Gli attori top 5 dei favolosi anni 80
Gli anni 80 sono quelli a più alto tasso di nostalgia in questi tempi. Si parla spesso della moda e della tv, un po’ meno dei film e degli attori che in quel periodo imperversavano sul grande schermo. Lo facciamo noi di Cocooners andando a ricordare gli attori italiani che negli anni 80 hanno lasciato un segno (ndr alcuni di loro recitano ancora).
Carlo Verdone
Verrebbe da scrivere che Carlo Verdone è e sarà eterno perché la ricchezza della sua vena creativa (che non si esaurisce solamente nella recitazione) è sempre stata fertile tanto da essere forse addirittura limitativo inserirlo nella lista degli attori cult degli anni 80. Tuttavia i primi film che lo hanno visto protagonista risalgono proprio ai primissimi anni 80 e questo è un fatto che non può essere ignorato. La lista di personaggi interpretati da Verdone è lunghissima e le prime sue “imitazioni” di personaggi veri da lui conosciuti che si sono trasformati in maschere risalgono agli anni degli studi. Enzo il coatto, Ruggero Brega l’hippie, Leo Nuvolone, Don Alfio e Anselmo sono i primi a comparire sul grande schermo, grazie a Un sacco bello, film che nel 1980 segna l’esordio di Verdone davanti e dietro la macchina da presa (il suo esordio da solo attore risale al 1976 nel film “Quel movimento che mi piace tanto” con la regia di Franco Rossetti).
Fin dal primo film sia il pubblico, sia la critica ne decretano il successo che viene rinnovato da quel momento, di fatto, ogni anno con il lancio di un nuovo film fino agli anni più recenti, collezionando premi e record di incassi (solo per citarne alcuni: Bianco, rosso e Verdone, Borotalco, Acqua e sapone, I due carabinieri, Troppo Forte, Io e mia sorella, Compagni di scuola, Stasera a casa di Alice, Maledetto il giorno che t’ho incontrato, Al lupo al lupo, Perdiamoci di vista e Viaggi di Nozze).
Negli ultimi tempi, l’attore ha consegnato per la prima volta la sua “vera faccia” al piccolo schermo interpretando su Amazon Prime Video “Vita da Carlo” (in lavorazione la seconda stagione) e ha dichiarato di non avere troppo rimpianto per i suoi vecchi personaggi, anche se, indubbiamente, i suoi fan continuano a sperare di poterli vedere in nuove avventure.
Christian De Sica
Se Carlo Verdone è il più fertile come regista e attore, Christian De Sica è, di fatto, una icona del cinema italiano a partire dagli anni 70. Figlio del regista e attore Vittorio e dell’attrice spagnola Maria Mercader, Christian ha ereditato dai genitori la passione per lo spettacolo a 360°. Attore, cantante, comico, ballerino (ha una predilezione per il musical americano). Iconico poiché ha rappresentato in maniera comica i difetti di un determinato tipo di Italia e talmente bravo nel farlo che spesso, erroneamente, i suoi personaggi interpretati nei “Cinepanettoni” vengono scambiati con la sua vera personalità. Ma al di là dei film di Natale, la vera consacrazione di questo attore è avvenuta proprio negli anni ’80. Anche De Sica ha preso parte a Borotalco, il film diretto da Verdone, forse anche in virtù del loro legame di amicizia e familiare (la sorella di Carlo, Silvia, è la moglie di De Sica). In seguito recita con Jerry Calà e Marina Suma in un grande classico evergreen: Sapore di Mare, diretto da Carlo Vanzina. E poi ancora in Vacanze di Natale con il giovane Claudio Amendola.
Gli anni 80 per De Sica sono all’insegna della commedia leggera (del resto era un genere molto in voga nel nostro Paese): Vacanze in America, I pompieri, Yuppies- I giovani di successo e Yuppies 2. Nel 1986 sul set di “Yuppies – I giovani di successo” nasce la coppia con Massimo Boldi che poi porterà al successo la serie dei cine-panettoni.
In tutto il periodo in cui De Sica recita nei film, non perde di vista la tv sia per gli show sia per le serie tv.
