Osteopenia: non aspettare che diventi osteoporosi
L’osteopenia è una condizione che identifica una maggiore predisposizione alle fratture causata da una riduzione dei livelli di densità minerale ossea. Per i “non addetti ai lavori” accade spesso che si confondano osteopenia e osteoporosi. Vediamo di fare chiarezza.
La differenza tra osteopenia e osteoporosi
La prima cosa da dire per differenziare osteopenia e osteoporosi è il diverso livello di gravità. L’osteopenia può manifestarsi in seguito a un fisiologico aumento della fragilità ossea dovuta all’età ma, a differenza dell’osteoporosi, non espone agli stessi rischi.
L’osteoporosi, invece, è una malattia cronica caratterizzata da alterazioni della struttura ossea che provoca una riduzione della resistenza al carico meccanico e un aumento del rischio di fratture. L’osteoporosi, in Italia, è una malattia importante a livello sociale per numero di casi: ne soffre una donna su tre oltre i 50 anni e un maschio su otto oltre i 60.
In un certo senso si può dire che l’osteopenia può rappresentare una fase antecedente all’osteoporosi anche se non è automatico che il disturbo possa evolvere in condizioni più gravi.
Le varie tipologie di osteopenia
Spesso l’osteopenia si manifesta negli anni successivi alla menopausa ed è dovuta al naturale calo di estrogeni, ormoni necessari per il normale metabolismo osseo.
Nello specifico, l’osteopenia dovuta al calo di ormoni si definisce osteopenia porotica, per l’alterazione degli ormoni che regolano l’equilibrio tra la produzione e il riassorbimento osseo.
Esiste poi l’osteopenia malacica caratterizzata da un’alterazione durante la calcificazione del materiale osseo tanto che il tessuto che si forma risulta essere non osseo. Molto spesso si forma in età infantile e viene chiamata rachitismo.
Un’altra tipologia di osteopenia è l’osteopenia displastica anch’essa caratterizzata da un’alterazione della calcificazione del materiale osseo che si presenta nei bambini di pochi mesi.
Va poi citata l’osteoponia femorale che è una delle più frequenti forme di riduzione della densità ossea e che si manifesta facilmente dopo i 50 anni con prevalenza nelle donne. Anche in questo caso la menopausa e i cambiamenti ormonali sono fattori predisponenti. Non a caso infiammazioni e fratture al femore in terza età sono molto frequenti e rappresentano campanelli d’allarme importanti per l’osteoporosi.
Dato il nostro target di riferimento, ci concentreremo sull’osteoponia porotica e su quella femorale andando a vedere un po’ più nel dettaglio quali siano i fattori predisponenti.
Oltre ad alcune malattie specifiche esistono altri fattori predisponenti l’osteopenia che, come in parte abbiamo già detto, se non tenuta sotto controllo, può facilmente evolversi in osteoporosi.
I fattori predisponenti l’osteopenia
Le cause di questa condizione sono molteplici. Per esempio i traumi possono indebolire la massa ossea dando luogo a possibili peggioramenti, come anche un’alimentazione carente di calcio, e forme di disturbi alimentari tra cui l’anoressia. L’invecchiamento dell’organismo, poi, è indubbiamente un fattore predisponente, come anche la sedentarietà, il tabagismo e pare, anche, una predisposizione genetica.
Ci sono poi tutta una serie di condizioni cliniche e malattie già in corso che possono essere responsabili dell’osteopenia. Vediamole.
• AIDS
• Anoressia nervosa
• Artrite reumatoide
• Broncopneumatia cronica
• Celiachia
• Diabete
• Insufficienza renale
• Ipertiroidismo
• Ipogonadismo maschile
• Menopausa
• Mieloma
• Morbo di Crohn
• Osteogenesi imperfetta
• Osteomielite
• Osteonecrosi
• Osteoporosi
• Tumori dell’ipofisi
L’osteopenia è una condizione clinica irreversibile delle nostre ossea ed è asintomatica. Ecco perché bisogna agire d’anticipo.
Come prevenire l’osteopenia
Per evitare che l’osteopenia si trasformi in osteoporosi ci sono tutta una serie di misure preventive che potete adottare. Fondamentale risulta essere l’alimentazione e l’attività fisica.
In primis, è buona regola una regola ricca di calcio e vitamina D. Del calcio ormai sappiamo quanto sia importante per il corretto funzionamento del nostro corpo dato che viene assorbito dalle ossa. E la vitamina D, di conseguenza, è fondamentale in modo complementare al calcio perché è necessaria affinché esso venga assorbito.
Dato che li abbiamo citati tra i fattori predisponenti, è chiaro che vadano eliminati fumo e alcol, oltre a dover ridurre al minimo anche il consumo di bibite gassate.
Se ci si rivolge a uno specialista anche l’uso di specifici farmaci può essere di aiuto.
Quale test diagnostico eseguire?
Vediamo insieme quali sono le condizioni per cui è raccomandato uno specifico test per l’osteopenia dalla National Osteoporosis Foundation. Si tratta di un semplice test, indolore e rapido realizzato mediante i raggi x (MOC, mineralometria ossea computerizzata).
- Donne over 65;
- donne over 50 in post menopausa;
- se si è in menopausa;
- uomo over 50;
- fratture frequenti.
Vuoi commentare l’articolo? Iscriviti alla community e partecipa alla discussione.
Cocooners è una community che aggrega persone appassionate, piene di interessi e gratitudine nei confronti della vita, per offrire loro esperienze di socialità e risorse per vivere al meglio.