Cose particolari da vedere a Vienna
Sono molte le cose insolite da vedere a Vienna, una città la cui mentalità mitteleuropea, il glorioso passato asburgico e lo sguardo rivolto al futuro la rendono meta imperdibile tra le capitali europee. Attraversata dal fiume Danubio, che ispirò Johann Strauss nel comporre Sul bel Danubio blu, la capitale austriaca custodisce un ricchissimo patrimonio storico e artistico, racchiuso soprattutto in quel pittoresco centro storico dichiarato infatti Patrimonio dell’UNESCO. Solo nel cuore di Vienna potete sedervi in eleganti caffè e degustare una fetta di torta Sacher con vista su piazze regali, sontuosi palazzi e antichissime chiese. In occasione di un viaggio organizzato a Vienna, avrete poi l’opportunità di visitare luoghi che, seppure poco noti e decisamente insoliti, promettono di sorprendervi e stuzzicare la vostra curiosità, tra chiese dai sotterranei insospettabili, vicoli nascosti da fotografare, fermate della metropolitana in cui curiosare ed esempi di architetture industriale rivisitati.
Vienna insolita e segreta: cosa vedere vicino al Duomo e all’Hofburg
Uno dei monumenti principali di Vienna è il Duomo di Santo Stefano, con il suo magnifico tetto sul quale, grazie a migliaia di tegole colorate, è riprodotto lo stemma austriaco. Proprio davanti al Duomo e allo svettante campanile Steffl dalla cupoletta affusolata, con un po’ di attenzione, potrete scorgere una piccola vetrata circolare angolare: all’interno si trova lo Stock im Eisen, ossia la porzione di un albero risalente addirittura al 1400, tutto tempestato di chiodi. Si dice che ogni fabbro, appena arrivato a Vienna, dovesse inserire nel tronco un chiodo per propiziare la buona sorte.
Restando nei paraggi del Duomo di Santo Stefano si trova poi la seicentesca Chiesa dei Cappuccini: all’esterno è piuttosto sobria, ma basta scendere nei suoi sotterranei per scoprire un tesoro incredibile, ossia la Cripta Imperiale. Qui sono sepolti moltissimi membri della famiglia reale asburgica, compreso Franz Joseph, sua moglie Sissi e il loro figlio Rodolfo: i sarcofagi sono in gran parte opere d’arte di squisita fattura e vi colpiranno soprattutto quelli minuscoli dei bambini.
Senza allontanarvi dal Duomo di Vienna, potete visitare un luogo che spesso non compare tra i posti da visitare assolutamente a Vienna: si tratta di Judenplatz, l’antico cuore della vita degli ebrei a Vienna. In questa piazzetta, dove sono stati rinvenuti i resti di un’antica sinagoga, è presente il Rachel Whiteread: è un monumento che commemora gli ebrei vittime della Shoah e ha le sembianze di una libreria, dove i libri rappresentano le vite spezzate e mai lette. In Judenplatz si trova anche il Museo Ebraico, il quale narra la vita degli ebrei a Vienna dal Medioevo fino alla Gasera Viennese, lo sterminio che si verificò nel 1420.
Per raggiungere Stephanplatz, la piazza su cui si affaccia il Duomo, utilizzerete con tutta probabilità la metropolitana: proprio la fermata Stephanplatz rappresenta la porta d’accesso per raggiungere un luogo nascosto di Vienna, ovvero la Virgilkapelle. Si tratta di una piccola cappella gotica risalente al 1220, quando a regnare c’era Federico II il Bellicoso: si trova sotto la caotica e rumorosa Stephanplatz, ma vi regna un assoluto silenzio, tra resti sbiaditi di affreschi e di croci rosse.
Tra i luoghi da visitare assolutamente a Vienna c’è l’antico Palazzo Reale dell’Hofburg, il quale custodisce al suo interno gli appartamenti privati di Francesco Giuseppe e della sua famosa consorte Sissi. All’imperatrice è dedicato anche un museo sito nel palazzo, che si affianca ad altri spazi espositivi tra cui il Museo delle Argenterie e la Camera del Tesoro Imperiale. Dopo aver visitato in lungo e in largo il Palazzo dell’Hofburg, dirigetevi alla volta della vicina Minoritenkirche: è la Chiesa Nazionale Italiana della Neve ed è uno degli edifici di culto più antichi di Vienna, dentro il quale si trova la copia del Cenacolo di Leonardo da Vinci, realizzato però con migliaia di tessere di mosaico.
