Sodio basso: quando preoccuparsi
La mancanza di sodio, meglio nota come iponatriemia, si verifica quando il corpo contiene poco sodio rispetto alla quantità di liquidi con un valore inferiore a 135 mml/l. I valori inferiori a 120 sono considerati una patologia grave.
Il sodio basso può essere la conseguenza di un’eccessiva assunzione di acqua rispetto al sodio (sale) o di un’eccessiva perdita di sale rispetto all’eliminazione di liquidi.
I motivi principali dell‘iponatriemia sono l’eccessivo consumo di acqua durante la giornata, l’assunzione di farmaci diuretici, l’insufficienza renale cronica o uno scompenso cardiaco. In pazienti ospedalizzati, anche un’eccessiva infusione di glucosio può portare a iponatriemia.
Cos’è l’iponatriemia? Cosa succede se si ha il sodio basso
Il sodio è un elettrolita che aiuta a regolare la quantità di acqua all’interno e intorno alle cellule e a mantenere la stabilità della pressione sanguigna. Non è prodotto dal corpo, è ottenuto attraverso il cibo. Senza sodio, nervi e muscoli non possono funzionare correttamente. L’iponatriemia è una condizione in cui il livello di sodio nel sangue è al di sotto del normale. Succede quando c’è uno squilibrio nel sistema fisico-chimico che regola l’assorbimento e l’escrezione di acqua e sodio nel corpo ed è strettamente correlato all’invecchiamento, ma può verificarsi anche a causa dell’uso di alcuni farmaci o per la presenza di particolari stati patologici.
I principali segni di iponatriemia sono: confusione mentale, propensione alle cadute, deficit di coordinazione, cambiamenti comportamentali, convulsioni e, nei casi più gravi, coma. In generale, l’iponatriemia acuta, che si manifesta in meno di 48 ore, è più pericolosa dell’iponatriemia cronica, che si sviluppa lentamente nel tempo.
I fattori che influiscono sui livelli di sodio nel sangue
Alcuni fattori possono influire in modo rilevante sui livelli di sodio nel sangue e possono far aumentare il rischio di iponatriemia. Ecco quali sono i fattori di rischio del sodio basso.
- Età: il sodio basso è più comune negli anziani, in quanto la condizione è correlata all’invecchiamento, a un maggiore uso di farmaci in modo continuo e a una maggiore probabilità di sviluppare malattie croniche che alterano l’equilibrio del sodio nel corpo.
- Farmaci che causano iponatriemia: l’uso di farmaci come diuretici, antidepressivi e analgesici può aumentare il flusso di urina e sudore, provocando un dispendio eccessivo di sodio.
- Droghe: anche l’uso di droghe provoca un calo dei livelli di sodio nel corpo.
- Attività fisica intensa: la pratica intensa di esercizi fisici porta le persone a bere molto. Per quanto ciò aiuti a mantenere l’equilibrio, bere grandi quantità di acqua può diluire il sodio presente nel flusso sanguigno, portando all’iponatriemia.
Perchè scende il sodio: quali le cause dell’iponatriemia
Le cause patologiche che possono determinare l’abbassamento dei livelli di sodio nel sangue sono diverse. Vediamo quali sono le principali.
- Problemi cardiaci, renali e epatici, come insufficienza cardiaca congestizia e alcune malattie renali e del fegato che possono portare all’accumulo di liquidi nel corpo.
- Sindrome da inappropriata secrezione dell’ormone antidiuretico, in cui il corpo produce alti livelli di ormone antidiuretico (ADH), inducendo il corpo a trattenere grandi quantità di acqua che si perde nelle urine insieme a una quantità molto elevata di sodio.
- Vomito e diarrea cronica che fanno perdere all’organismo molti liquidi e, di conseguenza, anche molti elettroliti, come il sodio.
- I cambiamenti ormonali causati da determinate condizioni di salute, come il morbo di Addison, influenzano la capacità delle ghiandole surrenali di produrre ormoni che aiutano a mantenere l’equilibrio di sodio, potassio e acqua nel corpo. Anche bassi livelli di ormoni tiroidei possono anche causare iponatriemia.
Queste stesse cause possono causare anche un aumento eccessivo del potassio nel sangue.
Come abbassare il potassio? Fortunatamente esistono rimedi nautrali ai quali si può ricorrere per ridurlo velocemente.
Sodio basso: quali sono i sintomi?