Renato Pozzetto
Gli anni 80 sono stati la fucina per molti talenti che sono diventati nel tempo attori rinomati e popolari. Tra questi non possiamo dimenticare Renato Pozzetto che ha alle spalle una lunga carriera fatta di cabaret e cinema, soprattutto proprio negli anni 80. Se per Pozzetto, infatti, gli anni 60 e gli anni 70 sono quelli della televisione e dello spettacolo, negli anni 80 diventa il “golden boy” di molte commedie. Recitando sempre nel ruolo del “giovane uomo un po’ stranulato” grazie anche alla cadenza milanese che si porta dietro per tutta la carriera, Pozzetto inanella un successo dietro l’altro recitando, talvolta, in coppia con altri attori ugualmente all’apice del successo in quel periodo, tra cui Adriano Celentano, lo stesso Verdone e Diego Abatantuono. I suoi successi più famosi sono “Sono fotogenico”, “Fico d’India”, “Mia moglie è una strega” e “Mani di fata” (in entrambi recita insieme a Eleonora Giorgi)”Nessuno è perfetto”, “Ricchi, ricchissimi… praticamente in mutande”, “Il ragazzo di campagna” (ndr per molti un cult in cui le battute, un po’ come per Verdone, vengono memorizzate dai fan e ripetute a mo’ di tormentoni) e molti altri ancora. L’attore oggi ha 82 anni e ha preso parte al suo ultimo film nel 2021 recitando in “Lei mi parla ancora”, film drammatico diretto da Pupi Avati, in cui interpreta il ruolo del padre di Vittorio ed Elisabetta Sgarbi.
Adriano Celentano
Il “molleggiato” Adriano Celentano è un altro over 80 che ha tenuto banco negli anni 80. Nato a Milano nella via Gluck che ha reso famosa grazie a una sua canzone.
Anch’egli inizia la sua carriera negli anni 60 e continua negli anni 70, muovendosi tra film per adolescenti, trasmissioni televisive e canzoni, ma come anche per altri suoi colleghi, sono gli anni 80 il periodo in cui gira più film come attore diventando, anch’esso una icona. Tendenzialmente monocorde nella recitazione, Celentano si presta a incarnare sempre il ruolo del latin lover milanese a cui le donne cadono ai piedi. Non a caso gli vengono affiancate le attrici più belle dell’epoca: dalla Muti a Edwig Fenech a Federica Moro. Lo stesso Celentano recita anche con attori famosi, tra cui lo stesso Pozzetto. “Qua la mano”, “Innamorato pazzo”,”Grand Hotel Excelsior”, “Segni particolari: bellissimo”, “Bingo Bongo” e “Lui è peggio di me” con Pozzetto, film che rappresenterà l’ultimo grande successo di botteghino per l’attore.
Diego Abatantuono
Un altro nome di attore che è subito sinonimo di anni ’80 è quello del “terruncello” Diego Abatantuono. Classe 1955, nasce a Milano, ma il padre ha chiare origini pugliesi. La madre di Diego era costumista e lavorava al Derby di Milano: forse per questo l’attore fin da ragazzino respira aria di spettacolo e cabaret comico. E’ qui che inizia a lavorare come tecnico delle luci ed è sempre qui che inizia a esibirsi come attore comico, incontrando tutta una classe di comici destinata a lasciare il segno. Di certo, Abatantuono si afferma come attore comico.
A cavallo tra il 1980 e il 1990, Abatantuono lavora senza sosta e si afferma anche come attore di cinema anche qui, dal registro comico, tuttavia il decennio è letteralmente spaccato in due: se fino al 1985 l’attore recita nelle commedie di Vanzina, Steno, Neri Parenti e Castellano e Pipolo, da “Eccezzziunale…veramente” a “Sballato, gasato, completamente fuso”, da “VIulentemente mia” ad “Attila flagello di Dio”; dal 1986 in poi, cambia registro grazie all’occhio esperto di Pupi Avati che ne individua anche la vena malinconica e lo ri-lancia letteralmente nel film “Regalo di Natale” dandogli la possibilità di essere notato anche da registi come Giuseppe Bertolucci e, non ultimo, Gabriele Salvatores di cui diventa amico fraterno. Oggi, l’attore continua la sua carriera lavorando in film che ne registrano spesso la vena malinconica mista a quella comica.
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