Cani per over 60: quali sono le migliori razze?
Molte persone sono convinte che, dopo una certa età, far entrare nella propria vita un cucciolo non sia una scelta né etica né troppo corretta. Questo perché si pensa alle esigenze di un cagnolino giovane, vivace, che ha bisogno di stimoli continui, di gioco, di corse ma anche perché il cane è un animale piuttosto longevo, con un’aspettativa minima di vita che supera abbondantemente i dieci anni e, in alcuni casi, può addirittura toccare i venti. È proprio vero che una persona non più giovanissima non è adatta a gestire un cane? La risposta è no. Anzi. Un amico a quattro zampe, sensibile e interattivo come sono tutti i cani, potrebbe migliorare significativamente la qualità della vita di un sessantenne o più. L’importante è scegliere la razza giusta. Qual è quindi la migliora razza di cani da compagnia per anziani? Scopriamolo insieme!
Il cane: un elisir naturale di lunga vita
Quando si arriva al giro di boa dei sessanta, e si entra in quella che molti si ostinano a chiamare poco carinamente “terza età” o “terza fase della vita“, si va incontro a una serie di cambiamenti che possono influire negativamente sulla salute psicofisica. Pensiamoci: si va in pensione e questo comporta un vero e proprio terremoto emotivo nelle abitudini di chi era abituato, da decenni, a seguire determinati ritmi e routine. Si cominciano ad avere i primi piccoli acciacchi che, anche se non son gravi ma solo fastidiosi, ricordano continuamente che il tempo sta passando. Se non si ha la fortuna di avere moglie/marito e figli in casa si può risentire di un po’ di solitudine, che tende a intristire e impigrire. Si può ovviare a tutto questo e continuare a mantenere un entusiasmo attivo e proattivo esattamente come quando si avevano vent’anni e la voglia di conquistare il mondo? Certo che sì. Con uno stile di vita sano, un’alimentazione equilibrata, un po’ di attività fisica quotidiana e cercando di tenere la mente sempre impegnata in nuovi progetti e nuovi obiettivi. Prendere un cucciolo è un pet-therapy infallibile, la migliore in assoluto.
Perché prendere un cucciolo fa bene sia al corpo che allo spirito?
Aprire le porte di casa a un cucciolo è un’esperienza meravigliosa che, tra le altre cose, può rivelarsi una vera terapia psicofisica soprattutto per chi non è più giovanissimo. Innanzitutto è un progetto di vita, a lungo termine, che parla di futuro. Il cane ha un’aspettativa di vita piuttosto lunga e crescere un cucciolo è un po’ come avere un bambino: quando si diventa genitori si comincia a pensare a tutti i progetti futuri, a quello che un domani si vorrebbe fare con lui e si allontanano, così, i pensieri negativi legati alla paura di invecchiare, ammalarsi e altre cose brutte che possono far deprimere e mettere di cattivo umore. Inoltre, avere un cagnolino per casa, che ha delle esigenze, obbliga a svegliarsi la mattina, preparare i pasti, uscire a fare delle passeggiate: tutte cose molto sane che si fanno volentieri per amore del nuovo amico con la coda ma che, magari, in solitudine si tralascerebbero. Infine, diciamocelo: un cucciolo divertente e simpatico dona sorrisi, coccole, contatto fisico, amore incondizionato. E questi sentimenti sono senza dubbio gli ingredienti più importanti per sentirsi bene a qualsiasi età.
Come scegliere una cane da compagnia per un over 60
Tuttavia, ricordiamoci sempre che un cane è un essere vivente e non un giocattolo né un passatempo. Quindi, prima di farne entrare uno nella propria vita, è importante fare alcune valutazioni, pensando soprattutto al suo benessere e alla possibilità di donargli un’esistenza piena, felice e soddisfatta. I cani, tendenzialmente, hanno pochi ma imprescindibili bisogni: avere degli spazi adeguati in cui vivere, cibo di qualità regolarmente somministrato, uscite giornaliere e interazione con il proprio umano. Se una persona anche non più giovanissima è in grado di offrire a un cane tutto questo, in linea teorica, qualsiasi cagnolino potrebbe diventare il suo compagno ideale. C’è però da tenere in conto che il tempo passa e, tra qualche anno, magari uscire quattro volte al giorno per un’ora quando fa freddo o troppo caldo potrebbe diventare un impegno gravoso e non sostenibile. O sopportare un cane molto rumoroso, che abbaia ad ogni singolo rumore anche di notte, potrebbe compromettere il riposo e diventare un problema.
Le razze di cane più adatte agli over 60
Per questi motivi è bene, se si è presa la decisione di far entrare in casa propria un cucciolo, scegliere un cane che possa adeguarsi con serenità a una stile di vita sì attivo ma non eccessivamente faticoso.
Prima, però, qualche consiglio generico
- È possibile anche optare per un cane adulto, che ha il vantaggio di avere un carattere già ben formato. In questo modo si può scegliere un soggetto tranquillo ed equilibrato, che risulterà più facile da addestrare e più idoneo ad adattarsi a ritmi rilassati. La leggenda metropolitana che sostiene che un cane adulto non si affezionerà mai a un nuovo umano è del tutto scorretta: milioni e milioni di esperienze la smentiscono.
- Per quanto si possa scegliere una razza tranquilla mai dimenticare che tutti i cani hanno necessità di giocare più ore al giorno e di uscire almeno tre volte al giorno per un tempo abbastanza lungo.