Quando manca il sodio nel sangue si verificano alcuni sintomi evidenti. Ecco quali sono:
- nausea e vomito,
- mal di testa,
- confusione mentale,
- perdita di energia, stanchezza e sonnolenza,
- irrequietezza e irritabilità,
- debolezza muscolare e spasmi,
- crampi.
I casi gravi di iponatriemia possono portare a convulsioni e, persino, al coma.
Diagnosi di iponatriemia
La diagnosi di iponatriemia si basa su una valutazione medica, effettuata in consultazione e con esami del sangue per valutare il dosaggio di sodio nel sangue. I valori di riferimento per questo test dovrebbero essere compresi tra 135 e 145 mEq/L. Pertanto, concentrazioni inferiori a 135 mEq/L confermano la diagnosi.
Possibili complicazioni del sodio basso
Nei casi di iponatriemia cronica, i livelli di sodio nel corpo diminuiscono gradualmente in circa 48 ore o più. Inoltre, anche i sintomi e le complicanze derivanti da questo tipo di carenza sono più moderati.
In caso di iponatriemia acuta, i livelli di sodio, invece, diminuiscono rapidamente, il che può provocare effetti potenzialmente pericolosi sull’organismo, come l’edema cerebrale, che, se non trattato rapidamente, può portare a uno stato di coma.
Le donne in premenopausa sono a maggior rischio di danni cerebrali correlati all’iponatriemia. Questa relazione sembra essere direttamente collegata all’effetto causato dagli ormoni sessuali femminili sulla capacità del corpo di bilanciare i livelli di sodio nel corpo.
Sodio basso: quale trattamento?
Quando il livello di sodio è inferiore a 125 mml/l, è necessario il ricovero in ospedale. I medici, fatte le opportune valutazioni, tratteranno la carenza in base all’eventuale patologia sottostante. Ad esempio, se è un farmaco a causare l’abbassamento del sodio, probabilmente se ne interromperà la somministrazione fino a quando la situazione complessiva non si normalizzerà e le condizioni del paziente si stabilizzeranno.
Può anche essere raccomandata la restrizione dei liquidi (non più di un litro di acqua al giorno).
Il trattamento per l’iponatriemia consiste, dunque, fondamentalmente nel trattare la causa del basso livello di sodio nel corpo. Inoltre, è importante valutare l’intensità dei sintomi e se la condizione è acuta o grave.
Ma, in parole povere, cosa fa aumentare il sodio nel sangue? Nei casi meno gravi, il medico può raccomandare cambiamenti nello stile di vita o interrompere o sostituire alcuni farmaci. Aggiungere un po’ più di sodio alla dieta, bere un po’ meno acqua e interrompere l’assunzione di diuretici, ad esempio, può aiutare a migliorare la salute del paziente.
L’iponatriemia è curabile e l’esito del trattamento dipende molto dalla causa sottostante. Esiste tuttavia la condizione di iponatriemia cronica associata alla sindrome da inappropriata secrezione di ormone antidiuretico, in cui il paziente presenta ricorrenti bassi livelli di sodio. In questo caso, è necessario un monitoraggio frequente.
Come prevenire il sodio basso
Ecco, infine, alcune indicazioni per prevenire l’abbassamento dei livelli di sodio nel sangue.
- Trattare correttamente la causa: seguire il trattamento specifico per le condizioni che potrebbero causare l’iponatriemia, come il morbo di Addison.
- Analizzare il proprio stile di vita: se ci si trova in una condizione medica che aumenta il rischio di iponatriemia o se si stanno assumendo farmaci diuretici, bisogna essere attenti a che non si verifichino i tipici segni e sintomi dei bassi livelli di sodio nel sangue.
- Prestare attenzione durante l’attività fisica: le persone che praticano un’intensa attività fisica dovrebbero bere molta acqua per reintegrare i liquidi persi con il sudore. Tuttavia, gli atleti dovrebbero fare attenzione a non ingerire quantità d’acqua superiori a quelle di cui hanno bisogno.
- Controllare la dieta: se si mangiano cibi a basso contenuto di sodio, si consiglia di aggiungere un po’ più di sale ai pasti. Senza esagerare, però, perchè, come è noto, l’eccesso di sodio dieta può causare numerosi problemi di salute, come l’ipertensione.
- Attenzione anche all’assunzione di acqua in eccesso: idratarsi fa bene, ma l’acqua in eccesso può essere dannosa. Si consigliano, soprattutto in estate, frutti ricchi di acqua come l’anguria e il melone che aiutano a placare la sete e fanno molto bene alla salute.
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