Chi sono i pianisti italiani jazz emergenti?
L’Italia ha un bagaglio musicale estremamente ricco, i nostri autori sono apprezzati in tutto il mondo e la loro musica continua a emozionare il pubblico: artisti jazz, pianisti che suonano blues ed esponenti della musica classica, che ancora oggi continua a far innamorare tantissimi giovani.
Tra gli strumenti più amati di sempre, un posto speciale è riservato al pianoforte: completo e armonioso, è ideale per alcuni generi musicali come il jazz e ovviamente il genere classico. Eppure, negli anni il pianoforte è riuscito a spopolare anche negli ambienti più moderni come quello della musica pop, rock, elettronica e heavy metal, con un suono meno dolce prodotto dalla tastiera, che offre diversi effetti alternativi.
Ma nel nostro Paese ci sono ancora pianisti compositori in grado di competere con i grandi artisti del passato? Sebbene poco conosciuti e spesso eclissati dalla musica popolare, i pianisti italiani emergenti e contemporanei sono ancora numerosi e molto talentuosi, si fanno apprezzare per la loro musica di qualità e per la capacità di emozionare suonando pezzi estremamente impegnativi, dove la tecnica e l’abilità si fondono, dando vita a meravigliosi spettacoli.
Quando la musica fa la storia: dal genere classico al jazz
Il pianoforte non è solo musica classica, lo abbiamo imparato nel corso degli ultimi anni, assistendo all’ascesa indiscussa di un genere musicale amato in tutto il mondo: il jazz. Basti pensare a Enrico Intra e Giorgio Gaslini che da arrangiatori e compositori hanno affrontato complessi brani di musica classica componendo anche tanto jazz. Tra i più eclettici, ricordiamo Franco Cerri, classe 1935, che oltre a comporre e suonare, è stato anche un direttore d’orchestra che si è esibito sui palchi più importanti d’Europa.
Come dimenticare Franco D’Andrea, artista versatile e attento alla ricerca di nuovi stili, per una sperimentazione costante dei generi musicali più innovativi. Insomma, l’elenco dei pianisti italiani jazz contemporanei potrebbe essere infinito perché l’Italia è davvero foriera di grandi artisti musicali, studiosi del pianoforte che si sono cimentati con successo nella musica pop e rock, oltre a quella classica. Differenti per caratteristiche, stile, personalità e tecnica, stelle da palcoscenico ma anche uomini umili e dall’umanità spiccata, capaci di far vibrare i tasti bianchi e neri così come l’animo umano.
Pianisti italiani nel mondo: ecco i nomi
Fino al secolo scorso si pensava che la musica classica fosse appannaggio dei più ricchi e dilagava l’idea comune che un concerto di questo tipo fosse noioso e pesante. Oggi, invece, le serate musicali sono ritornate in auge e nei centri città si vedono sempre più spesso locandine che pubblicizzano concerti di musica classica con il pianoforte, sia in luoghi chiusi che all’aperto, soprattutto con l’arrivo della bella stagione. Proviamo a scoprire i nomi dei pianisti italiani emergenti e contemporanei più famosi del momento, parlando un po’ di loro e della loro straordinaria musica.
Ezio Bosso e Ludovico Einaudi
Abbiamo voluto iniziare la nostra piccola lista con un pianista scomparso da poco: Ezio Bosso. Impossibile non ricordare la sua intelligenza spiccata, l’ironia e la profondità del suo animo che si riversava nella musica che suonava e componeva, trasmettendo sensazioni di bellezza uniche.
Ad oggi, Ezio Bosso è considerato uno dei compositori più grandi del nostro Paese e non solo, basti pensare alle sue numerose collaborazioni all’estero e all’affetto ricevuto da tutto il mondo alla sua dipartita. L’orgoglio italiano fu notato da giovane da un teorico della musica di nome John Cage, che lo aiutò a raggiungere lentamente il successo e a farlo conoscere in Francia, a Londra e a Vienna, dove suonò con le orchestre più grandi d’Europa.
L’artista scomparso compose ben tre colonne sonore per Gabriele Salvatores, suonò nel teatro San Carlo di Napoli e con il suo genio ha fatto sognare tante generazioni, che nella sua musica hanno trovato rifugio sicuro, esempio di impegno e grande passione.
Un altro grandissimo compositore contemporaneo italiano è Ludovico Einaudi: creatore di musica straordinaria e dallo stile variegato, dalla classica al jazz, passando dal rock al pop in un susseguirsi di note in grado di entusiasmare qualsiasi tipo di pubblico.
Antonio Faraò e Giovanni Allevi
Tra i migliori pianisti contemporanei ricordiamo Antonio Faraò, musicista consacrato totalmente al jazz. Il prodigio romano vanta un’impressionante discografia, progettata in accordo con diversi jazzisti di fama mondiale che hanno contribuito a dare alla sua musica quel tocco internazionale che i fan apprezzano in modo particolare.
Non si può dimenticare uno dei dischi che ha riscosso maggiore successo, Far Out, che al sax vede Bob Berg tenore di altissimo livello che vanta, tra le sue collaborazioni, diversi concerti con Mike Stern, chitarrista fusion americano conosciuto in tutto il mondo. Ottimo risultato anche per la collaborazione con Jack Delohnette, il batterista che ha aperto a Faraò nuovi scenari musicali e che lo ha introdotto anche alla musica rap, per la quale ha collaborato con SnoopDogg, rapper americano famoso per la traccia News from.
