Zenzero: proprietà e benefici per la salute e la libido
Da sempre utilizzato in cucina, lo zenzero è diventato popolare negli ultimi anni nel vasto settore dei “rimedi naturali”. Questa radice commestibile, infatti, nasce come spezia pungente un po’ piccante, ma le sue proprietà e i suoi benefici sono talmente numerosi che utilizzarlo solo in cucina sarebbe riduttivo! Quali sono, quindi, gli usi dello zenzero e a che cosa fa bene? Qui daremo una panoramica della nota radice, così che possiate arrivare alla fine conoscendo tutto ciò che dello zenzero c’è da sapere.
Zenzero: che cos’è e dove nasce
Si tratta di una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Zingiberaceae, che comprende anche curcuma e cardamomo. Lo zenzero (o Zingiber officinalis) è di fatto una radice ed è particolarmente riconoscibile proprio grazie alla sua forma. Il suo uso nasce principalmente nella cucina orientale, dove tuttora è utilizzato quasi quotidianamente, ma da alcuni anni a questa parte se ne sente parlare moltissimo anche nella cucina occidentale ed europea. Il sapore è pungente e leggermente piccante, a tratti ricorda un po’ quello del limone, ma meno aspro e più speziato.
La funzione dello zenzero in cucina
Il sapore pungente dello zenzero è molto apprezzato nella cucina orientale, ma come già affermato è iniziato a essere amato anche da noi e in tutto il resto del mondo. Questa radice dalle numerose proprietà, infatti, si utilizza principalmente come spezia e come aromatizzante. Di solito lo si usa fresco, tagliato a fettine sottili (intere o tritate) e lo si aggiunge ai piatti, tra cui il pesce è uno dei più gettonati. Nel caso del sushi, ad esempio, lo zenzero diventa aroma a tutti gli effetti: lo avete mai provato con le tartare di carne e pesce? Da fare assolutamente. È molto versatile, motivo per il quale si utilizza anche in primi e in secondi piatti, o addirittura per “pulirsi” la bocca a fine pasto. Non piace a tutti, perché il suo sapore può essere “troppo forte”, ma resta il fatto che la sua popolarità si è estesa a macchia d’olio.
I principi attivi dello zenzero
Da dove derivano l’aroma e il sapore dello zenzero? A quanto pare, sono dovuti ai chetoni (o gingeroli), uno dei componenti principali della radice. Lo zenzero è inoltre ricco di vitamina C, di vitamina B6, di micronutrienti come il magnesio, il potassio, il rame, il manganese, le fibre e tanta acqua. Non solo, perché questa radice dalle mille funzioni è anche ricca di sostanze fitochimiche e di polifenoli.
Quali sono i benefici e le proprietà dello zenzero
Oltre ad avere una funzione “di gusto” in cucina, lo zenzero ha diverse funzioni curative ed è spesso utilizzato nella medicina ayurvedica proprio per le sue innumerevoli proprietà. Nasce come rimedio per i problemi di digestione, ma si usa anche in caso di dispepsie, di coliche e in casi di acidità gastrica. C’è chi ne fa uso anche come rimedio contro la nausea, ma non ci sono prove scientifiche che testimonino tale proprietà. Resta il fatto che gli effetti favorevoli dello zenzero sul benessere della persona sono tanti, tra cui stomaco e intestino sono i primi a goderne i benefici. Infatti, pare che la radice pungente abbia un effetto digestivo piuttosto impattante: stimolando la secrezione di saliva e di succhi gastrici, facilita la digestione e mette da parte quella fastidiosa sensazione di pesantezza allo stomaco. Inoltre, pare essere un ottimo nemico dei gas intestinali: le sue proprietà sfavoriscono la formazione di tossine e la fermentazione portate in circolo da batteri. Insomma, pare davvero essere un toccasana per l’organismo. In caso di nausea o poco appetito, pare infine che lo zenzero funga proprio da “stimolatore”.
