione e dei Campelli.
L’anello, che parte ad una altitudine di 1152 metri, ha una lunghezza complessiva di 10 chilometri e una caratteristica unica rappresentata dai ponticelli in legno che permettono di attraversare varie volte il torrente Dezzo.
Per gli appassionati dello sci di fondo sono disponibili percorsi con lunghezze e difficoltà diverse, in modo da garantire divertimento a tutti, dai principianti agli esperti. Su questa pista, che è omologata anche per gare a carattere internazionale, si può sciare sia con la tecnica classica, a passo alternato, che con quella dello skating.
Alpe di Siusi
Uno degli irrinunciabili paradisi per gli amanti dello sci di fondo è il circuito dell’Alpe di Siusi, che si trova in provincia di Bolzano. La lunghezza totale delle piste disponibili nel comprensorio è di 80 chilometri e comprende percorsi adatti a tutte le categorie di appassionati.
Le piste sono molto curate dal punto di vista dell’innevamento e della preparazione della neve. L’esposizione al sole è molto piacevole e anche il panorama è molto vario e offre una vista eccezionale sulle vicine montagne del gruppo delle Dolomiti.
L’accesso è possibile con varie modalità tra le quali la telecabina che parte da Castelrotto e il bus navetta da Monte Pana. In entrambi i casi si deve poi proseguire con un bus di linea fino a Ritsch. Tra le piste di varia difficoltà una buona accoppiata è quella formata da Sassolungo e Sassopiatto. Punti di ristoro disponibili presso i rifugi e gli alberghi dell’Alpe.
In mancanza di code alle ovovie, si punta alla pianura e alla natura
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