- Un aspetto a cui prestare attenzione è la propria forza fisica. I cani si addestrano al guinzaglio, è vero, ma quando sono giovani e non hanno ancora imparato possono tirare, soprattutto se vedono qualcosa o sentono un odore che li eccita. Se non si è in grado di trattenerli possono accadere spiacevoli incidenti come le cadute. Se non si è sicuri della propria forza meglio scegliere un cane piccolo, più gestibile in questo senso.
- Quando si acquista o adotta un cane è bene valutarne anche lo stato di salute e informarsi sugli eventuali problemi specifici di razza che potrebbero presentarsi in futuro. Quando si vive con una pensione non sempre è possibile far fronte a parcelle veterinarie esorbitanti. È un discorso poco elegante da fare ma, purtroppo, a volte è necessario fare un bagno di realtà e mettere da parte il romanticismo.
Il Labrador: cane da pet-therapy per eccellenza
Un cane spettacolare e meraviglioso: Labrador e Golden Retriver, suo parente a pelo lungo, sono senza dubbio tra i cani più sensibili, intelligenti e adattabili che esistano. Non a caso sono spesso selezionati per lavorare nel settore della pet-therapy con bambini, ammalati e anche anziani. Il Labrador nasce come cane da caccia quindi va da sé che ha bisogno sicuramente di fare almeno una lunghissima passeggiata al giorno. Tuttavia, pur essendo molto incline al gioco, non è amante delle corse sfrenate. Diciamo che preferisce mangiare tanto e bene e passeggiare annusando con entusiasmo tutto ciò che gli capita a tiro per digerire. Un sessantenne piuttosto attivo, che ama camminare e che si concede la sua passeggiata per prendere una sana boccata d’aria, potrebbe rappresentare l’amico umano ideale per questo cane. Non dimentichiamo le altre innumerevoli qualità del Labrador: intelligentissimo, si addestra con estrema facilità, affettuoso e fedele, poco incline all’abbaio perché essendo un cane da caccia ha nella sua indole l’essere silenzioso per non far scappare la preda, piuttosto resistente per quanto riguarda la salute, paziente e delicato. In una parola: perfetto. Per tutti. Per bambini, per chi ha già in casa altri animali, per chi ama la montagna, per chi ama il mare e anche per le persone con qualche anno sulle spalle.
Il Bouledougue Francese
Uno dei cani che, negli ultimi tempi, spicca tra i preferiti dagli italiani. La sua aria buffa, che lo fa sembrare sempre stanco, annoiato e giudicante, ha conquistato davvero tutti. Si tratta di una medio/piccola taglia, quindi perfetto per occupare lo spazio sul divano o sul letto e fare compagnia e sicuro in passeggiata, perché tranquillamente gestibile al guinzaglio, dato che pesa solo una decina di chili. È un cane estremamente tranquillo. Simpatico e affettuoso, preferisce di gran lunga una sessione di coccole a una corsa sfrenata al parco. Ama, come tutti i cani, uscire e socializzare, annusare e guardarsi attorno. Quindi non gli si dovranno negare le sue tre uscite giornaliere per fare i bisogni e sgranchirsi. Tuttavia, sarà molto difficile vederlo dispiaciuto per aver camminato poco o lanciarsi in una corsa di sua spontanea volontà. È un cane piuttosto pigro, riflessivo, un grandissimo osservatore, equilibrato e protettivo verso il suo amico umano. Anche per quanto riguarda l’abbaio, non è un gran chiacchierone: probabilmente la trova un’attività stancante. Si rivela, quindi, il coinquilino per eccellenza anche in appartamento o condominio.
Il Carlino
Dopo aver consigliato un taglia medio/grande e una medio/piccola ecco l’opzione ideale per gli over 60 a cui piacciono i nanetti. Il Carlino è un cagnolino di piccola taglia, simpaticissimo e molto amato perché, nell’aspetto e nei suoni che emette, ricorda un po’ un maialino. È estremamente intelligente ma anche molto pigro, quindi non vi costringerà mai a portarlo a sgambare per ora in parchi o aree cani ma sarà felicissimo di passeggiare e ancora più felice di stare vicino ai vostri piedi mentre voi vi riposate o leggete il giornale o un libro seduti su una panchina. Socievole ma non invadente, attento ma non all’erta (e quindi non particolarmente abbaione), è sicuramente un ottimo amico per chi ha qualche anno in più e nessuna voglia di correre o lanciarsi in camminate troppo impegnative. L’unico difetto che ha? Russa. Piuttosto forte. In compenso è solito assumere delle posizioni per dormire talmente buffe che nessuno ha mai il coraggio di svegliarlo per farlo smettere.
E i meticci?
Fino ad adesso abbiamo parlato di cani di razza, da acquistare presso allevamenti selezionati. Ma se invece si volesse adottare un cane dal canile e offrire a uno di queste meravigliose creature una seconda opportunità di vita felice? La cosa è assolutamente fattibile, anche per un over 60. Il consiglio, però, in questo caso, visto che non si conosce la razza del cane e non ci si può basare sulle sue caratteristiche, è quello di scegliere dopo una presentazione adeguata. Andare in canile, fermarsi a giocare con il cane che si vorrebbe adottare, provare a fare qualche passeggiata insieme: così si potrà capire se c’è compatibilità.
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