Tra le altre proprietà benefiche dello zenzero è bene ricordarne anche altre, tra cui:
- Proprietà antinfiammatorie;
- Proprietà antiossidanti;
- Proprietà anticoagulanti e ipocolesterolemizzanti.
Accanto a tutte queste benefiche proprietà, c’è chi afferma che lo zenzero aiuti a combattere anche l’insonnia. Infatti, se assunto in piccole quantità, questa radice “multitasking”, può avere anche effetti rilassanti piacevoli. È sempre bene tenere a mente che un’assunzione prolungata o eccessiva dello zenzero può provocare effetti diametralmente opposti. Nel caso dell’insonnia, ad esempio, si consigliano soluzioni specifiche per il sonno, come la melatonina. Per non andare incontro a errori, rivolgetevi alla farmacia o all’erboristeria.
Zenzero e libido: quello che c’è da sapere
Sono molte le voci secondo cui lo zenzero rientri all’interno dei “cibi afrodisiaci”. Sebbene non ci siano evidenze scientifiche che affermino la sua capacità di accendere la libido, lo zenzero è spesso utilizzato proprio con questo scopo. Nella medicina araba e in quella cinese, infatti, la radice dal sapore pungente era usata proprio come “rimedio miracoloso” per il campo erotico. In particolare, la medicina cinese tradizionale lo ha spesso utilizzato per trattare l’impotenza, ma a livello scientifico non ci sono prove, quindi resta, appunto, una tradizione. In generale, la ricchezza di antiossidanti di cui gode lo zenzero stimola la circolazione sanguigna anche negli organi di riproduzione ed è anche per questo che aumenterebbe la libido.
Controindicazioni ed effetti collaterali dello zenzero
La FDA (Food and Drug Administration) considera lo zenzero sicuro, specialmente se l’assunzione dello stesso rientra nei 4 grammi giornalieri. In caso di assunzione eccessiva o largamente maggiore ai 4 grammi appena citati, si potrebbe andare incontro ad alcuni effetti collaterali. Tra i più comuni, ad esempio, troviamo: disturbi gastrointestinali (reflusso, bruciore di stomaco, diarrea), reazioni allergiche e in certi casi anche aritmia. Se utilizzato sottoforma di polvere, lo zenzero può provocare mal di stomaco, gonfiore, produzione di gas, ma si tratta di casi molto isolati e rari.
Quando non si deve utilizzare lo zenzero
Chi è che non deve assumere lo zenzero? È questa una delle domande più gettonate quando si parla della radice dalle mille proprietà benefiche. Prima di acquistare lo zenzero (che sia puro, in bustine, o in altre forme erboristiche), bisogna sempre fare caso alla propria “situazione”. Ad esempio, si consiglia una massima attenzione nell’assumere lo zenzero in casi di:
- Gravidanza e allattamento;
- Calcoli alle vie biliari;
- Bruciore di stomaco già presente;
- Assunzione di altri farmaci;
- Diabete;
- Disturbi emorragici.
Come si utilizza lo zenzero
Al di là delle ricette culinarie in cui lo zenzero è per lo più utilizzato fresco tagliato a pezzetti, ci sono altri modi per consumarlo e non riguardano i fornelli. Se lo si vuole assumere come rimedio naturale contro i disturbi visti in precedenza, si potrebbe pensare o a bustine, o in polvere, o fresco, da aggiungere ad esempio all’acqua calda. Quando si assume in polvere bisogna sempre fare attenzione alla dose: ad esempio, in caso di nausea e vomito la dose indicata per un adulto è di 1-2 grammi. Anche le caramelle sono molto gettonate, specialmente in casi di raffreddore e mal di gola.
Dove si compra lo zenzero
Questa radice leggermente piccante si può acquistare al supermercato, mentre se si vuole optare per la versione essiccata, in polvere, a pezzetti o sottoforma di “tisana”, l’erboristeria sarà il luogo più indicato.
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