Covid-19, non solo mascherine
A guardare indietro nel tempo, guardando sui libri di storia, pare una scena già vista: le maschere per proteggersi dalle malattie, si indossavano anche in passato, basta ricordare la peste del 1400, e i quadri che raffigurano quegli iconici medici con il naso adunco che oltre a proteggere, spaventavano non poco. Gli asiatici invero le hanno sempre usate in luoghi pubblici affollati, i giapponesi soprattutto nelle subculture Hayuku. Ebbene, oggi la “nostra peste” si chiama Coronavirus e ormai da mesi ci ha imposto precauzioni che hanno cambiato la nostra vita quotidiana. Anche in fatto di moda. Perché le mascherine sono diventate accessori imprescindibili.
Le mascherine approdano nelle sfilate
Alle ultime fashion week tra show virtuali, spettacoli nel rispetto del distanziamento sociale ed eventi all’aperto, hanno sfilato modelle con mascherina, turbanti coprenti il volto, persino dal gusto sadomaso. Il parterre, obbligato a indossarla, ne ha sfoggiate di tutti i tipi, anche home made con tessuti originali di Louis Vuitton e Fendi (che a loro volta ne producono e ne vendono online). E poi essendo uno show, spettacolarizzare anche in tempi di Covid, almeno per qualche giorno, è stato possibile. Alla New York Fashion Week, per esempio, l’influencer americana Michelle Madonna si è presentata con un futuristico casco anti-Covid, una “bolla” protettiva, simile ai caschi degli astronauti, realizzata da una startup di New York. Buyer giapponesi hanno preferito una visiera di plexiglass personalizzata Chanel. Insomma, la mascherina fa tendenza. Senza prendere sotto gamba la situazione, persino Burberry ha svelato le sue mascherine con motivo Vintage check con tanto di custodia da viaggio abbinata. Ma ha anche detto di devolvere una percentuale di ogni vendita al fondo comunitario Burberry Foundation Covid 19.
Se qualcuno storce il naso deve anche pensare che i marchi di moda non vendono semplicemente prodotti; possono ugualmente servire da simbolo di solidarietà alle persone colpite dal virus. E suggerire le giuste precauzioni. Come dire, se non ti piacciono quelle che hanno tutti, distinguiti e prendile firmate.
Non solo griffate dalle maison ma anche proposte innovative di design e ben più efficaci e sostenibili di una semplice mascherina chirurgica. iMask per esempio ha lanciato la nuova iMask2, una mascherina dotata di un sistema filtrante paragonabile alle FFP2 e alle FFP3 che, grazie a tre diverse misure, si adatta a ogni diversa conformazione di viso. E soprattutto fa respirare grazie ai fori di traspirazione che consentono l’ingresso dell’aria estendendosi sul 90% della superficie. Inoltre basta cambiare il filtro ogni 30 giorni e la mascherina è perfettamente riutilizzabile.
Trasparenze e sorrisi
Tra i più lungimiranti, i quattro studenti della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health di Baltimora, negli Stati Uniti, che nel 2017 avevano lanciato l’idea di mascherine trasparenti, la ClearMask LLC, per aiutare dottori e personale medico a farsi capire dai sordi. Così come l’italianissima Your Mask che, oltre a essere 100% riciclabile, è riutilizzabile all’infinito essendo facilmente sterilizzabile sia a caldo che a freddo e lavabile anche in lavastoviglie. Utile per il riconoscimento facciale dei cellulari è invece quella inventata da Danielle Baskin un’artista e designer di San Francisco, che ha messo a punto un servizio online per la vendita di mascherine sanitarie N95 customizzabili con il proprio viso Maskalike. Il committente è la Resting Risk Face, azienda finzionale che produce “prodotti distopici alla moda”.
Gli altri accessori anti Covid
Ad aggiungersi alla lista della spesa, anche disinfettanti prodotti da aziende di cosmesi di lusso come Byredo, che propone un nuovissimo tubetto per igienizzare le mani. A supporto anche il portachiavi Qualy Push Stick di Homeless, un comodo accessorio da portare in giro ogni giorno per premere i pulsanti dell’ascensore e del bancomat nei giorni in cui non si sente il bisogno di un paio di guanti alla moda. In aggiunta il purificatore d’aria portatile, il taiwanese Airvida M1 che elimina il 99,9% dei batteri dall’ambiente circostante. O il purificatore d’aria personale German Pool che è abbastanza piccolo da stare in tasca o persino da indossare intorno al collo poiché pulisce l’aria intorno quasi istantaneamente.
E tu quale mascherina usi: bianca minimal o alla moda?
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