Decisamente diversa è l’esperienza di Giovanni Allevi, giovane musicista che ha inteso combinare la musica classica con quella pop in un connubio perfettamente riuscito. Il suo percorso musicale può essere paragonato più a quello di Einaudi, anche se viene spesso criticato e considerato “banale” per i brani semplici e definiti troppo “orecchiabili”.
Giovanni Allevi ha conosciuto il successo grazie a Jovanotti che lo ha introdotto al grande pubblico, riconoscendo in lui le caratteristiche di un bravo musicista. Sebbene ostracizzato da intellettuali e musicisti classici, il giovane Allevi ha un’ottima tecnica che gli permette di comporre brani eccellenti che incrociano il classico al moderno, creando una miscela perfetta. Poco importa se i “big” talvolta lo snobbano, Allevi continua a osare con la sua musica da laboratorio e con composizioni post-classiche.
Stefano Bollani
Andrea Padova e Stefano Bollani
Rispetto agli altri compositori, Andrea Padova è un musicista schivo che non ama vivere sotto i riflettori. Di formazione classica, è emerso negli anni ’90 grazie alla sua sorprendente bravura nell’interpretare Bach e Mozart: concerti che hanno fatto innamorare anche la critica più esigente.
Un talento fatto di tecnica e intuito che gli hanno permesso di raggiungere rapidamente il successo, tanto da farlo esibire sui palcoscenici internazionali del calibro del Carnegie Hall a New York e della Scala di Milano. Poliedrico, eclettico e aperto alle innovazioni, Andrea Padova ha esplorato anche la musica contemporanea, componendo brani pop insieme ad altri artisti, il cui successo non ha fatto altro che confermare la sua indiscussa bravura.
Talento di eccezionale levatura, considerato da molti uno dei pianisti jazz più bravi del Bel Paese, Stefano Bollani è un artista versatile che si avvicina al pianoforte con atteggiamento umile e distaccato, mostrando una rara tecnica e una capacità di esecuzione che lascia stupito il pubblico. Grazie ai suoi pezzi pop, classici e jazz, è riuscito ad avvicinare molti al mondo del pianoforte diventando, secondo parte della critica, uno dei più bravi musicisti italiani contemporanei.
Uomo di grande cultura, Bollani è stato anche presentatore di un programma televisivo prodotto dalla Rai nel quale raccontava la storia della musica in maniera semplice e comprensibile anche ai profani del mondo del pianoforte.
Il genio di Danilo Rea
Classe 1957: un talento innato e un’infinita passione per la musica, Danilo Rea è probabilmente uno dei pianisti contemporanei italiani più celebrati grazie alla sua musica armoniosa ed equilibrata.
Amato dalla critica, l’artista viene elogiato per la sua capacità di improvvisare e per le melodie che è in grado di creare: elementi caratterizzanti del suo stile e ottimo terreno per costruire una carriera completa dal punto di vista dei generi musicali. Basti pensare che l’artista vanta studi pop, classici e rock che lo portano a collaborare con diversi musicisti anche moderni.
Ricordiamo alcune famose partecipazioni con Gianni Morandi, Claudio Baglioni, Domenico Modugno, Adriano Celentano, Fiorella Mannoia, Pino Daniele, Gino Paoli e Renato Zero. Oltre ad aver suonato anche in piccole band come il Trio di Roma e nel gruppo composto da Enzo Pietropaoli e Roberto Galli e con i grandi jazzisti di fama mondiale come Steve Grossman, Chet Baker, Luis Bacalov e Gato Barbieri.
Secondo parte della critica, Danilo Rea è un pianista dal genio visionario, bravo a suonare sia in gruppo che come pianista solista. Oltre alla capacità di improvvisazione che lo caratterizza, riesce a dare nuovo lustro anche ai pezzi più classici della musica italiana e grazie a tale caratteristica, è stato invitato a presiedere il Festival di Musica Lirica internazionale con il concerto Belcanto Improvisation, che rappresenta l’evento musicale per eccellenza.
Inutile provare a contare le innumerevoli composizioni di cui è stato autore, dal momento che ha una produzione vastissima e variegata che lo vede protagonista dei generi musicali più diversi, ma sempre nell’ottica del rigore e dell’originalità. Se si è interessati a ricevere maggiori notizie sulla biografia di Danilo Rea, potete leggere il nostro articolo a riguardo e scoprire tante curiosità sull’uomo e l’artista che ha contribuito a creare la storia musicale italiana.
Il fiuto dei talent scout in Italia
La bravura dei pianisti italiani contemporanei è anche opera dei talent scout che sono riusciti a scovare giovani artisti dal talento ineguagliabile. Basti ricordare il grande Paolo Fresu che ha scoperto e lanciato Dino Rubino, giovanissimo pianista esperto anche di tromba e flicorno, oltre a Sade Mangiaracina, compositore e musicista di grande raffinatezza.
Sebbene meno conosciute, il mondo del pianoforte e del jazz non è composto solo da uomini ma anche da una cospicua quota rosa che si fa valere con il suo talento eclettico e l’equilibrio tipico del mondo femminile. Tra le tante, menzioniamo Rita Marcotulli e Maria Perrotta, cosentina frizzante e dal talento eccezionale famosa soprattutto per la capacità di riprodurre i grandi della musica classica come Beethoven, Schubert, Bach e Chopin. E ancora Gloria Campaner, bella ed elegante mentre suona il suo pianoforte a coda, e Beatrice Rana. Insomma, l’Italia non manca di talenti che rendono orgogliosi gli appassionati di pianoforte e di musica jazz. Cocooners è sempre attento alle ultime novità del panorama musicale e tiene a ricordare i pianisti jazz italiani che celebrano la musica in ogni sua forma.
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