Come risolvere il problema delle palpebre gonfie
I problemi delle palpebre gonfie e delle occhiaie tendono a manifestarsi per tutta una serie di motivazioni che coinvolgono da vicino fattori ereditari, affaticamento oculare, stress, tratti distintivi della pelle e allergie. I rimedi fatti in casa, come l’azione lenitiva delle fette di cetriolo da applicare sulle occhiaie possono solamente limitare momentaneamente il problema delle palpebre gonfie. Trovare soluzioni durature è possibile, ma solo a patto che si riescano a individuare le cause sottostanti. La panoramica palpebre gonfie sintomi deve essere quanto più chiara è possibile. E a tal proposito …
Quali sono le cause più ricorrenti degli occhi gonfi?
Quando si registra un evidente gonfiore attorno alla zona oculare, vuol dire che c’è stato un edema, vale a dire un eccessivo accumulo di fluidi all’interno del tessuto cutaneo di riferimento. La pelle attorno agli occhi, essendo estremamente sottile, fa sì che il gonfiore delle palpebre risulti alquanto evidente.
Quali sono i motivi che comportano l’accumulo di liquidi?
Molteplici sono i fattori relativi alla questione delle palpebre gonfie. Si contraddistinguono per una natura decisamente eterogenea: disidratazione, insonnia, ritenzione idrica causata dall’eccesso di sale a tavola, invecchiamento incidono sensibilmente sul problema. Riconoscere in tempo i tipici sintomi delle palpebre gonfie, aiuta notevolmente nella risoluzione del problema.
E, in particolar modo, con l’invecchiamento, le palpebre gonfie possono essere collegate al fatto che il tessuto adiposo inizi a spingere, finendo per riempire anche gli spazi al di sotto degli occhi, invece di limitarsi alla protezione dell’orbita oculare. Tutto ciò dipende dal fatto che la membrana tenda ad assottigliarsi con l’avanzamento degli anni e, di fatto, non è più in grado di trattenere i grassi nelle palpebre. Ecco come si spiega la formazione delle famose “borse” sotto agli occhi.
In molti, la mattina si ritrovano le palpebre gonfie. Come mai?
In genere, durante la notte, quando si dorme, non si è soliti sbattere le palpebre: per questo motivo, il problema del gonfiore può presentarsi una volta svegli. A fronte di una certa inattività, si può registrare un momentaneo gonfiore delle palpebre. Poi, nel momento in cui la situazione viene ripristinata, riparte il processo di estrazione dei liquidi intrappolati sotto forma di edema. Questi ultimi, infine, rientrano in circolazione. Il problema del gonfiore, spesso temporaneo, è dovuto alla eccessiva sensibilità della zona di riferimento. Con l’apertura degli occhi, il gonfiore si riduce in poco più di un’ora.
Occhi gonfi, segnale di patologia medica?
In molti sono soliti chiedersi se in caso di occhi gonfi, vi sia una patologia medica da tenere in considerazione. Spesso, il problema sussiste. Si pensi alle allergie oculari connesse alla febbre da fieno. Questa è una delle cause che portano al gonfiore delle palpebre. Lo stesso dicasi per le reazioni allergiche, a seguito dell’assunzione di cibi o del contatto a sostanze chimiche
Analogamente, l’orbitopatia tiroidea può arrecare rigonfiamenti evidenti in questa zona: i cosiddetti occhi sporgenti indicano la presenza di un disturbo, meglio conosciuto come morbo di Basedow-Graves.
Nei suddetti scenari, si registra il rilascio di una sostanza chimica, ossia l’istamina, i cui effetti collaterali sono piuttosto evidenti: i liquidi fuoriescono dai vasi sanguigni per poi essere intrappolati all’interno dei tessuti circostanti, dando luogo a un edema.
Infezioni, congiuntivite e malattie sistemiche
Non deve essere sottovalutato il problema di un’infezione agli occhi, come ad esempio la congiuntivite. Il gonfiore delle palpebre, nel caso specifico, ha a che fare con un’infiammazione. Rientrano in questo scenario anche la secchezza oculare e tutta una serie di malattie sistemiche: l’insufficienza renale, ad esempio, può dare luogo a rigonfiamenti, non solo nella zona attorno agli occhi, ma anche in relazione ad altre parti del corpo.
Come sgonfiare le palpebre gonfie?
Avere una panoramica chiara su come sgonfiare le palpebre gonfie si rivela molto utile per migliorare lo stato generale del proprio aspetto fisico. Prima di tutto, però, bisogna individuare la causa sottostante. Punto di partenza, è sempre quello di uno stile di vita sano, dove alimentazione bilanciata, lotta al sedentarismo, movimento continuo (esercizi in palestra, passeggiate in montagna) siano alla base.
Ad esempio, la componente ereditaria incide notevolmente sulla questione: in caso di palpebre gonfie dei genitori, vi sono tutti i presupposti per ritrovarsi a dover fronteggiare il problema.
Chirurgia Estetica
La chirurgia estetica, allo stato attuale delle cose, viene vista solo come l’extrema ratio per ridurre il gonfiore. Il correttivo estetico, noto come blefaroplastica, comunque, diventa spesso di norma per via dell’invecchiamento. Una volta rimosso sia dalle palpebre superiori sia da quelle inferiori, il tessuto grasso di troppo, la pelle apparirà rassodata come mai prima d’ora.
Il trucco
Sapere come truccare gli occhi è di cruciale importanza per sgonfiare le palpebre: coprire bene le occhiaia con il correttore, è il primo passaggio per centrare l’obiettivo. La scelta migliore verte sul ricorso a due prodotti: il primo, di colore vivace, va applicato nella zona incavata, mentre il secondo sul contorno occhi. Questo deve essere di colore analogo alla propria carnagione. Il risultato contro le “borse” sarà a dir poco eccelso.