Vienna: posti da visitare meno turistici
Il Museo dell’Albertina è una tappa immancabile nel corso di un viaggio a Vienna e sorge all’interno del Palazzo Taroucca: custodisce una delle maggiori collezioni di arte grafica al mondo, con acquerelli, stampe e disegni di artisti come Goya, Klimt, Rubens, Monet, Leonardo da Vinci, Michelangelo e Dürer, di cui è esposto il famoso Leprotto. Dal Museo dell’Albertina, percorrendo la Operngasse, potete raggiungere facilmente il Palazzo della Secessione Viennese: lo stile liberty di questo edificio candido con cupola dorata rappresenta un eccezione rispetto all’architettura che domina il centro viennese. È stato costruito dopo la nascita di una nuova corrente artistica capeggiata da Klimt e inizialmente fortemente ostacolata. Il palazzo conserva una delle più importanti opere dello stesso Klimt, ovvero Il fregio di Beethoven, il quale si estende per 34 m. su ben 3 pareti e si ispira chiaramente alla Nona sinfonia di Beethoven.
A proposito del grande compositore tedesco morto a Vienna, non mancate di visitare il Wien Museum Beethoven Pasqualatihaus, tappa imperdibile per gli amanti della musica classica. Qui Ludwig compose il Fidelio, le cui note risuonano durante la visita tra oggetti personali, documenti e spartiti legati al compositore.
A due passi sorge poi Museo di Sigmund Freud, situato precisamente al n.9 di Bergasse: il mobilio è originario ma mancano gran parte degli oggetti legati alla vita personale del famoso psicanalista in quanto si ritrovò a fuggire da Vienna durante l’avanzata nazista. È piacevole però visitare lo studio dove lavorava Freud e dove accoglieva i suoi pazienti: non mancano poi le primissime edizioni delle sue opere più famose.
A proposito di musei, non si può non citare tra i luoghi più strani di Vienna, la Galleria 21er Haus, progettata da Karl Schwanzer: esteriormente vi ricorderà molto un tempio Ming rivisitato in chiave moderna, mentre all’interno ci si ritrova davanti a installazioni decisamente sui generis, dai due wafer accoppiati in una stanza all’uovo a un occhio di bue adagiato su una pietra colorata.
Il museo si trova non lontano dal distretto di Simmering, dove sorgono i quattro gasometri costruiti nel 1896: sono quattro mastodontici edifici circolari con mattoni a vista che potevano immagazzinare circa 90.000 metri cubi di gas. Le opere di riqualificazione dei gasometri, con tanto di tetti in vetro e giardini interni, li ha resi spazi fruibili dai viennesi, con sale concerti, zone residenziali e commerciali.
Cosa fare a Vienna: visitare complessi residenziali e piccole nazioni
Tra le cose strane da fare a Vienna c’è quella di visitare edifici che, a loro modo, sono identificativi della capitale austriaca: tra questi c’è l’eclettico complesso Hundertwasserhaus, realizzato per ospitare le case popolari tra il 1983 e il 1986. Progettato da Friederich Stowasser, all’esterno rimanda molto a uno dei palazzi realizzati da Gaudì a Barcellona. È un tripudio di forme, materiali e colori, con tanto di verdeggianti giardini pensili su ogni terrazzo.
Decisamente meno stravagante ma ugualmente sorprendente è il Karl Marx Hof, nel distretto di Döbling: è il complesso residenziale più grande al mondo, estendendosi per ben 1 km e comprendendo 1383 abitazioni. È stato edificato negli anni della Vienna Rossa ed è stato teatro di violente lotte tra le forze conservative fasciste e quelle socialiste. Il Karl Marx Hof era una vera e propria cittadina, dove non mancava nulla: c’era la lavanderia, l’asilo, la scuola, l’ufficio postale e lo studio medico.
Non tutti lo sanno ma a Vienna c’è anche la piccola nazione indipendente Kugelmugel: si tratta essenzialmente di una costruzione realizzata da Edwin Lipburgersferica collocata oggi nel Prater di Vienna, il polmone verde della città che ha il suo simbolo principale nella Ruota Panoramica. La costruzione non rispondeva ai canoni estetici della città e il governo austriaco ne ordinò la distruzione: dopo anni di battaglie, si decise di lasciare intatta la casa e dal 1984 Lipburger ne dichiarò una sorta di indipendenza, con tanto di costituzione, passaporto e francobollo personalizzati.
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