Applicare un valido primer per gli occhi è un’altra azione utile anche nell’ottica di evitare che l’ombretto termini fra le pieghe delle palpebre. Ne basta un quantitativo minimo da applicare con i polpastrelli: nel momento in cui il primer verrà steso sulle palpebre, il colore ne gioverà in quanto a intensità. Anche la durata dell’ombretto sarà maggiore.
Anche ricorrere all’eyerliner per intensificare lo sguardo, si dimostra una scelta pratica per contrastare il gonfiore delle palpebre. In particolar modo, l’eyerliner a penna si caratterizza per il suo tratto preciso in pochi secondi, confermandosi una soluzione ottimale anche per chi non ha molta dimestichezza con il trucco.
Trattamenti e prodotto per la pelle
Poi vi sono i trattamenti con il laser e il peeling chimico per ringiovanire la cute e per rassodare il viso. Tuttavia, è il caso di parlarne con il proprio medico di fiducia o con l’ottico.
Degni di nota sono anche i prodotti per la pelle vanno per la maggiore. Quelli contraddistinti da una forte azione idratante, in genere, hanno anche il merito di ridurre i gonfiori tipici delle rughe.
Tra le cure relative a come sgonfiare le palpebre gonfie vi sono tutta una serie di accorgimenti che vale la pena annotarsi: in primo luogo, è bene avere sempre a portata di mano un collirio contro le irritazioni dovute alle allergie.
Bisogna poi bere il giusto quantitativo di liquidi, in modo da prevenire la disidratazione. Bere ad esempio 2 litri d’acqua al giorno, è quanto consigliato nella maggior parte dei regimi dietetici.
Impacchi per le palpebre gonfie
Se il gonfiore dovesse essere presente anche a distanza di ore dal risveglio, va presa seriamente in considerazione l’ipotesi di applicare impacchi ghiacciati sulla zona gonfia. Trattamenti temporanei, basati sull’applicazione di fette di cetrioli o di bustine di tè, si rivelano comunque validi alleati per venirne a capo.
I cetrioli sono molto apprezzati per via di proprietà astringenti uniche. Dopo averne tagliato due fette, bisogna lavarle con acqua fredda e tenerle in frigo per una dozzina di minuti. Dopodiché, si passa alla loro applicazione sulle palpebre gonfie per un lasso di tempo attorno al quarto d’ora. Risultato finale è che gli occhi appariranno riposati e che la pelle del contono occhi si dimostrerà tonica e fresca.
Il tè nero o verde si caratterizza per proprietà lenitive e antinfiammatorie davvero eccellenti nel momento in cui occorre sgonfiare le palpebre gonfie. Dopo aver lasciato in ammollo nell’acqua calda due bustine di tè per pochi minuti, è sufficiente strizzarle con cura e attendere che si raffreddino. Applicandole sulle occhiaie per una decina di minuti, si riscontreranno benefici evidenti sin da subito. In questo modo, il gonfiore sparirà in tempi rapidi.
Insomma, cetrioli e tè sono due ottimi rimedi naturali contro il problema delle palpebre gonfie.
Creme per la pelle
Da valutare anche il ricorso a creme per la pelle, caratterizzate da una forte azione idratante: se applicate sul contorno occhi, apportano benefici degni di nota. Il lavaggio del viso e del contorno occhi va fatto preferibilmente con acqua fredda. Tra le opzioni più note nel ridurre sensibilmente il gonfiore agli occhi, occorre citare di sicuro l’estratto di aloe vera, pianta dalle proprietà antinfiammatorie uniche: ne basta un piccolo quantitativo di gel, da stendere lungo il contorno occhi. Occorre lasciar agire per pochi minuti. Subito il diretto interessato potrà constatare benefici immediati e sollievo duraturo.
Ottime poi le pomate a base di fenilefrina: si tratta di farmaci vasocostrittori, da acquistare in farmacia solo in seguito a prescrizione medica: la loro azione è in grado di ridurre il diametro dei vasi sanguigni, contribuendo a rendere meno evidente la presenza dell’alone scuro. Inoltre, la vasocostrizione riduce le perdite di liquidi dai vasi sanguigni, andando ad attenuare il gonfiore. Massima attenzione in fase di applicazione del prodotto: l’area di riferimento è solo il contorno degli occhi. Il contatto con questi ultimi va tassativamente evitato, perché causa infiammazione da agenti chimici.
Riposo, alimentazione e stile di vita
Il riposo è imprescindibile, affinché il problema delle palpebre gonfie non si presenti di continuo: cercare di dormire 1/3 della giornata, vale a dire tra le 7 e le 8 ore, apporta benefici alla salute, palpebre in primis.
Inoltre, è necessario dare il giusto peso all’alimentazione: il consumo di sale a tavola va ridotto drasticamente, in quanto causa ritenzione idrica. Cibi ricchi di potassio – le banane su tutti – aiutano l’organismo a rimuovere i liquidi in eccesso.
Anche la qualità dell’aria gioca un ruolo determinante su questo tema. Chi vive in una metropoli, sa benissimo i problemi giornalieri che si ritrova ad affrontare: stress, traffico cittadino, rumorosità eccessiva e inquinamento ambientale su tutti. Concedersi il lusso di soggiornare in montagna e respirare aria pura, standosene lontani dalla routine cittadina, si rivela una cosa salutare per ridurre il gonfiore di questa zona delicata.
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